INFORMAZIONIGiovanni Celestino |
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(Adnkronos) - Covid Italia, pronte le istruzioni per accedere ai nuovi contributi a fondo perduto per i titolari di discoteche e sale da ballo rimaste chiuse nel rispetto delle norme anti-contagio. Un provvedimento, firmato oggi dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, disciplina le modalità e fissa i termini di presentazione - dal 6 al 20 giugno 2022 - delle istanze da parte delle imprese che al 27 gennaio 2022 svolgevano attività di discoteche e sale da ballo e che, alla stessa data, erano chiuse per effetto delle disposizioni di contenimento dell’epidemia. Nel dettaglio, si tratta dei soggetti con partita Iva attivata prima della data di entrata in vigore del Dl n. 4/2022 (27 gennaio 2022) che, alla stessa data, svolgevano in modo prevalente attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili ed erano chiuse per effetto delle disposizioni di contenimento dell’epidemia da Covid-19. La domanda va inviata, anche da un intermediario delegato, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate o mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito. La trasmissione può essere effettuata a partire dal 6 giugno e fino al 20 giugno 2022. Le risorse finanziarie saranno ripartite in egual misura tra i soggetti in possesso dei requisiti previsti che avranno validamente presentato l’istanza, entro l’importo massimo di 25.000 euro per ciascuno, nel rispetto delle condizioni e dei limiti della regolamentazione Ue del Temporary Framework. L’Agenzia comunicherà nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto - Consultazione esito”, l’importo del contributo riconosciuto, che verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario indicato nell’istanza.
(Adnkronos) - Un ponte sul futuro amplia i suoi servizi grazie alla collaborazione con Myourjob, la piattaforma di Orienta spa, una delle principali agenzie per il lavoro italiane, che aiuta i giovani a orientarsi nel mondo del lavoro e che li guida nella scelta della propria professione. Registrandosi a Un ponte sul futuro si accede, gratuitamente, a tutti i servizi della piattaforma: video e informazioni su centinaia di professioni, guide alla stesura del cv, consigli su come trovare lavoro, webinar che rispondono a ogni tipo di dubbio e curiosità e altro ancora. Con Myourjob Un ponte sul futuro offre, tutto in modo gratuito, ai giovani tra i 16 e i 30 anni uno strumento che rafforza la già ricca ed esclusiva - perché vede in campo direttamente i manager - offerta che Manageritalia ha sviluppato da tempo per offrire ai giovani un approccio ad alto valore aggiunto per conoscere e affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza. Un ponte sul futuro rafforza così la sua azione facendo, come nel suo Dna, sinergia con altri protagonisti della business community che lavorano a favore dei giovani. La piattaforma avvicina concretamente i giovani alla realtà lavorativa perché vedano da vicino e tocchino con mano, anche affiancando direttamente un manager nel suo lavoro quotidiano, che cosa significa lavorare in azienda. Manageritalia da anni si impegna in questa direzione con iniziative che ora rientrano in Un ponte sul futuro, tra queste food4minds e Vivi da manager. Food4minds, valida ai fini pcto, si differenzia dalla tradizionale alternanza scuola-lavoro favorendo l’ingresso delle aziende all’interno della scuola: i manager entrano in classe facendo sperimentare ai ragazzi la realtà lavorativa e coinvolgendoli in attività che affrontano tipiche problematiche aziendali. Vivi da manager è il progetto, a livello nazionale, che seleziona neolaureati e laureandi per affiancare un manager per un certo periodo di tempo: è l’occasione perfetta per entrare nel vivo del mondo del lavoro e fare network. Un Ponte sul Futuro cresce e diventa un punto di riferimento per ogni ragazzo che voglia orientarsi e fare le prime esperienze nel mondo professionale. “L’impegno della nostra organizzazione e di tantissimi manager nostri associati - dice Guido Carella, presidente Manageritalia servizi - continua e si rafforza perché mai come oggi abbiamo bisogno di orientare e inserire i giovani al lavoro per cambiarlo insieme a loro e puntare ad uno sviluppo strutturale e sostenibile in tutti i sensi. Per i manager favorire la crescita professionale delle persone che collaborano in azienda è naturale. Oggi, grazie alle tante iniziative che abbiamo sviluppato nel tempo e sono confluite in Un ponte sul futuro, lo facciamo sempre in modo disinteressato a favore di tanti giovani e, per farlo, partner come Myourjob sono linfa vitale”. "Siamo particolarmente lieti - spiega Franco Sensi, responsabile orientamento e occupabilità di Orienta - di essere stati chiamati a dare il nostro contributo a questa pregevole iniziativa, nata per offrire ai nostri giovani la possibilità di affrontare in modo consapevole il mondo del lavoro Orienta da sempre è impegnata, ed il portale Myourjob ne è la testimonianza, a fornire ai giovani percorsi di orientamento che li mettano in condizione di prendere decisioni strategiche per la scelta delle professioni del domani e per la loro occupabilità. Quella frattura teorica, educativa e pratica che ancora oggi separa i giovani dal mondo del lavoro deve essere affrontata con decisione da aziende, enti e associazioni, per il futuro stesso loro e del nostro Paese, e Orienta è orgogliosa di contribuire in tal senso insieme a Manageritalia".
(Adnkronos) - Per prima cosa ha creato il suo 'bambuseto' alle porte di Ferrara convinto delle grandi potenzialità della pianta: è l’alimento sano del futuro, è un'alternativa alla plastica e ci dà una mano con il clima. Dai primi tre ettari, è arrivato a quota sei sui 12 ettari totali dell'azienda, la Kida Organic Forest. Ora Paolo Bruschi, una carriera manageriale di tutto rispetto (è stato vice direttore generale di Poste Italiane e, prima ancora, alle relazioni esterne di Fininvest e Omnitel con la sua agenzia di comunicazione) riconvertita alla natura, fa un ulteriore passo avanti, nella direzione dell'ambiente, e all'interno del bambuseto ha seminato 6 ettari di trifoglio nano rendendo l’ambiente ideale per le api. Probabilmente, in Italia è la più grande coltivazione di trifoglio destinato agli impollinatori (che produrranno un miele davvero pregiato). "Non risolveremo i problemi del mondo, ma nella nostra filosofia aziendale l'impollinatore deve essere l'ape, non una roba meccanica. Quindi, abbiamo piantato questi sei ettari di trifoglio nano, principalmente per le api ma non solo, perché i benefici sono tanti. Abbiamo installato le prime 30 arnie che diventeranno 100 entro l'anno. E se possibile andremo anche oltre", racconta Paolo Bruschi all'AdnKronos. Su questi sei ettari, a primavera sbocciano tra 1 e 3 milioni di fiori bianchi, di cui le api sono ghiotte, che restano fino a dicembre. "Una pianta magica, il trifoglio - spiega Bruschi - tiene umido il terreno, consentendo di utilizzare tra il 30 e il 40% di acqua in meno; è un grande fissatore di azoto, fissa tra i 120 e i 280 kg di azoto l'anno per ettaro, ed è azoto naturale che ci consente di avere un terreno che non ha bisogno di altro perché 'auto fertilizzato'. E poi permette alle api di produrre un miele raro, pregiato, bianco, dalle qualità eccezionali". L'iniziativa nasce dall'accordo tra la sua Kida Organic Forest e il Gruppo Farmiele e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforziamo del progetto ecosostenibile di Bruschi che punta ad arrivare al 2025 ad oltre 180.000 piante adulte di bambù in un contesto raro di biodiversità. Kida Organic Forest è infatti un’azienda ecosostenibile che conta oggi 12 ettari di terreno in fase di conversione biologica ("Siamo associati con la Coldiretti perché abbiamo trovato, nella conversione biologica, un ottimo alleato e ci siamo trovati molto bene", dice Bruschi) di cui 6 ettari di bambuseto di diversa tipologia (tra cui il bambù rosso, giallo, nero e blu), uno spazio dedicato alla camomilla selvatica, un campo di asparagi, un orto dove si sta coltivando anche un fagiolo raro e un frutteto di oltre 1000 alberi di ciliegie, albicocche e pesche dove non vengono usati diserbanti e si segue la lotta integrata. "Questo non è un sogno: è un'iniziativa imprenditoriale che vuole diventare produttiva e magari replicabile", conclude Bruschi.