(Adnkronos) - Nel secondo panel alla Convention di Confindustria Nautica a Viareggio, è stato presentato l’intervento urbanistico che sarà realizzato a Riccione su progetto dell’Architetto Massimo Franchini. Per Franchini questo progetto "mette finalmente la realtà portuale al centro della tematica urbanistica e delle strategie di sviluppo economico della nostra area. Riccione è una città di mare inteso come spiagge e balneazione e aveva dimenticato la portualità. Il porto di Riccione è al centro della città, è al centro della cultura turistica, è il punto di attrazione ma è anche 'periferia', dimenticato e degradato. Analizzando la situazione si è giunti alla conclusione che non è modificabile, essendo inserito in un contesto urbano e questo ha portato all’ideazione di soluzioni alternative che rispondessero alla domanda di turismo nautico nel senso più esteso". L’aspetto più innovativo e interessante del progetto, rileva, è l’individuazione di un’area dove collocare un porto a secco, tecnica che si sta diffondendo anche in Europa. “In Italia di queste strutture ce ne sono ad oggi solo 8 funzionanti”. Questa tipologia può servire barche fini a 10 metri, “una nautica che serve un bacino di utenza molto locale che può essere punto di attrazione per un turismo internazionale". Il sindaco di Genova e Consigliere Anci, Marco Bucci, dal canto suo, ha evidenziato che "queste strutture risolvono uno dei problemi che oggi abbiamo. Con 7000 km di coste, i sindaci dei comuni che hanno uno sbocco al mare devono mettere la nautica da diporto nella loro visione di città. Il sindaco deve sviluppare non solo strategia ma anche la pianificazione di come vuole sviluppare la nautica da diporto. La nautica diffusa non è quasi mai nella strategia dei sindaci e per questo bisogna fare dei grandi miglioramenti. Queste strutture sono fondamentali perché ci consentono di fare arrivare al mare con facilità chi ha difficoltà. È nostro compito andare a trovare le soluzioni”. Nel master plan del porto di Riccione non c’è il rischio “colata di cemento” in quanto il sistema di darsena si regge economicamente da solo. “La nostra analisi è giunta a questa conclusione. L’intervento è autosostenibile perché i canoni permettono il mantenimento. Da un punto di vista urbanistico è una struttura facilmente rimovibile, l’impatto strutturale è pochissimo ed è perfettamente inserito nel contesto urbano” ha sottolineato l'Architetto Franchini Per Bucci, portando esempi liguri, la piccola nautica diffusa ha un grande valore in quanto “i gozzi sulla spiaggia o sullo scalo sono parcheggi di nautica diffusa da valorizzare, fanno paesaggio, fanno richiamo turistico. Danno valore aggiunto al paesaggio e il sindaco deve valorizzarli e fare modo che diventino parte dell’ambiente”.
(Adnkronos) - "Ho chiesto a Draghi, alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi, di recarsi alla Commissione europea per chiedere una revisione degli obiettivi del Pnrr, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite dell'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" organizzato da Aepi e Adnkronos presso il Palazzo dell'Informazione. "Trovo che l'attuale Pnrr non dia delle forti direttrici di scelta ma tenda piuttosto a distribuire un po' le risorse su tutto", osserva ancora la presidente di Fdi. "Sulla vicenda del Pnrr finora la chiarezza e la trasparenza necessarie non ci sono state. Sul Pnrr è stato detto un po' di tutto. Ho sentito Conte dire che il governo aveva lavorato tantissimo per ottenere queste risorse mentre noi eravamo contrari... Così come abbiamo sentito dire che abbiamo preso più soldi per merito del governo Conte. Tutte e due le cose sono false. I soldi del Pnrr non sono soldi che piovono dal cielo, sono prevalentemente soldi a debito".
(Adnkronos) - Nella Giornata Mondiale delle Api l'allarme del WWF: il 40% delle specie selvatiche di api e degli altri impollinatori - come vespe, coleotteri e farfalle - è a rischio di estinzione. Una perdita irrimediabile, visto da loro dipende che circa il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore e l’80% delle piante produttrici di cibo e prodotti per il consumo umano, pari al 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. Per dare una risposta concreta il WWF ha varato il progetto “Diamo una casa alle api”: realizzare e gestire in 20 Oasi WWF su tutto il territorio nazionale - aperte in via straordinaria questo e il prossimo weekend - aree per facilitare la vita a questi importantissimi insetti. Ma non basta, occorre mettere al bando i pesticidi più nocivi, lasciando più spazio alla biodiversità anche negli ambienti agricoli.