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DS TECH SRL
Area: Human Resource Management DSTech srl Informatica e Software, Internet e Portali, Web Agency Ruolo: HR Manager/Responsabile Risorse Umane Area: Human Resource Management Arianna D'Urbano |
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(Adnkronos) - La parola chiave è: connessione. Tra i grandi eventi sportivi e le persone - creando quell'effervescenza sociale, culturale e inclusiva che è nella filosofia più profonda e nell'operato di Sport e Salute. Nel progetto annuale di cura e manutenzione dell'area di Piazza di Siena, affidata a Fise e Sport e Salute in regime di adozione dal Comune di Roma, c'è anche l'idea/proposta del wi-fi free 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno, in modo da rendere l'Ovale in erba, sul quale si sta disputando l'89esimo Csio Roma 2022, un'area multifunzionale. Lo spiega il direttore generale di Sport e Salute Spa ed event director di Piazza di Siena Diego Nepi Molineris: "Essere connessi, oggi, è uno stile di vita e non mi riferisco solo al world wide web. Il dialogo in famiglia, ad esempio, o sul lavoro tra persone, è una forma di connessione". La riflessione del dg di Sport e Salute si basa sul vissuto di Piazza di Siena: "In questi anni abbiamo riconsegnato l'ovale in erba e in perfette condizioni alla città prima e dopo Piazza di Siena e la gente ha risposto utilizzandolo come palestra, area relax, luogo di divertimento per i bimbi e per l'attività fisica delle scuole, così come è accaduto durante il lockdown". Ora, il passo ulteriore, immaginando un ufficio-aula-palestra a cielo aperto: "Con il wi-fi free, naturalmente in accordo con il Comune di Roma, vorremmo offrire a genitori insegnanti, fino a chiunque voglia usufruirne, la possibilità di lavorare o fare corsi scolastico-educativi con l'ausilio della Rete, magari preparando un esame di maturità o universitario. E bello immaginare l'Ovale come una sorta di aula, biblioteca o ufficio, mentre i bimbi giocano e fanno capriole".
(Adnkronos) - La situazione del Paese sul piano economico e occupazionale, a causa della lunga crisi innescata dalla pandemia alla quale si è aggiunta ora il fattore estremamente problematico dei rincari generalizzati, richiede strategie continuativamente mutevoli e connesse alle istanze delle imprese. Formazienda, il fondo interprofessionale istituito da Sistema Impresa e Confsal con 100mila aziende aderenti di ogni settore e scala dimensionale, ha stanziato nell’ultimo biennio 51 milioni di euro ai fini dello sviluppo e della diffusione della formazione continua cercando, ogni volta, di intercettare le urgenze imprenditoriali con lo scopo di fornire risposte idonee e tempestive. "Quando la pandemia ha paralizzato il mondo economico giungendo alla chiusura delle attività - commenta il direttore generale di Formazienda, Rossella Spada - molte aziende non hanno interrotto la formazione delle risorse umane beneficiando dei finanziamenti messi a disposizione. La formazione in modalità da remoto ha avuto un’importanza vitale perché non ha arrestato il processo di trasmissione delle conoscenze in un periodo, peraltro, nel quale la flessione dei mercati ha consentito di riflettere a fondo sull’organizzazione aziendale individuando eventuali debolezze o punti nodali che richiedevano approcci innovativi". All’inizio della crisi pandemica e nel periodo precedente sono stati soprattutto i temi della digitalizzazione, del rinnovamento tecnologico e dell’internazionalizzazione ad interessare in una modalità trasversale le aziende. Poi, con l’emergenza epidemiologica, ha ripreso forza la tematica della sicurezza necessariamente aggiornata per fronteggiare il pericolo dei contagi all’interno dei luoghi di lavoro. Una necessità che ha spinto Formazienda a sostenere il progetto ‘Prospettiva lavoro’ elaborato dalle parti sociali. Sicurezza e innovazione, quest’ultima incentivata dal varo del Fondo Nuove Competenze, hanno rappresentato due temi portanti in relazione alle iniziative nel campo della formazione continua. Superata la fase più acuta l’analisi dei mercati post-Covid ha evidenziato la situazione drammatica del lavoro femminile e dei giovani. "Siamo intervenuti con avvisi di finanziamento specifici per qualificare e riqualificare al meglio la forza lavoro femminile inserendo premialità per le situazioni di maggiore difficoltà sul piano sociale e dell’inclusione", spiega il direttore Spada. L’Avviso 2/2021, emanato alla luce di questa priorità, aveva previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro. Insieme alle donne anche i giovani e gli inoccupati sono stati interessati da misure puntuali di sostegno ai fini di una stabilizzazione lavorativa. L’avviso a catalogo del 2022 è invece da interpretare come una risposta davanti alla diffusa esigenza manifestata da Pmi, grandi aziende e gruppi più strutturati con lo scopo di soddisfare in tempi rapidi e con estrema flessibilità il proprio fabbisogno formativo. "La cooperazione con le strutture formative accreditate presso il fondo - conclude Rossella Spada - ha permesso di proporre alle aziende una serie di percorsi già predisporti e immediatamente accessibili così da reagire rapidamente alle sollecitazioni del mercato potenziando funzioni o integrando nuove competenze. La crisi muta in continuazione e la formazione deve essere pronta a reagire spingendo i fondi interprofessionali ad elaborare misure di intervento efficaci". Il fondo, nato nel 2008, finora ha direzionato risorse per 200 milioni di euro formando 500mila persone in ogni settore economico.
(Adnkronos) - La California vuole vietare la deungulazione dei gatti. I legislatori californiani hanno presentato una proposta per fermare una procedura dolorosa usata principalmente per evitare che il gatto rovini mobili e altre suppellettili di casa facendosi le unghie. Però a differenza delle unghie umane, gli artigli di un gatto sono attaccati all’osso, quindi per eliminarli definitivamente è necessario che un veterinario intervenga anche su tendini e nervi delle zampe, asportando anche un segmento di osso. New York è stato il primo Stato a vietare la procedura nel 2019, seguito dal Maryland all'inizio di quest'anno. Questa è almeno la quarta volta che i legislatori californiani tentano di vietare il declawing dal 2018, dopo il fallimento dei precedenti tentativi.