(Adnkronos) - Il cantante Luigi ha vinto la 21° edizione di "Amici" al termine della prima finale a sei concorrenti della storia del talent di Maria De Filippi, in onda su Canale 5, e si è aggiudicato un premio del valore di 150 mila euro in gettoni d’oro. Luigi ha prevalso nella sfida tra i due superfinalisti. Nel finale si sono infatti sfidati Luigi, in quanto vincitore del circuito del canto, e Michele, vincitore del circuito del ballo, al quale è andato comunque il premio di vincitore di categoria di 50 euro in gettoni d'oro. Il Premio della Critica Tim del valore di 50 mila euro, deciso da una giuria composta da giornalisti delle principali testate cartacee e web, è andato alla cantautrice Sissi. Ai due superfinalisti che si sono sfidati per la vittoria assoluta si è arrivati attraverso due tornei paralleli: prima quello di canto e poi quello di danza. Il primo ad uscire nella sfida tra i 4 cantanti finalisti (Sissi, Alex, Luigi e Albe) è stato Albe (22 anni, cantautore e musicista), poi è stata la volta di Sissi (23 anni e una voce importante). Tra i due favoriti della vigilia, Luigi e Alex, l'ha spuntata infine il primo che si è aggiudicato la vittoria nella categoria canto. La sfida tra i due ballerini Michele (22 anni) e Serena (19 anni), ha visto poi prevalere Michele. Michele si è aggiudicato anche l'invito di Roberto Bolle al final show del festival On Dance di Milano, mentre Serena si è aggiudicata una borsa di studio di un anno alla Ailey School di New York. Infine la sfida tra i due superfinalisti di categoria ha dato ragione a Luigi. Durante la serata sono stati assegnati anche il Premio Tim del valore di 30 mila euro in gettoni d’oro, andato alla ballerina Serena, il Premio Radio conferito dai principali network per il pezzo più radiofonico andato a Luigi per 'Tienimi stanotte', il Premio Oreo del valore di 20 mila euro in gettoni d’oro conferito da una giuria tecnica ad Alex e il Premio Marlù del valore di 7 mila euro in gettoni d’oro per tutti i finalisti. Ospiti della serata Alessandra Amoroso e Sofia Goggia (che ha nominato Maria De Filippi ambassador delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina del 2026), in video collegamento sono intervenuti anche Ultimo e Sabrina Ferilli.
(Adnkronos) - L’altruismo dei giovani italiani va di pari passo con una forte predisposizione all’inclusione. Il 91,3% si dichiara favorevole alle unioni miste, il 74,2% all’adozione di figli per coppie omosessuali. Questa larghezza di vedute investe anche le scelte bioetiche: l’85,7% dice sì alla fecondazione assistita, il 79,7% all’aborto, il 74% al suicidio assistito. Il 67,5% è infine favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. Emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta. Tra i principali atti di violenza di cui i giovani temono di essere vittima, il 29,5% menziona l’hate speech e il 22,1% il body shaming, mentre bullismo e cyberbullismo si attestano al 17,2%. Tra le molteplici insidie che si celano nel mondo della Rete, a preoccupare maggiormente i giovani è la dimensione connessa alla propria sfera ‘identitaria’: il 30,5% teme in particolare l’eccessivo tracciamento dei dati personali, il 18,2% la clonazione delle proprie carte di pagamento, il 15,5% il furto d’identità, il 15,1% la violazione dei propri account social. In questo quadro dalle tinte fosche si inseriscono inoltre le valutazioni, perlopiù negative, associate al funzionamento degli algoritmi, che i giovani identificano principalmente con l’idea del controllo (29,6%) e della manipolazione (18,8%). “Guardando nello specifico agli atti di violenza a opera di coetanei a destare particolare preoccupazione è il fenomeno delle baby gang”. Il 36,5% degli intervistati teme infatti di poter essere vittima di una baby gang, il cui 'potere di attrazione' viene ricondotto al desiderio dei più giovani di 'sentirsi parte del branco' (29,6%) e al fascino esercitato dal ruolo del cattivo (21,7%), oltre che a un vero e proprio 'bisogno' di sfogare la rabbia repressa (18,1%). Il 22,3% degli intervistati dichiara inoltre di aver personalmente assistito a episodi di violenza a opera di baby gang, cui ha reagito ponendo in essere due modelli di comportamenti 'opposti': il 32,1% si è infatti allontanato per non rimanere immischiato, mentre il 31,9% è intervenuto cercando di risolvere la situazione e il 14,5% dichiara di aver chiamato le forze dell’ordine.
(Adnkronos) - Esiste un legame tra inquinamento e uragani. Lo afferma uno studio della National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense, che spiega come la diminuzione di polveri sottili e ossidi di zolfo in sospensione sopra l’Atlantico - dovuta al miglioramento della qualità dell’aria in Europa e Usa - lasci passare più radiazione solare, che a sua volta causa un aumento della temperatura delle acque, fattore direttamente legato alla formazione degli uragani. Infatti negli ultimi anni, la stagione degli uragani atlantici ha infranto per numeri e intensità dei fenomeni tutti i record precedenti ed è aumentata dell’8% la probabilità che le tempeste si trasformino in uragani di categoria 3 o superiore.