INFORMAZIONIEfrosinia Meleca |
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(Adnkronos) - Sulle mascherine a scuola "c'è una norma vigente". Lo ha spiegato rispondendo ai giornalisti il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto oggi a Messina a un evento a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico. "Noi rispettiamo la norma vigente e lavoriamo perché nel prossimo anno ci possa essere una condizione epidemiologica molto diversa" in termini di rischio Covid. VACCINI - Sul fronte Covid "siamo sicuramente in una fase migliore. E' già avvenuto negli anni passati che durante l'estate ci fosse un calo dei contagi. Ora gli italiani sono molto protetti grazie al fatto che oltre il 90% ha completato il ciclo" vaccinale "primario", ma "dobbiamo insistere comunque con una linea ancora di attenzione e di prudenza. Dobbiamo essere consapevoli che l'anno che arriva è un anno in cui ci possono ancora essere sfide. Dobbiamo essere pronti, preparati per affrontarle, ma siamo molto più forti rispetto al passato soprattutto, lo ribadisco, grazie ai vaccini". MESSAGGIO AI NO-VAX - "Dovunque ci sono persone che non hanno condiviso la campagna di vaccinazione" contro Covid-19. "Io dico anche a queste persone che la libertà che abbiamo riconquistato è grazie ai vaccini, grazie alla scienza, grazie alla possibilità di avere finalmente una stagione nuova come quella in cui siamo. I vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone, questa è la verità. Il bello della democrazia è che c'è chi non è d'accordo e lo dice, ma questo non cambia la verità: la verità è che i vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone".
(Adnkronos) - "Federpol ha un ruolo importante e strategico per la sicurezza, non dimentichiamo il valore delle vigilanza privata". A dirlo Nicola Molteni, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, in un videomessaggio al 65simo congresso nazionale Federpol. ''Il 12 aprile - prosegue - è stato deliberato il tesserino ministeriale di riconoscimento professionale dell'investigatore privato". Il sottosegretario, dal presidente nazionale Federpol, Luciano Tommaso Ponzi, ha ottenuto un riconoscimento "per l'attenzione dimostrata per la professione dell'investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale".
(Adnkronos) - Sono sempre di più gli italiani che consumano alimenti a base vegetale. Il basso impatto ambientale dei prodotti plant-based è una delle principali ragioni per cui 22 milioni di consumatori li scelgono, soprattutto tra gli under 35. È questa l’analisi messa a punto dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food (Associazione di rappresentanza diretta di categorie merceologiche nel settore alimentare in Italia e in Europa). “Sappiamo con certezza scientifica che il cibo che consumiamo ha un impatto diretto sul Pianeta e sull’uso delle sue risorse naturali. Se a livello globale si dimezzasse l'assunzione di prodotti di origine animale, questo cambiamento potrebbe ‘liberare’ 21 milioni di km2 di terreni agricoli, equivalenti a quasi 3 miliardi di campi da calcio e le emissioni di gas serra potrebbero ridursi di circa il 50%", spiega Ludovica Principato, ricercatrice in Gestione sostenibile di impresa all’Università Roma Tre, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente (5 giugno). "Nel caso dell’Italia - sottolinea - l’adozione diffusa di una dieta ‘flexitariana’, più ricca di alimenti di origine vegetale (come verdura, frutta, cereali integrali, legumi), avrebbe effetti molto positivi in termini di contenimento dell’impatto ambientale, rispetto all’attuale regime alimentare seguito nel nostro Paese: si produrrebbero gas serra equivalenti a 106 Mt CO2eq, anziché 186; verrebbero utilizzati terreni coltivati pari a 15mila campi di calcio, anziché 20mila; l’acqua consumata sarebbe pari a 17 km³, anziché 26, con un risparmio idrico equivalente a 3 milioni e 600mila piscine olimpioniche. Una dieta esclusivamente vegana, invece, comporterebbe solo 61 Mt CO2eq per quanto riguarda le emissioni di gas serra; 13.250 ettari di terreni coltivati, equivalenti a 13mila campi da calcio e soltanto 8 km³ di acqua necessaria (pari a 3.200.000 piscine olimpioniche piene d'acqua). Questo però non vuol dire che dobbiamo diventare tutti vegani, ma è la conferma di quanto sia importante trovare un giusto equilibrio a tavola tra i cibi che scegliamo e la frequenza con cui li consumiamo. Si può mangiare tutto, basta farlo consapevolmente”, spiega Principato. Per Salvatore Castiglione, presidente Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, "ormai è chiaro a tutti: i sistemi alimentari globali sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra, ma con un maggior consumo di prodotti di origine vegetale contribuiremmo tutti a ridurre l’impatto ambientale del cibo che consumiamo". "A tavola c’è posto per tutti: i prodotti plant-based non sono sostitutivi di nessun alimento, ma possono essere certamente un aiuto importante per seguire una dieta variegata, salutare e con effetti benefici anche per il Pianeta”, conclude.