(Adnkronos) - "Lo dico molto chiaramente: l'opposizione che Salvini sta facendo al governo ha superato il limite". Così Enrico Letta a margine di un'iniziativa elettorale a Catanzaro. "Salvini e la Lega - ha spiegato Letta - sono un partito di maggioranza. Io credo che, se si chiede a qualunque cittadino italiano cosa pensa e che impressione ha su Salvini e sulla Lega, la maggior parte dirà che, dalle posizioni che prende, è diventato un partito di opposizione". "Penso che questa vicenda vada chiarita, va chiarita nel senso che su tutti i temi principali ormai Salvini si comporta come un come un rappresentante dell'opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all'opposizione", le parole del leader dem. "Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti", sottolinea ancora Letta, che aggiunge: "C'è la nostra responsabilità su tutti i grandi temi, dalle riforme che sono necessarie per avere i soldi del Pnrr a tutte le altre questioni sulle quali non facciamo mancare il nostro sostegno al governo, però il Pnrr sono soldi europei che arrivano all'Italia e l'Italia ha preso l'imepgno di fare alcune riforme. Salvini con questa sua azione distruttiva si sta assumendo la responsabilità di mettere a rischio i fondi europei e questo è incompatibile con l'azione di governo". E il M5S? "Nulla a che vedere con quello che sta facendo Salvini. Abbiamo alcune discussioni ma su temi che non sono quelli che mettono in discussione la possibilità di far arrivare o meno i fondi del Pnrr. Su questo credo ci sia una differenza marcata", continua Letta. "Io sono esterrefatto quando leggo le dichiarazioni di Salvini che in teoria sostiene il governo Draghi e che non passa giorno a fare la voce dell'opposizione. E trovo assolutamente impossibile continuare così", ha quindi rimarcato all'incontro con il candidato sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. "Non consentiremo a Salvini di mettere a rischio i fondi europei del Pnrr". "L'anno prossimo in Italia si voterà su un'alternativa. Ci saranno due opzioni: il nazionalismo e sovranismo portato avanti da Salvini e Meloni e dall'altra parte l'idea di una coalizione basata su un campo democratico, progressista e europeista per una società aperta e inclusiva. Non ci sono altre opzioni: sie si vota per loro e governano loro o si vota per noi, governiamo noi", dice poi Letta sul palco. "Lo dico con grande chiarezza: se gli italiani voteranno per noi, avranno un governo progressista e europeista, se voteranno Salvini e Meloni se li terranno per 5 anni. Noi non faremo la Protezione civile, noi andremo al governo solo se gli italiani ce lo chiederanno". A stretto giro, la replica del Carroccio: "La Lega è al governo per tagliare tasse e burocrazia, e questo stiamo facendo; se altri hanno tempo da far perdere con legge elettorale, Ius Soli o Ddl Zan non aiutano l’Italia", spiegano fonti della Lega commentando le parole del segretario dem. "Dal Pd nessuna lezione. La Lega ha scelto di stare in questo Governo per ridurre le tasse e per snellire la burocrazia che paralizza il Paese. Grazie al nostro lavoro, ad esempio, i risparmi degli italiani e la casa non saranno toccati come invece avrebbero voluto Pd e M5S. Queste sono le nostre priorità. Se altri intendono perdere tempo per farsi una legge elettorale ad hoc o per portare avanti lo Ius soli o il ddl Zan, è evidente che antepongono i loro interessi di parte a quelli degli italiani", aggiungono quindi i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
(Adnkronos) - La sostenibilità è entrata a far parte stabilmente del lessico interno ed esterno alle aziende, e orienta le prospettive di crescita di interi settori industriali in diverse declinazioni. Ma per declinare questa idea i modi sono praticamente infiniti . A raccontarli ci prova l'ultimo progetto editoriale coordinato dal giornalista Claudio Barnini: “Sostenibilità. La sfida vincente del futuro”, curato da Mason & Partners, in cui 11 aziende italiane raccontano le proprie esperienze: dall'impresa a che punta alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni di gas serra a quella che ha implementato stazioni di ricarica elettriche per favorire la mobilità green dei dipendenti. C’è l'impresa che ha contribuito alla riqualificazione della zona centrale del Parco del Lago EUR a Roma e quella che ha puntato alla gender diversity, ma anche quella che ha optato per una donazione ad ActionAid, quella che scommette sugli imballaggi con materie prime riciclate e così via. Un processo ormai entrato in pianta stabile nella visione delle imprese tanto che iniziano ad apparire anche nuove figure manageriali, come il Sustainability Manager, che guarda al futuro e in alcuni casi lo precede. Un’impresa ecosostenibile è – secondo gli esperti – una realtà organizzata che considera il paradigma delle tre P di John Elkington: “Planet”, “People” e “Profit” poste a fondamenta di un’impresa che pensa, progetta e agisce a livello ambientale (pianeta) e sociale (persone), senza dimenticare il guadagno (profitto). Secondo uno studio presentato nel 2021 da Atos, ad esempio, la transizione verde dovrà intrecciarsi a quella digitale: il progresso tecnologico e informatico – stima l’azienda – potrà contribuire a oltre il 50% del percorso di decarbonizzazione italiana da oggi al 2050, con un impatto certo sui settori che maggiormente influenzano le emissioni inquinanti del nostro Paese. Le imprese, con le Pubbliche Amministrazioni, potranno essere i principali vettori di questo cambiamento tecnologico e culturale. “La Sostenibilità è un tema molto in voga in questi tempi. Tutto ormai deve essere all’insegna della sostenibilità̀. Un impegno che è un must anche per il Governo, per le amministrazioni locali, per gli enti, le aziende. Insomma, oggi se non sei sostenibile sei out” racconta Barnini “L’importante è che questo termine non sia solo di ‘moda’ ma entri nella cultura e nella mentalità di tutte le aziende, anche le più piccole. Ho sempre pensato che quando si vuole affrontare un argomento è meglio farlo attraverso dei casi di studio, pratici, in cui siano evidenti anche gli ostacoli e le soluzioni adottate per superarli. Avevo intenzione di fare un po’ di chiarezza proprio sul concetto di sostenibilità̀. Spero di esserci riuscito”. Il libro - che è allo stesso tempo un insieme di casi di studio e una mappa sociologica per vedere quale direzione abbia preso il mondo delle imprese italiane - evidenzia come sostenibilità è molto di più che la sola riduzione dell’impronta ecologica, non è solo rispetto per l’ambiente che ci circonda, ridurre l’emissione di anidride carbonica, produrre energia con fonti rinnovabili, eliminare la plastica non riciclabile, è anche tutto questo, ma non solo. Dobbiamo intenderla invece con una modalità molto ampia che includa la parità̀ sociale ed economica, sulla formazione, sulla inclusione. Barnini ha messo insieme nello stesso progetto un ‘dream team’ di aziende (Atos, General Finance, Green Arrow Capital, Inalca, le farmaceutiche Daiichi Sankyo e Grunenthal, Incico, La Collina dei Ciliegi, Marr, Kew Technology e Windtre) che ne hanno favorito la realizzazione con un contributo non condizionante, che permetterà di distribuire l’ebook gratuitamente tramite le piattaforme Amazon e Kobo. “E’ finalmente nel 2015 che 193 paesi membri delle Nazioni Unite sottoscrivono un Patto, che porta il titolo di “Trasformare il nostro mondo, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, che definisce una serie di obiettivi, organizzati attorno ad altrettanti ambiti della vita collettiva ed interconnessi tra loro” spiega Carla Collicelli senior expert ASviS per le relazioni istituzionali. "Sulla scia di quell’accordo, il 3 febbraio 2016 nasce in Italia l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che sin dall’inizio si propone l’obiettivo di far crescere nella società̀ italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 e di promuoverne la realizzazione attraverso la promozione di una cultura della sostenibilità̀ a tutti i livelli. Inoltre, l’impresa che intraprende il cammino verso la sostenibilità̀ ha capito che così facendo può anche accedere a strumenti finanziari dedicati, quali, ad esempio Green Bond, Social Bond, Sdg Bond, o mutui green".