INFORMAZIONIAndrea Poletti & Associati srl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Consultant Area: Human Resource Management Monica Magnetto |
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(Adnkronos) - Un giocatore di 17 anni ha fatto coming out, diventando l'unico calciatore professionista maschio apertamente gay in Gran Bretagna. L'attaccante del Blackpool Jake Daniels ha detto di aver ricevuto "un supporto straordinario" dai suoi compagni di squadra dopo aver parlato loro della sua sessualità. L'attaccante, classe 2005, già esordiente in prima squadra, si è aperto con una lettera aperta sul sito ufficiale del club. “In campo questa stagione per me è stata fantastica. Ho firmato il mio primo contratto da professionista, segnato 30 goal nelle giovanili, condiviso tanti successi. Ma fuori dal campo ho nascosto il vero me e chi sono veramente. Da tutta la vita so di essere gay e ora credo di essere pronto per fare coming out. Rivelare la mia sessualità ed essere uno dei primi è stato un passo verso l’ignoto, ma sono stato ispirato da Josh Cavallo, Matt Morton e dagli altri atleti in altri sport. Ho avuto un enorme supporto dalla mia famiglia, dal mio club e dal mio agente: tutti hanno pensato prima di tutto ai miei interessi. Anche i miei compagni nelle giovanili hanno condiviso la mia decisione di aprirmi al mondo", ha scritto il giocatore. "Ho odiato mentire e nascondermi per tutta la vita e voglio essere un modello facendo questo passo. C’è chi potrebbe non sentirsi a proprio agio nel fare coming out, ma voglio solo dire loro di non cambiare ciò che sono per essere più adatti al contesto. Bisogna essere sé stessi, è ciò che conta di più”. È il primo giocatore professionista del calcio maschile britannico a fare coming out pubblicamente dai tempi di Justin Fashanu. In un'intervista a Sky Sports News, ha detto di sentirsi pronto a "essere me stesso" dopo "così tanto tempo a mentire" su chi è. L'attaccante ha detto di aver inizialmente sentito il bisogno di nascondere la sua sessualità per diventare un calciatore professionista e di aspettare fino al suo ritiro per fare coming out. "Ma sapevo solo che era così tanto tempo passato a mentire e non essere in grado di avere ciò che voglio", ha detto.
(Adnkronos) - "Il concetto di 'take care' non può essere ristretto solo al volontariato. Bisogna aprirsi all'amore per lo studio e per il proprio lavoro". A dirlo monsignore Andrea Lonardo, direttore ufficio pastorale universitaria, intervenendo alla presentazione del 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University.
(Adnkronos) - Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ad ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. Sono i dati che emergono dall’indagine Beach Litter 2022, campagna di citizen science di Legambiente basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dagli 834 volontari dei Circoli locali di Legambiente che hanno partecipato all’iniziativa. I dati sono stati raccolti su 53 spiagge di 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto). Sono stati censiti un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq. La plastica si attesta come il materiale più comune ritrovato, l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali), seguita da 2.004 oggetti di metallo (4,5%), 1.920 di carta/cartone (4,3%) e 1.566 di vetro/ceramiche (3,5%). Inoltre, il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso. Circa i due terzi del totale dei rifiuti ritrovati (il 64% del totale) sono rappresentati da sole 10 tipologie di oggetti (sulle 175 categorie totali): al primo posto oggetti e frammenti di plastica con una dimensione compresa tra 2,5 e 50 cm (14,7% del totale), seguiti dai mozziconi di sigarette (l’8,5%) e dai pezzi di polistirolo (dimensione 2,5-50cm) pari all’8,4%. E ancora: tappi e coperchi in plastica (7,9%) e stoviglie usa e getta (6,1%). Al sesto posto troviamo bottiglie e contenitori in plastica per bevande (4,8%), al settimo reti o sacchi per mitili o ostriche (4,7%), seguite dai cotton fioc in plastica (4,5%). Nono posto occupato da oggetti e frammenti in plastica espansa (non di polistirolo) con il 2,0%; chiudono la classifica 'altre bottiglie e contenitori in plastica' (1,9%).