Davide Mattarozzi |
Davide Mattarozzi |
(Adnkronos) - "Ognuno deve mettere il suo mattoncino, non ho certezze che andrò" in Russia, "ci è stato prospettato, ci stiamo lavorando, non è un week end a Forte dei Marmi, è qualcosa di più complicato da tutti i punti di vista e soprattutto si fa se serve. Certezze non ce ne sono". Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di 'Sabato anch'io', su Radiouno Rai. "Ci sono buone relazioni - ha aggiunto il leader del Carroccio - le richieste che andiamo a fare le andiamo a fare a tutti, rappresentiamo milioni di italiani, rappresentiamo la voglia di pace, abbiamo votato come Lega l'invio di tutti gli aiuti possibili e immaginabili all'Ucraina, economici, umanitari, l'Italia sta accogliendo, sta abbracciando, sono terrorizzato dall'idea di un espandersi del conflitto". In Russia "non è un viaggio di piacere, in una terra tranquilla, in un momento tranquillo. Si fa se serve, a me interessa che tornino a dialogare le parti che adesso si stanno sparando. Io sono piccolissimo, però la storia è fatta di piccolissimi mattoncini, non vado a nome del Governo, vado rappresentando il sentimento della maggioranza degli italiani, poi certezze di ascolto e di successo nessuno ne ho, ma è meglio una proposta di pace, di cessate il fuoco in più che in meno. Se poi il viaggio non dovesse realizzarsi, continueremo a fare queste richieste da lontano", sottolinea ancora Salvini. L'iniziativa, assicura il leader del Carroccio, non è una sfida, "semmai è un supporto" al presidente del Consiglio, Mario Draghi, che "ha chiamato ieri l'altro a Mosca ed è rimasto a lungo al telefono sulla questione dei porti, del grano, della mediazione e del cessate il fuoco. Quindi semplicemente è un ribadire, un sostenere, un aggiungere, un rafforzare, poi non mi voglio sostituire a niente e a nessuno". "Potrei più comodamente, come altri miei colleghi parlamentari o altri italiani, passarmi il ponte del 2 giugno con i miei figli, magari sarà così. Se invece ci fosse l'opportunità di riuscire a portare queste richieste di cessate il fuoco, di dialogo, non dipende da me - continua il leghista -, è l'idea che mi spinge: posso essere utile, piccolissimo tra tanti altri piccoli o altri grandi, a spingere alla riflessione, al cessate il fuoco? Qualunque politico, di qualunque idea, di qualunque area culturale dovrebbe chiedersi: cosa posso fare io? Qualcuno preferisce il nulla, lo rispetto, per come sono fatto assistere ad altre settimane, ad altri mesi di distruzione senza neanche provare a fare nulla...". "In questo periodo - ha ricordato il leader del Carroccio - abbiamo tenuto aperti canali diplomatici con tutti, sono andato in ambasciata ucraina, turca, cinese, ho incontrato gli americani, ci sono contatti a livello europeo. È chiaro, che chi è che ha scatenato il conflitto? La Russia. A chi devo chiedere dei segnali di distensione? A chi ha cominciato il conflitto". Quanto ai possibili interlocutori in caso di viaggio in Russia, "non voglio entrare nel merito - ha aggiunto Salvini - di qualcosa che si sta costruendo e magari non sarà, qualcuno che comunque può avere voce in capitolo sicuramente". "È mio dovere - rimarca Salvini - fare di tutto per cercare di dare un contributo per il raggiungimento di una pace giusta, usando l'arma più forte: la diplomazia. Un grande padre della nostra Costituzione, Giorgio La Pira, nel momento più critico della guerra fredda, ebbe il coraggio di andare a Mosca per parlare di pace". "Mi dispiace che qualche collega politico parli, attacchi, critichi senza sapere di cosa si sta parlando. Mi piacerebbe che le iniziative di pace coinvolgessero tutti, si potesse andare tutti a Mosca, a Kiev" e "mi sembra non da leader, con una guerra in corso, fare battute di dubbio gusto", come quella del segretario del Pd, Enrico Letta, secondo cui il segretario della Lega andrebbe "dove lo porta il cuore", con "iniziative strampalate e protagonistiche". "Non vado mica a giocare a bocce, non vado a vedere il Milan, si parla con i Governi, con le Istituzioni - ha rivendicato Salvini - si parla con gli ambasciatori". Quanto ad una possibile visita del Papa a Mosca, "sicuramente il Santo Padre non ha bisogno di mediazioni o di mediatori. Sicuramente da parte russa sarebbe un bellissimo segnale accogliere una missione di pace di Papa Francesco, penso che il Vaticano abbia sicuramente canali di dialogo, a me personalmente se fosse chiesto piacerebbe molto, sarebbe un bel segnale".
(Adnkronos) - Nuova nomina ai vertici di Nyc & Company, l'ente ufficiale di promozione, destination marketing, convention and visitors bureau per la città di New York: Martha Palacios è stata nominata senior director, International Mice, Canada, Latam & Europe. Da novembre, Martha Palacios è entrata a far parte di Nyc & Company in qualità di senior director International Mice, occupandosi del mercato canadese, latino-americano ed europeo. Palacios è stata leader delle vendite del settore alberghiero nell'area di New York City per oltre 20 anni e lavorerà con i buyer di questi mercati internazionali chiave al fine di portare un loro prossimo meeting o evento nei cinque distretti della città. Nyc & Company è l'ente ufficiale per la promozione, destination marketing e il convention and visitors bureau per i cinque distretti di New York City, dedicata a massimizzare le opportunità di viaggio e turismo nei cinque distretti, costruendo la prosperità economica e diffondendo l'immagine positiva di New York City in tutto il mondo. Per scoprire tutto quello che c'è da fare e da vedere a New York City, si può visitare il sito nycgo.com.
(Adnkronos) - Sono sempre di più gli italiani che consumano alimenti a base vegetale. Il basso impatto ambientale dei prodotti plant-based è una delle principali ragioni per cui 22 milioni di consumatori li scelgono, soprattutto tra gli under 35. È questa l’analisi messa a punto dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food (Associazione di rappresentanza diretta di categorie merceologiche nel settore alimentare in Italia e in Europa). “Sappiamo con certezza scientifica che il cibo che consumiamo ha un impatto diretto sul Pianeta e sull’uso delle sue risorse naturali. Se a livello globale si dimezzasse l'assunzione di prodotti di origine animale, questo cambiamento potrebbe ‘liberare’ 21 milioni di km2 di terreni agricoli, equivalenti a quasi 3 miliardi di campi da calcio e le emissioni di gas serra potrebbero ridursi di circa il 50%", spiega Ludovica Principato, ricercatrice in Gestione sostenibile di impresa all’Università Roma Tre, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente (5 giugno). "Nel caso dell’Italia - sottolinea - l’adozione diffusa di una dieta ‘flexitariana’, più ricca di alimenti di origine vegetale (come verdura, frutta, cereali integrali, legumi), avrebbe effetti molto positivi in termini di contenimento dell’impatto ambientale, rispetto all’attuale regime alimentare seguito nel nostro Paese: si produrrebbero gas serra equivalenti a 106 Mt CO2eq, anziché 186; verrebbero utilizzati terreni coltivati pari a 15mila campi di calcio, anziché 20mila; l’acqua consumata sarebbe pari a 17 km³, anziché 26, con un risparmio idrico equivalente a 3 milioni e 600mila piscine olimpioniche. Una dieta esclusivamente vegana, invece, comporterebbe solo 61 Mt CO2eq per quanto riguarda le emissioni di gas serra; 13.250 ettari di terreni coltivati, equivalenti a 13mila campi da calcio e soltanto 8 km³ di acqua necessaria (pari a 3.200.000 piscine olimpioniche piene d'acqua). Questo però non vuol dire che dobbiamo diventare tutti vegani, ma è la conferma di quanto sia importante trovare un giusto equilibrio a tavola tra i cibi che scegliamo e la frequenza con cui li consumiamo. Si può mangiare tutto, basta farlo consapevolmente”, spiega Principato. Per Salvatore Castiglione, presidente Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, "ormai è chiaro a tutti: i sistemi alimentari globali sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra, ma con un maggior consumo di prodotti di origine vegetale contribuiremmo tutti a ridurre l’impatto ambientale del cibo che consumiamo". "A tavola c’è posto per tutti: i prodotti plant-based non sono sostitutivi di nessun alimento, ma possono essere certamente un aiuto importante per seguire una dieta variegata, salutare e con effetti benefici anche per il Pianeta”, conclude.