(Adnkronos) - Attacco degli hacker russi di Killnet al sito della Polizia di Stato. A quanto apprende l'Adnkronos, questa mattina è stato registrato un aumento anomalo del traffico degli accessi al sito della Polizia di Stato che lo stava portando alla saturazione. Sono stati immediatamente attivati tutti i sistemi che servono a mitigare gli accessi da parte degli ip sospetti ma si sono comunque registrati dei rallentamenti del sito preso di mira dal collettivo filorusso Killnet. Alla base dell'attacco si sarebbe un'azione 'dimostrativa', una sorta di ritorsione contro le dichiarazioni della Polizia di Stato italiana. Lo rivendicano nella loro chat di Telegram gli attivisti del collettivo russo spiegando che "secondo i media stranieri Killnet avrebbe attaccato l'Eurovision ma sarebbe stata fermata dalla polizia italiana". Ma - spiegano gli hacker russi - "Killnet non ha attaccato l'Eurovision", però a questo punto "oggi dichiara ufficialmente guerra a 10 Paesi, inclusa la menzognera polizia italiana". "Il vostro sito ha smesso di funzionare" affermano, invitando i tecnici informatici italiani a rispondere "come hanno fatto per l'Eurovision".
(Adnkronos) - Guardando nello specifico alle discriminazioni che investono l’universo femminile, il 30,1% dei giovani chiama in causa maltrattamenti e violenza fisica. Per contro, la maggioranza ritiene invece che la condizione della donna nella società attuale risenta fortemente di stereotipi relativi all’inferiorità fisica o intellettiva (20,9%), delle differenze nei ruoli familiari o professionali (18%), di insulti di natura sessuale (16,5%) e delle disparità di trattamento economico (12,7%). Emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta. “I giovani - commenta Spalletta - hanno consapevolezza che la gender equality si costruisce nella quotidianità, pur senza dimenticare i gravi episodi di violenza di cui le donne continuano a essere vittime”. "La difficoltà a riconoscersi all’interno di una società destrutturata, che si trova ancora a fare i conti con stereotipi e pregiudizi pesa sul giudizio degli intervistati", spiega Ferrigni. I giovani reagiscono infatti con disappunto alla bocciatura del Ddl Zan, per il 33,5% ritenuta una mancata conquista di civiltà e per il 25,3% una vittoria dell’omofobia. E per lo stesso motivo il 21,2% si dichiara orgoglioso anche della sola idea di una donna alla Presidenza della Repubblica. Alla sfiducia nei confronti della classe politica si accompagna, in ogni caso, un più generale sentimento di ‘distacco’ nei confronti del Paese: a fronte di un 74,9% di intervistati che si dichiarano orgogliosi di essere italiani, solo il 35,9% ammette di essere orgoglioso dell’Italia.
(Adnkronos) - Esiste un legame tra inquinamento e uragani. Lo afferma uno studio della National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense, che spiega come la diminuzione di polveri sottili e ossidi di zolfo in sospensione sopra l’Atlantico - dovuta al miglioramento della qualità dell’aria in Europa e Usa - lasci passare più radiazione solare, che a sua volta causa un aumento della temperatura delle acque, fattore direttamente legato alla formazione degli uragani. Infatti negli ultimi anni, la stagione degli uragani atlantici ha infranto per numeri e intensità dei fenomeni tutti i record precedenti ed è aumentata dell’8% la probabilità che le tempeste si trasformino in uragani di categoria 3 o superiore.