INFORMAZIONIThea Farma Cosmesi, Chimica e Farmaceutica Ruolo: Direttore Marketing e Pubbliche Relazioni Area: Marketing Management Martina Bolla |
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(Adnkronos) - "In questo gran carnevale che sembra la cifra distintiva delle celebrazioni del trentennale di quella che è stata una grande tragedia umana, professionale e politica non solo siciliana ma dell'Italia intera, in pochi si sono posti una domanda che per me suona angosciante: potrebbe ripetersi tutto questo orrore? La risposta è purtroppo, drammaticamente, sì". E' la denuncia, in una intervista all'Adnkronos, del Procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio, che per molti anni ha fatto parte della Direzione distrettuale di Palermo e si è occupato dei più importanti processi di mafia. Ha lavorato per anni al fianco di Paolo Borsellino e ha conosciuto da vicino il giudice Giovanni Falcone. "Perché, al di là delle facili affermazioni sulla sconfitta militare di Cosa Nostra, non si sono spezzate in modo definitivo le alleanze e le trame fra le mafie, le lobbies e gli apparati occulti di questa Repubblica - dice Patronaggio - Questo oscuro mondo parallelo, illegale ed autoritario, ritiene ancora di potere espropriare, a piacimento e secondo logiche non immediatamente decifrabili, i cittadini dal loro diritto di decidere democraticamente ed autonomamente del proprio convivere civile". E aggiunge: "Ben vengano allora le celebrazioni, ma con il coraggio di guardare, oltre ed in profondità, evitando di fare di Falcone e Borsellino due "santini" da tenere nel portafoglio di una ipocrita coscienza civica".
(Adnkronos) - Due terzi dei consumatori europei dichiara di non sapere chi ha accesso ai propri dati personali e come vengano utilizzati, una percentuale che scende leggermente in Italia , dove si attesta al 55 per cento. Secondo un nuovo studio condotto dalla società Usa VMware su oltre 6000 consumatori. nonostante la maggioranza degli europei - e gli italiani con essi - resti ben disposta verso l'innovazione, esiste un divario tra l'"appetito digitale" dei consumatori e la loro fiducia nell'utilizzo dei loro dati: la maggior parte è sempre più preoccupata per la sicurezza del proprio digital footprint, quasi tre quarti (72% in Europa, 69% in Italia) temono per il ruolo che la tecnologia gioca nella diffusione della disinformazione e circa la metà che le organizzazioni stiano tracciando e registrando le attività dai propri dispositivi. Mentre solo il 10% dei (il 12% in Italia) ritiene che le aziende e i governi siano abbastanza chiari sulle tecnologie che usano e su come le usano.