INFORMAZIONIThis is Ideal Comunicazione e Marketing, Event Industry Ruolo: CFO Area: Finance, Administration and Control Alessandra Ercole |
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(Adnkronos) - Colloquio telefonico tra il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, e il suo omologo americano, Mark Milley. I due hanno parlato di "questioni di reciproco interesse, compresa la situazione in Ucraina" come riferisce l'agenzia di stampa russa Tass. Il confronto, spiega, è stato "su iniziativa della parte americana". La scorsa settimana, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, hanno discusso della situazione in Ucraina durante la loro prima conversazione telefonica dallo scoppio del conflitto. Intanto il vicecomandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar, smentisce le news relative alla sua resa. "Oggi è l'85esimo giorno di guerra. Io e il comando militare ci troviamo nello stabilimento Azovstal" dichiara in un video pubblicato dai media ucraini. ''L'operazione continua, non rivelerò i dettagli'', afferma 'Kalina'. A diffondere la notizia era stato il 'Kyiv Post', citando media filo-russi. Secondo Mosca, sono in tutto 1.730 i soldati ucraini dell'Azovstal che si sono arresi alle forze russe in questi giorni, 771 dei quali lo hanno fatto nelle ultime 24 ore. Per tutta la giornata non si sono fermati gli attacchi in molte città ucraine, facendo numerosi morti anche tra i civili. DONETSK - Le forze armate russe hanno intensificato i loro attacchi su Donetsk usando aerei militari, l'artiglieria e colpi di mortaio. Lo riferiscono le forze armate di Kiev nell'ultimo bollettino serale, spiegando che l'obiettivo principale delle forze russe è verso Donetsk, dove sono state lanciate operazioni d'assalto. ''Le forze russe sono demoralizzate, subiscono perdite significative e alcuni membri del personale non ricevono i pagamenti che sono stati promessi'', prosegue il bollettino. "Il 19 maggio i russi hanno ucciso cinque civili a Donetsk. E altre sei persone sono rimaste ferite" comunica su Telegram Pavlo Kyrylenko, governatore della regione di Donetsk. Il bilancio delle vittime nella regione sale così a 397 morti e 1.109 feriti, a cui si aggiungono quelli di Mariupol e Volnovakha, il cui "numero esatto - sottolinea Kyrylenko - è impossibile da determinare". KHARKIV - "La città e la regione sono in stato di allerta, il nemico ha colpito notte e giorno" ha detto in un video pubblicato su Telegram il governatore di Kharkiv, Oleg Sinegubov. "A seguito del bombardamento del distretto di Chuhuiv un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito insieme a una donna nella comunità di Balaklia. Sfortunatamente, un uomo di 64 anni è morto a Tsyrkuny", aggiunge il governatore. LUHANSK - Le forze russe continuano ad attaccare Hirske nella regione di Luhansk. Il bilancio è di un morto e tre feriti. Nonostante gli attacchi è stato possibile evacuare 17 persone di cui 4 bambini. Ad affermarlo su Telegram è il Governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidai.
(Adnkronos) - Al via domani a Viareggio la Convention Satec, organizzata ogni anno da Confindustria nautica. Una due giorni in cui si incontrano le aziende associate, un'occasione di confronto per gli imprenditori e gli operatori del settore, le istituzioni e la stampa. La Convention è strutturata in tre momenti: l’assemblea dei soci Confindustria nautica, la consegna del premio 'Pionieri della nautica' e la tavola rotonda, che tratta approfondimenti relativi agli scenari del mercato nazionale ed estero e fornisce una panoramica sulle tendenze e le novità del settore. Il Premio Pionieri della nautica, istituito da Confindustria nautica nel 1988, è il riconoscimento che ogni anno viene assegnato all’impegno, serietà e capacità di uomini, imprenditori, manager, maestranze, operatori e giornalisti che operano con competenza, professionalità e passione nel mondo della nautica. La giornata del 20 maggio sarà dedicata all’assemblea generale dei soci di Confindustria nautica e si concluderà con la cerimonia di consegna del XXXI Premio 'Pionieri della Nautica' dedicato a manager, giornalisti, progettisti e maestranze che hanno contribuito significativamente alla storia della nautica in Italia. La mattina di sabato 21 maggio, alle ore 10,00, presso la location congressuale Il Principino di Viareggio, si terrà il convegno 'La nautica, un’ industria di filiera'. Tra i partecipanti, Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, Saverio Cecchi, presidente Confindustria nautica, Giovanni Toti, presidente Regione Liguria. "L'assemblea generale dei soci che ci sarà domani è un momento importante per Confindustria Nautica, abbiamo infatti avuto un allargamento della base associativa in questi ultimi due anni. Rappresentiamo ormai 649 aziende, in pratica tutta la filiera e questo perché nei momenti anche difficili c'è più esigenza di riunirsi e di essere più forti all'interno di un'associazione". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica. "Questo - sostiene - premia anche i nostri sforzi fatti durante il periodo della pandemia: siamo stati il primo settore ad essere riaperto perché fortemente internazionalizzato e, quindi, con la necessità di non bloccare la produzione e di non subire la competitività di altri Paesi che riaprivano prima". "Il nostro Salone nautico - spiega - è veramente uno strumento di politica industriale per il settore. Non è solo semplice promozione: siamo stato l'unico Salone nautico in presenza nel 2020, registrando risultati che si sono poi consolidati nel 2021 con un +12% di contratti sottoscritti durante la manifestazione". "Quest'anno - sottolinea - registriamo un ritorno del fatturato superiore ai 6 miliardi di euro, quindi con una crescita che avevamo stimato allo scorso Salone nautico che poteva essere del 23% ma che arriverà tra il 27-28%. Per il settore nautico c'è una forte destinazione all'export: ha raggiunto la quota storica, superando i 3 miliardi di euro di esportazione. L'86% delle imbarcazioni e della cantieristica è esportato. Siamo i primi al mondo nella produzione di superyacht e, in generale, come tutta industria nautica, siamo secondi solo agli Stati Uniti". "Come tutti gli altri comparti industria - avverte - non possiamo non subire il problema della carenza delle materie prime e della componentistica, le strozzature che ci sono state nella logistica. E, ancora, gli aumenti del prezzi che inevitabilmente le aziende sono costrette a subire". "Assistiamo anche - sottolinea - alla carenza di manodopera specializzata e anche questo scenario geopolitico che sicuramente è importante e impattante per tutti i settori. Da un punto di vista di esposizione dei nostri cantieri, è inferiore al 10%, anche se dal punto di vista del turismo se ne risente l'impatto". Il direttore generale Marina Stella ricorda poi che "Il premio 'Pionieri della nautica' che Confindustria nautica organizza dal 1988 è il nostro cavalierato ed è un premio ambitissimo". "Il riconoscimento - spiega - gode del patrocinio del ministero dello Sviluppo economico, è dedicato a personaggi che si sono distinti nel mondo della nautica per impegno, serietà e capacità. Uomini, imprenditori, manager, maestranze, progettisti, designer e giornalisti che con passione hanno continuato e continuano a credere in questo comparto". Le candidature del premio vengono valutate da una giuria costituita dal Comandante generale delle capitanerie di porto, dalla direzione generale del ministero Infrastrutture e trasporti, dagli organi direttivi di Confindustria nautica e dai premiati dell’anno precedente. A causa dell’emergenza pandemica, l’edizione 2020 e 2021 del Premio non si sono potute svolgere. Nel 2019, la giuria ha assegnato il XXX premio a Giorgio Ettore Donà e Anna Ziliani Scarani per la categoria manager, ad Achille Pennelatore per la categoria maestranze, a Torsten Moench per la categoria giornalisti stranieri, a Fulvio De Simoni per la categoria progettisti e designer e a Fabio Pozzo per la categoria giornalisti italiani.
(Adnkronos) - Per prima cosa ha creato il suo 'bambuseto' alle porte di Ferrara convinto delle grandi potenzialità della pianta: è l’alimento sano del futuro, è un'alternativa alla plastica e ci dà una mano con il clima. Dai primi tre ettari, è arrivato a quota sei sui 12 ettari totali dell'azienda, la Kida Organic Forest. Ora Paolo Bruschi, una carriera manageriale di tutto rispetto (è stato vice direttore generale di Poste Italiane e, prima ancora, alle relazioni esterne di Fininvest e Omnitel con la sua agenzia di comunicazione) riconvertita alla natura, fa un ulteriore passo avanti, nella direzione dell'ambiente, e all'interno del bambuseto ha seminato 6 ettari di trifoglio nano rendendo l’ambiente ideale per le api. Probabilmente, in Italia è la più grande coltivazione di trifoglio destinato agli impollinatori (che produrranno un miele davvero pregiato). "Non risolveremo i problemi del mondo, ma nella nostra filosofia aziendale l'impollinatore deve essere l'ape, non una roba meccanica. Quindi, abbiamo piantato questi sei ettari di trifoglio nano, principalmente per le api ma non solo, perché i benefici sono tanti. Abbiamo installato le prime 30 arnie che diventeranno 100 entro l'anno. E se possibile andremo anche oltre", racconta Paolo Bruschi all'AdnKronos. Su questi sei ettari, a primavera sbocciano tra 1 e 3 milioni di fiori bianchi, di cui le api sono ghiotte, che restano fino a dicembre. "Una pianta magica, il trifoglio - spiega Bruschi - tiene umido il terreno, consentendo di utilizzare tra il 30 e il 40% di acqua in meno; è un grande fissatore di azoto, fissa tra i 120 e i 280 kg di azoto l'anno per ettaro, ed è azoto naturale che ci consente di avere un terreno che non ha bisogno di altro perché 'auto fertilizzato'. E poi permette alle api di produrre un miele raro, pregiato, bianco, dalle qualità eccezionali". L'iniziativa nasce dall'accordo tra la sua Kida Organic Forest e il Gruppo Farmiele e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforziamo del progetto ecosostenibile di Bruschi che punta ad arrivare al 2025 ad oltre 180.000 piante adulte di bambù in un contesto raro di biodiversità. Kida Organic Forest è infatti un’azienda ecosostenibile che conta oggi 12 ettari di terreno in fase di conversione biologica ("Siamo associati con la Coldiretti perché abbiamo trovato, nella conversione biologica, un ottimo alleato e ci siamo trovati molto bene", dice Bruschi) di cui 6 ettari di bambuseto di diversa tipologia (tra cui il bambù rosso, giallo, nero e blu), uno spazio dedicato alla camomilla selvatica, un campo di asparagi, un orto dove si sta coltivando anche un fagiolo raro e un frutteto di oltre 1000 alberi di ciliegie, albicocche e pesche dove non vengono usati diserbanti e si segue la lotta integrata. "Questo non è un sogno: è un'iniziativa imprenditoriale che vuole diventare produttiva e magari replicabile", conclude Bruschi.