(Adnkronos) - Le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina non sembrano provocare particolare danno all’industria nautica italiana. La ha affermato il Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, questa mattina, a margine della Convention delle imprese del settore riunite a Viareggio. “Monitoriamo giorno per giorno la situazione della guerra. Ad ora non abbiamo criticità perché siamo posizionati nella produzione di barche fino a 50, 60 metri mentre gli oligarchi hanno barche da 100 metri che interessano i cantieri della Germania e dell’Olanda. La salute del nostro settore, da questo punto di vista, è ottima. Noi attraversiamo un momento ottimo: i cantieri hanno programmi fino al 2026-2027.” Il convegno si è svolto a Viareggio, in un distretto con importanti imprese che realizzano yacht da oltre 24 metri ma, ha aggiunto Cecchi “ho voluto portare anche la piccola nautica, la nautica popolare. Questo vuol dire evidenziare, ad esempio, la problematica degli scivoli, di chi arrivando con una barca carrellabile non sa dove lasciare il carrello”. Scarsa attenzione alle barche degli oligarchi, molto maggiore attenzione ad una nautica che, dopo gli anni del confinamento per la pandemia, vede crescere un ancor più diffuso interesse in un settore più vasto della popolazione.
(Adnkronos) - "Ho chiesto a Draghi, alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi, di recarsi alla Commissione europea per chiedere una revisione degli obiettivi del Pnrr, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite dell'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" organizzato da Aepi e Adnkronos presso il Palazzo dell'Informazione. "Trovo che l'attuale Pnrr non dia delle forti direttrici di scelta ma tenda piuttosto a distribuire un po' le risorse su tutto", osserva ancora la presidente di Fdi. "Sulla vicenda del Pnrr finora la chiarezza e la trasparenza necessarie non ci sono state. Sul Pnrr è stato detto un po' di tutto. Ho sentito Conte dire che il governo aveva lavorato tantissimo per ottenere queste risorse mentre noi eravamo contrari... Così come abbiamo sentito dire che abbiamo preso più soldi per merito del governo Conte. Tutte e due le cose sono false. I soldi del Pnrr non sono soldi che piovono dal cielo, sono prevalentemente soldi a debito".
(Adnkronos) - Fa proseliti anche in Italia la passione sfrenata per un capo d'abbigliamento solo apparentemente casual: le sneakers. Le scarpe da ginnastica - come si chiamavano una volta - sono da decenni il simbolo dello streetwear e le versioni più preziose non finiscono ai piedi, bensì intonse negli armadi. Una occasione da non perdere per i collezionisti sarà, il prossimo primo giugno, la prima asta italiana dedicata alle sneakers. Da Finarte, in collaborazione con Big Soup, andranno al migliore offerente ben 63 paia di scarpe, tra le più preziose al mondo, con valori di stima fino a 100 mila euro, come accade per le più rare, come le ambite “Nike Dunk Paris” di cui esistono solo 200 paia al mondo. Ulteriore curiosità: le scarpe in asta provengono tutte da una sola collezione privata.