INFORMAZIONIManuela Nava |
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(Adnkronos) - Il solco fra popolo e realpolitik potrebbe nutrirsi anche delle armi confiscate ai russi, spesso non tracciate, che finiscono sul mercato nero con il rischio di foraggiare una potenziale guerriglia interna combattuta da quegli ucraini che potrebbero non accettare un accordo che il presidente Volodomyr Zelensky potrebbe un giorno sottoscrivere, all'insegna di concessioni territoriali ai russi in nome della pace. Ne parla con l'Adnkronos Alessandro Monteduro, direttore di 'Aiuto alla Chiesa che Soffre' appena reduce da un viaggio in Ucraina durante il quale racconta di avere "colto il timore che movimenti nazionalisti e autonomisti, sia pure minoritari, potrebbero iniziare una guerriglia autonoma contro i nemici russi oppressori". Segnali confermati dai recenti sondaggi, della società demoscopica 'Rating', in base ai quali oltre il 60% dei civili ucraini, anche donne, vuole armarsi. "Sta già succedendo qualcosa in tal senso e si sta instaurando un solco fra la real politik e la realtà popolare, la cui maggioranza non sarebbe disponibile a cedere nulla. Il rischio è - prosegue Monteduro - che quando Zelensky sarà chiamato al tavolo negoziale, rappresenterà l'Occidente, ma non la maggioranza del popolo ucraino. E se sarà costretto a sottoscrivere un accordo per concedere territori ai russi, potrebbe non soddisfare il patriottismo crescente degli ucraini. È possibile possa addirittura esser costretto a lasciare il suo Paese nominando un erede, perché la comunità lo contesterà. E qui - ricorda - interviene il tema del mercato nero delle armi, di cui sui giornali non si parla". Secondo Monteduro, ad aggravare il quadro sono gli "attriti legati al ruolo e al futuro della comunità religiosa aderente al patriarcato di Mosca, che potrebbero sfociare in una ulteriore diaspora". "Il Consiglio pan ucraino delle chiese e delle organizzazioni religiose, che rappresenta l'unità religiosa del Paese, sta tenendo le inevitabili tensioni più spente possibili e potrebbe fare da organo di mediazione, laddove tra Zelensky e gli ucraini ci dovesse essere disaccordo. Il Consiglio - conclude Monteduro - potrebbe trasformarsi in un utilissimo strumento, soprattutto se le organizzazioni religiose e la Santa Sede saranno investite di un ruolo nella mediazione", per tenere il paese compatto e scongiurare il rischio di una guerriglia di anni. (di Roberta Lanzara)
(Adnkronos) - Un tavolo permanente di confronto di tutte le organizzazioni datoriali attive nella provincia di Cremona costituito con lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio. L'iniziativa, denominata 'ASSieme', si propone di valorizzare il metodo del dialogo e della concertazione tra le associazioni economiche per individuare soluzioni condivise fornendo un punto di sintesi per un confronto costruttivo ad ogni livello istituzionale del territorio. 'ASSieme' riunisce le realtà imprenditoriali di ogni settore economico della provincia: Confartigianato Imprese Crema, Confartigianato Imprese Cremona, Libera Associazione Artigiani, Cna Cremona, Confcommercio Cremona, Confesercenti della Lombardia Orientale, Sistema Impresa Asvicom Cremona, Coldiretti Cremona, Libera Associazione Agricoltori, Associazione Industriali Cremona, Api Industria Cremona e ConfCooperative Cremona. Il 17 maggio scorso, presso il Relais Convento a Persico Dosimo, si è svolta la seconda riunione di 'ASSieme' con l'obiettivo di dare l’avvio ufficiale al percorso di confronto tra associazioni. All'ordine del giorno importanti punti in discussione, tra cui il tema della rappresentanza associativa all'interno del comitato di gestione dell'Ats del Masterplan 3C. È stato individuato un rappresentante per ogni settore economico con la funzione di portavoce delle istanze dell'intera categoria. Il comparto industriale sarà rappresentato dal presidente dell'associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, le associazioni dell'artigianato hanno deciso di convergere su Marcello Parma, presidente di Cna, il mondo del commercio ha individuato Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, e le associazioni del settore agricolo hanno indicato il direttore di Coldiretti Cremona, Paola Bono, quale proprio rappresentante. I portavoce hanno ottenuto l'approvazione unanime e resteranno in carica almeno un anno condividendo una logica di turnazione. Il tavolo 'ASSieme' ha anche analizzato i principali ambiti operativi del Masterplan 3C individuando i seguenti 5 punti su cui le associazioni intendono prioritariamente concentrarsi: la creazione di un brand identitario per le eccellenze del territorio; il rafforzamento degli Its Meccanotronica, Cosmesi e Nuove tecnologie per il made in Italy; il potenziamento e rivalorizzazione Fiera Cremona; creazione circuito eventi per rafforzare riconoscibilità e attrattività del territorio; il completamento e rafforzamento della rete infrastrutturale. Le tematiche saranno poste all'attenzione della parte pubblica all'interno del comitato di gestione dell'Ats del MasterPlan 3C. L'obiettivo è giungere in tempi brevi ad un primo quadro operativo condiviso in grado di rilanciare l'economia provinciale. Non solo Masterplan 3C in agenda per 'ASSieme': le associazioni saranno presto chiamate ad affrontare molte altre questioni di interesse comune. All'orizzonte il rinnovo della governance del sistema camerale territoriale che vede la Camera di commercio di Cremona, di Mantova e di Pavia impegnate in un complesso iter di fusione tuttora in corso.
(Adnkronos) - Immancabili alle feste dei bambini e durante le celebrazioni più liete, i palloncini sono giocattoli che non passano mai di moda. Purtroppo però sono anche prodotti che sfuggono facilmente alle regole di sicurezza chimica e ai controlli. E' quanto rileva un'indagine di Altroconsumo che ha acquistato 12 confezioni di palloncini di colori misti (classici, pastello e metallizzati) sulle piattaforme e-commerce e nei punti vendita su strada, facendoli analizzare in laboratorio. I risultati delle analisi hanno riportato che 7 palloncini su 12 contengono nitrosammine e sostanze nitrosabili, composti classificati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come probabilmente cancerogeni, in quantità superiori rispetto ai limiti previsti dalla legge (massimo 0,05mg di nitrosammine e 1mg di sostanze nitrosabili per kg di materiale). In questi prodotti, la quantità di nitrosammine riscontrata va da 0,01 a 0,96mg/kg, quelli con le analisi peggiori ne contengono fino a 19 volte in più; invece, la quantità di sostanze nitrosabili va da 0,11 a 5,85mg/kg, i peggiori contengono una quantità 16 volte superiore alla soglia minima. Oltre alla segnalazione e ritiro immediato della suddetta categoria merceologica, Altroconsumo ha scritto al Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo di attuare un’ulteriore verifica allo scopo di tutelare la sicurezza dei consumatori, in particolare dei bambini, in quanto si tratta di prodotti che finiscono spesso nelle loro mani. Inoltre, Altroconsumo ha contattato le due piattaforme di shopping online dove è stata acquistata la maggior parte delle confezioni di palloncini: a seguito della segnalazione, Amazon si è prontamente attivata e ha rimosso i prodotti in questione.