(Adnkronos) - “Severodonetsk è più piccola di Mariupol, in tempo di pace contava 120mila abitanti. Ma come Mariupol è bersagliata dai russi con lo stesso odio e pari accanimento. Ho visto corpi di bambini, anche piccolissimi, dilaniati dalle schegge delle bombe. Non dimentico. Non dimenticherò mai”. Serhii Haidai, governatore della regione di Luhansk, parla così all’Adnkronos. Maglietta mimetica, sul giubbotto antiproiettile ha scritto Ronin, termine che in Giappone indica i samurai senza padrone, noti per il loro spirito indipendente e bellicoso. Da buon Ronin, Haidai ribadisce la resistenza a oltranza della sua terra, oggi in una “situazione molto complicata, per gli sforzi messi dalla Russia per prendere la sua regione”. Una sorta di trofeo, come è stata anche Mariupol con l’acciaieria Azovstal. “Putin - spiega Haidai - deve riuscire a vendere al suo popolo una sorta di vittoria e questa sarebbe l'unica possibile. Gli attacchi sono quotidiani, cercano di distruggere con tutte le armi possibili, dall’artiglieria ai missili, la città di Severodonetsk, cittadina chiave per la conquista da parte russa della regione, e la strada attraverso la quale vengono evacuate le persone”. Gli attacchi continui ai grattacieli, alle imprese, alle infrastrutture sono ancora più deleteri considerando la difficoltà di evacuare i civili: “Rischiamo tantissimo anche per portare in salvo solo 5 civili - dice - ma continueremo a portar via la gente da qui finché ne avranno bisogno”. Come, assicura il governatore, non si fermerà la resistenza. “Noi resisteremo fin quando sarà necessario, anche se l’esercito russo dovesse prendersi più città - spiega Haidai - sarà una brutta situazione ma non una tragedia, perché tra un mese scatterà la controffensiva”. Impossibile, ad oggi, qualsiasi trattativa. Come è escluso ogni compromesso, secondo Haidai. “Un accordo di pace con la Russia è impossibile - dice il governatore - è un Paese che ha sempre mentito e mente con gli altri, basti pensare alla Georgia, alla Siria, alla Cecenia, alla Moldavia e, appunto, all'Ucraina. Se guardiamo indietro e andiamo a riascoltare le vecchie dichiarazioni di Putin, fa strano sentirlo parlare allora di rispetto dell’indipendenza dell’Ucraina, dei suoi confini amministrativi. Ed è anche da questo che si capisce come l’unica possibilità di fermare la Russia sia distruggere completamente l'esercito russo: se le truppe non saranno fermate in Ucraina - avverte Haidai - andranno avanti nei Paesi Baltici, in Germania, in Spagna, in Italia, fin quando le loro mire non saranno arginate”. “Nessuna diplomazia potrà contenere Putin - incalza - E da parte nostra, lo ha detto anche il presidente Zelensky, non regaleremo i nostri Paesi, che non sono e mai saranno oggetto di negoziati”. “Essere un governatore è già di per sé una grande responsabilità - dice ancora - durante la guerra lo è ancora di più, dovendo pensare a cose come mai nemmeno prese in considerazione, come fornire medicinali e cibo ai civili, aiutare i militari. Io poi, che sono nato a Severodonetsk, sento una doppia responsabilità: prima come governatore, impiegato statale, poi come cittadino che deve difendere la propria patria”. (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - Un tavolo permanente di confronto di tutte le organizzazioni datoriali attive nella provincia di Cremona costituito con lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio. L'iniziativa, denominata 'ASSieme', si propone di valorizzare il metodo del dialogo e della concertazione tra le associazioni economiche per individuare soluzioni condivise fornendo un punto di sintesi per un confronto costruttivo ad ogni livello istituzionale del territorio. 'ASSieme' riunisce le realtà imprenditoriali di ogni settore economico della provincia: Confartigianato Imprese Crema, Confartigianato Imprese Cremona, Libera Associazione Artigiani, Cna Cremona, Confcommercio Cremona, Confesercenti della Lombardia Orientale, Sistema Impresa Asvicom Cremona, Coldiretti Cremona, Libera Associazione Agricoltori, Associazione Industriali Cremona, Api Industria Cremona e ConfCooperative Cremona, Ance Cremona. Il 17 maggio scorso, presso il Relais Convento a Persico Dosimo, si è svolta la seconda riunione di 'ASSieme' con l'obiettivo di dare l’avvio ufficiale al percorso di confronto tra associazioni. All'ordine del giorno importanti punti in discussione, tra cui il tema della rappresentanza associativa all'interno del comitato di gestione dell'Ats del Masterplan 3C. È stato individuato un rappresentante per ogni settore economico con la funzione di portavoce delle istanze dell'intera categoria. Il comparto industriale sarà rappresentato dal presidente dell'associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, le associazioni dell'artigianato hanno deciso di convergere su Marcello Parma, presidente di Cna, il mondo del commercio ha individuato Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, e le associazioni del settore agricolo hanno indicato il direttore di Coldiretti Cremona, Paola Bono, quale proprio rappresentante. I portavoce hanno ottenuto l'approvazione unanime e resteranno in carica almeno un anno condividendo una logica di turnazione. Il tavolo 'ASSieme' ha anche analizzato i principali ambiti operativi del Masterplan 3C individuando i seguenti 5 punti su cui le associazioni intendono prioritariamente concentrarsi: la creazione di un brand identitario per le eccellenze del territorio; il rafforzamento degli Its Meccanotronica, Cosmesi e Nuove tecnologie per il made in Italy; il potenziamento e rivalorizzazione Fiera Cremona; creazione circuito eventi per rafforzare riconoscibilità e attrattività del territorio; il completamento e rafforzamento della rete infrastrutturale. Le tematiche saranno poste all'attenzione della parte pubblica all'interno del comitato di gestione dell'Ats del MasterPlan 3C. L'obiettivo è giungere in tempi brevi ad un primo quadro operativo condiviso in grado di rilanciare l'economia provinciale. Non solo Masterplan 3C in agenda per 'ASSieme': le associazioni saranno presto chiamate ad affrontare molte altre questioni di interesse comune. All'orizzonte il rinnovo della governance del sistema camerale territoriale che vede la Camera di commercio di Cremona, di Mantova e di Pavia impegnate in un complesso iter di fusione tuttora in corso.
(Adnkronos) - Il riscaldamento globale ci ruba il sonno. A sostenerlo è una ricerca condotta dall’Università di Copenhagen, che sottolinea come già ad oggi il troppo caldo nelle ore notturne ci stia sottraendo 44 ore di riposo l’anno e come questo numero di ore sia destinato ad aumentare, a causa del global warming. La mancanza di sonno ha ricadute possibili da non sottovalutare infatti ad essa è stata associata a una riduzione delle prestazioni cognitive, a una diminuzione della produttività, a una funzione immunitaria compromessa, a esiti cardiovascolari negativi, a depressione, rabbia e comportamenti suicidi.