INFORMAZIONILorenzo Biffi |
INFORMAZIONILorenzo Biffi |
(Adnkronos) - "Chiudo gli occhi e vedo Roma come la vorrei. Vedo Roma proiettata nel futuro. La sogno diversa, evoluta, sostenibile. E, come diceva William Butler Yeats, 'Nei sogni cominciano le responsabilità'. Per troppo tempo la nostra città è vissuta nel mito dell’eternità: inutile cambiare, la storia parla per noi. Fermi! Non modificate nulla: domani Roma ci sarà ancora e per citare il grande Ettore Petrolini, sarà 'più bella e più forte che pria!'. Roma nei secoli ha sempre saputo innovare, cambiando se stessa senza perdere l’identità che la rende, appunto, unica ed eterna". Così Roberto Saliola, presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, nella sua relazione durante la tavola rotonda 'Roma la città che reinventa il futuro', nel corso dell'assemblea dell’associazione territoriale. "Questo nostro incontro, che segue idealmente quello dello scorso novembre dove abbiamo parlato della bellezza assopita di Roma, descriverà Roma come sarà, come vorremmo che fosse, fondando la previsione, la speranza, su alcune direttrici fondamentali legate assieme e alimentate dall’importanza, dal peso e dalla crescita che il terziario ha nella nostra città e nella nostra regione", aggiunge. "La tavola rotonda che questa relazione introduce -spiega ancora- è divisa idealmente in due momenti: il primo parla di un futuro a breve, dove lavoro, mobilità, turismo, cultura e terziario saranno le linee guida che consentiranno a Roma di recuperare quanto perso in termini di visibilità ed attrattività. La seconda parte della tavola rotonda invece, per temi quali lo sviluppo urbanistico, la fruizione del nostro patrimonio culturale o la mobilità integrata, vuole indicare in Roma il modello da seguire e studiare per lo sviluppo urbano del futuro", conclude.
(Adnkronos) - "Abbiamo la fortuna di avere la persona, insieme a Macron, più autorevole alla guida del governo... C'è grande fiducia in Europa nella capacità di Draghi di portare avanti il Pnrr. Meno fiducia c'è nella capacità di far funzionare la Pa in modo da riuscire a spendere questi soldi". Così il leader di Azione Carlo Calenda, in collegamento con l'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Credo che Draghi, lo ha detto chiaramente a Strasburgo, è contrario a ridiscutere per parte del Pnrr, ma credo sia inevitabile". Calenda ha sottolineato le difficoltà che l'Italia ha, storicamente, nella spesa dei fondi europei: con il Pnrr "dobbiamo spendere 34 mld l'anno e normalmente non riusciamo a spenderne 14", anche perché "in Italia tutti si occupano di tutto tranne di implementazione". Soprattutto sulle spese per la Pubblica amministrazione, il leader di Azione non nasconde le difficoltà di spesa, "invece di metterli in un imbuto - osserva - bisognerebbe farli usare per fare gli stessi investimenti da parte dei privati, ovviamente con delle garanzie" e regole ad hoc. "Ieri in Europa è stato approvato il RePowerEu: non si tratta di nuovi fondi, ma di utilizzare quelli" del Next Generatione Eu "che alcuni Paesi non useranno, per esempio la Germania non li sta usando, non ne ha bisogno, e queste risorse vengono aggiunti per l'autonomia energetica. Anche su questo, io credo che le rinnovabili non bastino, sono intermittenti, per arrivare a indipendenza dal gas russo dobbiamo dotarci di 2 rigassificatori e fare un lavoro ricorrendo" anche all'uso del "carbone, seppur per un tempo breve".
(Adnkronos) - Le assicurazioni sono impreparate a risarcire i danni provocati dai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dal rapporto “World Property and Casualty Insurance Report 2022” preparato da Capgemini e Emsa. Infatti, nonostante l’impatto dei disastri climatici continui a crescere di anno in anno, solo l’8% delle compagnie di assicurazione si sta preparando in modo adeguato al futuro. Dal 1990 a oggi le perdite economiche globali dovute a disastri climatici sono lievitate del 250%. Per esempio l’alluvione che ha colpito la Germania nel luglio 2021 è uno dei disastri climatici più costosi di sempre.