(Adnkronos) - Mentre diventa eroe degli ascolti su Rai1 nei panni di Don Massimo, prete dal passato misterioso e successore di Don Matteo nelle indagini della tredicesima stagione della fortunata serie Rai, Raoul Bova da domani sarà protagonista in prima serata anche su Canale 5 con la nuova serie 'Giustizia per Tutti' insieme alla compagna Rocío Muñoz Morales. Nella serie in tre puntate, prodotta da R.B Produzioni e Showlab per Mediaset, oltre a Bova e Morales fanno parte del cast Anna Favella, Francesca Vetere, Giulia Battistini, Jacopo Crovella, Giuseppe Antignati, Elia Moutamid, Rossella Brescia, Anna Ferruzzo, Roberto Zibetti, Giada Di Palma, Silvia Lorenzo, Beppe Rosso. Diretta da Maurizio Zaccaro e scritta da Andrea Nobile, 'Giustizia per Tutti' è ambienta nella città di Torino, location esclusiva delle riprese della serie. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte ed è stato supportato dai Fondi Por-Fesr (Piemonte Film Tv Fund) erogati attraverso la Regione Piemonte. La serie narra la storia di Roberto, fotografo stimato, che viene condannato a trent’anni per l’omicidio di sua moglie, avvocato in un importante studio di Torino. È proprio lui a trovare il cadavere di Beatrice, contaminando la scena dell’omicidio. Roberto non si arrende, continua a combattere per avere giustizia, cerca nuove possibilità, studia, arriva a laurearsi in Giurisprudenza riuscendo a dimostrare la sua innocenza. Dopo dieci anni, si trova fuori dal carcere con una vita da ricostruire, soprattutto il rapporto con la figlia Giulia, che ora ha diciannove anni e con Daniela, la sorella di sua moglie, che ha cresciuto la nipote come fosse sua figlia. La grande occasione gli arriva da Victoria Bonetto, la figlia del titolare dello studio dove lavorava sua moglie. Ha studiato il caso di Roberto e vuole che collabori con il suo studio per difendere chi, come lui, ha subito condanne ingiuste. Comincia così per Roberto un nuovo percorso, che gli permetterà di scoprire molte cose, anche del suo passato.
(Adnkronos) - "Trovo del tutto condivisibile la proposta del ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, e sostenuta dalla gran parte delle forze di governo, di favorire gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia al fine di renderlo polo d’innovazione per tutta l’area euromediterranea". A dirlo il presidente dell’associazione di imprese Cifa Italia, Andrea Cafà, commentando il Forum verso sud organizzato a Sorrento dal ministero insieme con The European House-Ambrosetti. “Sono convinto - ha proseguito Cafà - che il Sud sia indispensabile per il rilancio del nostro Paese. Da qui a breve attrarrà molti investimenti necessari a ricostruire le catene globali del valore in Europa. Da tempo sosteniamo una maggiore sinergia tra pubblico e privato nella gestione di programmi di sviluppo finalizzati a rendere il Mezzogiorno non solo la locomotiva per la crescita dell’intero Paese ma anche il principale attore nella costruzione dell’area euro mediterranea ”. “A questo fine, v anno rafforzati il dialogo e la proposta progettuale con i paesi più stabili dell’area mediterranea, come per esempio il Marocco, intraprendendo un percorso comune che sia principalmente di tipo politico . L’Africa è il continente del futuro e il Sud Italia è l’autostrada per arrivarci. Solo avendo chiaro questo presupposto, si potranno avviare azioni concrete, evitando che il Sud resti destinatario di misure assistenziali nonché oggetto di impegni politici puntualmente disattesi", ha concluso il presidente di Cifa Italia.
(Adnkronos) - Un innovativo piano per preservare l'ambiente ecologico costiero, attraverso il ripristino di 100 mq di prateria di Posidonia Oceanica a Golfo Aranci. Si è conclusa nei giorni scorsi la seconda fase del progetto di riforestazione marina 'Posidonia', realizzato da zeroCO2, startup italo-guatemalteca che sviluppa attività di riforestazione ad alto impatto sociale, e Worldrise, Onlus attiva per la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente marino. Grazie al supporto dei partner e al patrocinio del Comune di Golfo Aranci e della Regione Sardegna, è stato possibile ripristinare 100 mq di prateria marina, mettendo a dimora 2500 piante di Posidonia con l’uso di materiali sostenibili e biodegradabili. Le operazioni di reimpianto delle talee di Posidonia oceanica, recuperate da quelle espiantate dalle mareggiate, sono state condotte nel corso di una settimana da operatori scientifici subacquei, sotto la direzione di Stefano Acunto dell’Issd (International School for Scientific Diving), partner tecnico-scientifico del progetto. Per Andrea Pesce, fondatore di zeroCO2, "questa prima attività di rigenerazione marina nelle splendide acque della Sardegna è per noi motivo di grande orgoglio. Spesso quando pensiamo ai problemi ecologici legati al mare ci viene in mente l’inquinamento da plastiche e microplastiche. Purtroppo però l’impronta umana non si ferma qui, l’acidificazione delle acque, la scomparsa della biodiversità e l’innalzamento dei mari ne sono la prova. Con il progetto Posidonia abbiamo voluto comunicare un messaggio che spero venga ascoltato da giovani, aziende ed enti che vogliono mettersi in gioco e attivarsi per un futuro migliore”. Mariasole Bianco, esperta di conservazione marina e presidente di Worldrise, spiega: “È tempo di guardare oltre e agire non solo per lo sviluppo sostenibile ma per il ripristino degli ecosistemi. Con il progetto Posidonia vogliamo dimostrare che è possibile, se agiamo insieme, creare valore sul territorio, sensibilizzare e fornire una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità”. Per il sindaco di Golfo Aranci, Mario Mulas, “consapevoli come siamo che ci sarà sviluppo turistico duraturo solo se riusciremo a conservare il nostro ambiente e, in particolare, il nostro mare, abbiamo sposato subito le proposte di Worldrise e zeroCO2, che hanno condotto una campagna di riforestazione della Posidonia del nostro mare". Il progetto, che continuerà nei tre anni successivi con un attento piano di monitoraggio, rappresenta l’inizio di un’attività di rigenerazione del Mediterraneo per contrastare la scomparsa della Posidonia, tutelare la biodiversità e ripristinare il polmone blu del nostro mare.