INFORMAZIONIIndeed Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Head of Sales - Emerging Markets Area: Sales Management Conor McCarthy |
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(Adnkronos) - Il compositore greco Vangelis, nome d'arte di Vangelis Papathanassiou - autore di colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema, da 'Momenti di gloria' a 'Blade Runner' e 'Missing - Scomprso' - è morto all'età di 79 anni. La notizia della morte è arrivata dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis che ha espresso su Facebook il cordoglio dell'intero Paese: "Vangelis Papathanasiou - ha scritto Mitsotakis - non è più tra noi. Il mondo intero ha perso un artista internazionale. Il pioniere del suono elettronico, degli Oscar, dei Mythody e dei grandi successi. Per noi greci, però, che sappiamo che il secondo nome di "bambino di Afrodite" era Odisseo, significa che ha iniziato il suo grande viaggio sulle strade del fuoco. Da lì ci manderà sempre i suoi appunti", ha concluso il premier.
(Adnkronos) - "Per Roma sono individuabili tre possibili vie di sviluppo. La naturale evoluzione del concetto di cultura, che non è più da intendersi legata esclusivamente alla tutela e alla conservazione della memoria storica, ma anche alla produzione di eventi ed attività culturali che devono essere in grado di veicolare l’immagine della nostra città e di riflesso di promuovere l’intero sistema economico nazionale. Una seconda linea riguarda l’utilizzo di un management adeguatamente formato per migliorare l’offerta turistica. In questo contesto il management costituisce una leva indispensabile per migliorare la qualità dell’offerta turistica. Affiancando agli attori del sistema turistico una figura manageriale, il Destination manager, sarà più facile garantire un’offerta integrata, coerente con le caratteristiche del territorio e più attraente". Così Roberto Saliola, presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, nella sua relazione durante la tavola rotonda 'Roma la città che reinventa il futuro', nel corso dell'assemblea dell’associazione territoriale. "E infine saranno più competitive -spiega ancora- quelle destinazioni che riusciranno a contaminare il settore turistico con tutti altri settori che qualificano i tratti distintivi di un territorio. Sono tanti gli attori da coinvolgere e grande lo sforzo per sconfiggere la propensione culturale che porta ciascuno a perseguire obiettivi specifici diversi. Non potrà essere uguale a ieri neanche il lavoro". "Dal dibattito e dall’esperienza di questi mesi di pandemia sul lavoro agile sono emerse parole e concetti nuovi, come diritto alla disconnessione, galateo, nuovo sistema di valutazione, nuovo stile di leadership, ripensamento degli spazi di lavoro. E la necessità che questo strumento, da strumento di emergenza, parzialmente adattato alla complessità del mondo del lavoro, diventi strumento di alternativa reale al lavoro fisicamente presente in azienda", continua ancora Saliola. "Ed è importante che questo avvenga -continua- ed è un impegno che ci dobbiamo solennemente prendere, perché come è ormai noto al nostro Paese viene da sempre riconosciuta la capacità di saper gestire le emergenze, ma poi ci perdiamo nella fase dell’implementazione e consolidamento. Non sarà un precorso breve né semplice, perché oltre ad operare sulla struttura normativa e regolamentare, sarà fondamentale intervenire sulla cultura organizzativa delle aziende, e sull’approccio culturale da parte dei lavoratori. Si tratta di innovare: e quando si parla di innovazione siamo convinti che Manageritalia debba essere presente, come la sua storia di innovatore di mestiere dimostra", aggiunge ancora. "Siamo pronti come Manageritalia a dare il nostro contributo per lo sviluppo di un sistema che faciliti l’adattamento dello strumento dello smart working alle esigenze del mondo del lavoro, senza penalizzare lo sviluppo e la progressione di carriera del lavoratore e la tutela dei suoi diritti, assicurando al contempo l’aumento della produttività e delle performance aziendale. Diceva un filosofo libanese, Nassim Taleb, che il declino comincia con la sostituzione dei sogni con ricordi, e termina con la sostituzione di ricordi con altri ricordi. 'Non ci facciamo rubare il diritto a sognare!'", conclude Saliola.
(Adnkronos) - Esce il 26 maggio per Castelvecchi 'L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare. Dallo spreco zero alla dieta mediterranea' (Collana Arca), il nuovo saggio dell’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore del movimento spreco zero. Un impegno quello di Segrè portato avanti nell’ultimo ventennio attraverso Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna e riferimento europeo per la prevenzione e il recupero a fini caritativi degli sprechi di cibo, con la campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero e attraverso le indagini dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher sulla promozione di una dieta sana e sostenibile come la Dieta mediterranea. Attività che ha portato a conquiste come la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dal 2014, e come il Premio Vivere a spreco zero che festeggia nel 2022 i suoi primi dieci anni. 'L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare. Dallo spreco zero alla dieta mediterranea' è una summa, con le tabelle del Rapporto Waste Watcher 2022, delle ricerche portate avanti da Andrea Segrè anche in tempo di pandemia e adesso con la ripresa. Il patto degli italiani col cibo è forse una delle conquiste più significative del lockdown della primavera 2020 e dei mesi invernali di distanziamento: si spreca ancora, ma in quantità minori. "Tuttavia, oggi che le disparità alimentari mondiali sono aumentate come conseguenza dell’emergenza pandemica e sono destinate a peggiorare a causa del conflitto fra Russia e Ucraina - spiega Segrè - è quanto mai importante sviluppare la nostra 'coscienza alimentare' e impegnarsi nel concreto affinché l’alimentazione sana e sostenibile diventi un diritto fondamentale per tutti gli abitanti della terra. Lo spreco domestico in Italia vale 7 miliardi di euro nel 2022 (Waste Watcher International/Campagna Spreco Zero). E questa cifra, quasi mezzo punto di Pil, è 'solo' il valore economico dei beni che acquistiamo e poi non consumiamo".