(Adnkronos) - 3.589 minori scomparsi in Italia nei primi quattro mesi del 2022. Si tratta del 64,63% del totale delle denunce di scomparsa, che ammontano a 5.553. 1.180 gli scomparsi italiani e 2.409 quelli stranieri. La percentuale dei ritrovamenti è del 72,11% per gli italiani e del 31,17% per gli stranieri. Oggi ricorre la Giornata internazionale dei minori scomparsi, un fenomeno oggetto di costante e quotidiana attenzione da parte delle Forze di Polizia, dell’Ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse e delle altre Istituzioni, preposti a prevenirlo, a contrastarlo e a monitorarlo, anche attraverso il coinvolgimento della società civile. Secondo i dati presenti nel Ced del ministero dell’Interno, nel 2021 i minori scomparsi sono stati in totale 12.117 (cioè il 62,88% del totale delle denunce di scomparsa, che ammontano a 19.269), di cui il 3.324 italiani e 8.793 stranieri. Dai dati complessivi del fenomeno emerge che più della metà delle denunce di scomparse riguarda minori, con una prevalenza di stranieri entrati clandestinamente sul territorio nazionale ed inseriti nell’apposito circuito di protezione e integrazione. I minori italiani scomparsi, invece, sono spesso vittime di disagi familiari e relazionali ovvero di concause che ne provocano l’allontanamento: droga, debiti, cyberbullismo, adescamenti in web, casi di revenge porn. Altri casi, invece, riguardano minori vittime di contese familiari o genitoriali. Sensibilizzare e prendere coscienza del fenomeno aiuta a diffondere messaggi utili ed immediatamente efficaci: chiamare subito le Forze di Polizia è, ad esempio, importante per avviare le ricerche. L’esperienza dimostra che le prime ore, quelle immediatamente successive alla scomparsa, sono fondamentali per le ricerche e per scongiurare i rischi anche per l’incolumità del minore. E’ quindi fondamentale denunciare subito la scomparsa presso gli uffici delle Forze di Polizia e, nell’immediatezza, contattando il 112 Numero Unico di Emergenza. In Italia è inoltre attivo, grazie a un Protocollo tra Ministero dell’Interno e Telefono Azzurro, anche il numero unico europeo per i minori scomparsi 116000. La Polizia di Stato, in caso di scomparsa di persone, mette adesso a disposizione anche l’app YouPol, nata per segnalare episodi di spaccio e bullismo ed estesa anche ai reati di violenza domestiche. Oggi tramite YouPol chiunque può segnalare notizie ritenute utili alla ricerca e al rintraccio di persone scomparse. L’app, accessibile dal sito della Polizia di Stato e dagli store iOS e Android, offre la possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato impegnati nelle Sale operative delle Questure.Per agevolare le ricerche, fotografie ed informazioni sui minori scomparsi sono presenti sul sito del Global Missing Children’s Network https:it.globalmissingkids.org gestito dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Inoltre i Prefetti, grazie ad un accordo con la società Euronet che gestisce la rete degli sportelli Atm, possono far pubblicare sugli schermi, presenti in numerose città, in Italia e all’estero, foto e notizie dei minori scomparsi. Recentemente, la pubblicazione – prima limitata fino ai 14 anni – è stata estesa a tutti i minori. Altri protocolli e accordi sono stati stipulati negli ultimi anni e altri sono in corso di definizione da parte dell’Ufficio del Commissario di Governo per le persone scomparse, con l’obiettivo di incrementare la collaborazione con le Forze di Polizia e con tutti i soggetti, pubblici e privati, a vario titolo coinvolti nel fenomeno delle persone scomparse e, in particolare, dei minori, attesa la loro particolare condizione di fragilità e di vulnerabilità. Tutte le iniziative dell’Ufficio del Commissario di Governo per le persone scomparse sono consultabili in web sulle pagine dedicate https://commissari.gov.it/persone-scomparse/ https://interno.gov.it/persone-scomparse/ .
(Adnkronos) - Miele, frutta, ortaggi prodotti nella Maiella presto diventeranno ambasciatori della tutela dell’orso marsicano. Al via nella Giornata Europea dei Parchi, che si celebra il 24 maggio, il marchio che premia gli apicoltori e gli agricoltori che adottano tecniche e comportamenti per favorire la tutela dell’orso, della biodiversità e dell’ecosistema nel quale vive questo grande mammifero simbolo dell’Abruzzo. Il Parco Nazionale della Maiella, in collaborazione con il Wwf Italia, ha istituito infatti il marchio 'Bear Friendly', un riconoscimento per i produttori che operano nei Comuni dell’area protetta, applicando specifici disciplinari a favore dell’orso bruno marsicano e del suo habitat. Si tratta di un’azione che mira a premiare e dare visibilità a tutti coloro che nella loro attività quotidiana agiscono consapevolmente per evitare situazioni di conflitto con l’orso e applicano volontariamente tecniche di produzione a basso impatto sull’ecosistema. Il Parco Nazionale della Maiella è un’area di espansione dell’orso bruno marsicano dove, ormai da più di dieci anni, diversi individui vivono stabilmente e si riproducono. Le interazioni uomo-orso sono dunque sempre più frequenti e perciò l’area protetta, con il Wwf, sta realizzando il Life Arcprom - 'Bentornato Orso gentile', un progetto italo-greco finanziato dall’Unione Europea per migliorare la coesistenza uomo-orso attraverso la comunicazione, il dialogo con il territorio e la prevenzione-gestione delle situazioni in cui uomo e orso possono venire in contatto. Nell’ambito di questo progetto, tramite il marchio 'Bear Friendly', Parco e Wwf vogliono favorire localmente una cultura di accoglienza e rispetto per una sottospecie a forte rischio d’estinzione; coinvolgere i produttori locali nel raggiungimento degli obiettivi internazionali di conservazione a tutela della biodiversità e degli ecosistemi; dare visibilità a tutte le esperienze virtuose che concretamente contribuiscono a caratterizzare il Parco dal punto di vista dell’impegno a perseguire uno dei più sfidanti obiettivi istituzionali: garantire la sopravvivenza dell’orso bruno marsicano nel lungo periodo. I disciplinari che regolano la concessione del marchio sono stati redatti attraverso la partecipazione dei potenziali beneficiari. “Apicoltori e agricoltori - spiega Luciano Di Martino, direttore del Parco della Maiella - hanno lavorato assieme al Parco e al Wwf e hanno dedicato con passione il loro tempo alla stesura del disciplinare, mostrando entusiasmo nei confronti di questa iniziativa che permette di migliorare l’immagine dell’impresa attraverso un premio che riconosce gli sforzi messi in atto, volontariamente, per trovare un giusto equilibrio tra esigenze produttive e mantenimento delle risorse naturali a cui sono legati”. Gli apicoltori e gli agricoltori sono gli apripista del progetto del marchio Bear Friendly che verrà concesso a seguito di verifica dei requisiti prestabiliti. Ogni soggetto interessato dovrà presentare una domanda dichiarando, tramite appositi moduli, di possedere le caratteristiche previste per la specifica attività. Il Parco Nazionale della Maiella provvederà alla raccolta delle istanze e alla verifica della documentazione per poter concedere il marchio ed effettuerà controlli a campione per verificare quanto dichiarato nella richiesta di adesione.