INFORMAZIONIMaria Carmen Manna |
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(Adnkronos) - E' durato circa un'ora l'incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e il leader della Lega, Matteo Salvini. Ha chiesto a Draghi di fermare un terzo invio di armi all'Ucraina? "Ho parlato di cessate il fuoco e di disarmo, dunque questi passano da uno stop di invio di armi, perché parlare di disarmo inviando armi..." dice il leader della Lega rispondendo alle domande dei cronisti lasciando Palazzo Chigi. A chi gli domanda cosa abbia risposto Draghi, "non riporto la parola di altri - risponde con nettezza - diciamo che due mesi e mezzo fa, quando votammo l'invio di tutti i tipi di aiuti all'Ucraina, c'erano certe condizioni, a quasi tre mesi dall'inizio del conflitto e decine di migliaia di morti io sono convinto che ulteriori invii di armi allontanino la pace". A chi gli chiede cosa farà la Lega in caso di voto su un nuovo invio, "arrivano comunicazioni - risponde - non sono previsti voti". Con il premier Draghi si è parlato "finalmente di pace, dopo tre mesi di guerra riuscire a parlare concretamente di pace, di cessate il fuoco, di salvare vite e anche posti di lavoro è qualcosa su cui non dormo la notte - dice Salvini - Direi che rispetto ai toni bellicisti che c'erano da quasi tutti fino a pochi giorni fa, il fatto che il presidente Draghi sia andato a Washington a portare parole e progetti di pace, l'idea di un'Europa nuova - Italia, Francia e Germania - che metta al centro la pace e il disarmo e la salvaguardia dei posti di lavoro in patria è qualcosa su cui sto lavorando da più di due mesi e che inizia a vedere i primi frutti". "Abbiamo parlato" di "come arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile con un'Italia protagonista - prosegue il segretario della Lega - Lasciamo ad altri venti e toni di guerra e noi facciamo l'Italia perché l'Italia è da sempre potenza di equilibrio, ovviamente alleata delle potenze e democrazie occidentali con equilibrio, prudenza, buonsenso e misura, questo dai tempi di Prodi, Berlusconi, Craxi, Aldo Moro. Quindi che l'Italia sia promotrice di un processo di pace e di cessate il fuoco mi rende orgoglioso". "Dai dati che ho a disposizione e che Draghi ha a disposizione", spiega, risulta che "sia l'Ucraina che la Russia che la Comunità internazionale, l'Europa e l'Italia in primis, inizino a essere stanchi del conflitto. Le due potenze in conflitto usano toni che si usano in guerra ma penso che nessuno dei due vincerà sul campo, chi lo pensa vive su Marte. La guerra finirà al tavolo dei negoziati, prima si apre più vite si risparmiano e più posti di lavoro si risparmiano: se la guerra va avanti, in Italia ci sarà una strage di posti di lavoro. Mi stupiscono i miei colleghi che parlano tranquillamente di armi come se nulla fosse". Il numero legale sul dl Ucraina venuto a mancare per ben due volte nell'Aula della Camera? "Non è colpa mia" replica Salvini. Sulla presunta assenza di deputati leghisti, "gli altri erano tutti presenti? - risponde con fermezza - Io non commento le voci, chiamo il capogruppo e glielo chiedo. Del resto ho letto su Repubblica che avevo il visto per Mosca e non l'avevo mai chiesto... Se sono da Draghi difficilmente riesco a seguire i lavori della Camera". PETROLIO E GAS - Quanto all'embargo del petrolio e del gas "bisogna vedere se fa più male alla Russia o se fa più male all'Italia e all'Europa, secondo i dati fa più male all'Italia e all'Europa, perché la Russia vende il suo gas e il suo petrolio alla Cina e all'Asia, e noi spegniamo i riscaldamenti e chiudiamo le aziende. L'embargo non fa male alla Russia ma all'Europa, lo dice il cancelliere tedesco non lo dice Salvini. E' oggettivo che oggi l'Italia non è in grado di rimpiazzare il gas russo". NATO - Poi, sulla Nato: "Non decidono Salvini e Draghi dell'allargamento della Nato. Ci sono due Paesi che liberamente e sovranamente faranno le loro richieste. Diciamo che come qualche generale e ambasciatore di assoluto spessore sta commentando in questi giorni, prudenza e buon senso, in un momento di conflitto aperto e dialogo non ancora cominciato, dovrebbero guidare tutti i processi. L'importante è cercare quello che avvicina e non quello che allontana". CONCORRENZA - Dell'impasse in cui verte il ddl concorrenza, 'spiaggiato' per il nodo balneari, il leader della Lega non ne avrebbe parlato direttamente con il presidente del Consiglio, ma si sarebbe intrattenuto con il segretario alla presidenza Roberto Garofoli, che sta cercando di sbrogliare la matassa, non semplice, dei balneari. "Come lo abbiamo trovato sul catasto", anche sulla riforma della concorrenza "conto che si arrivi ad un accordo" dice Salvini. Ad un accordo che sciolga il nodo dei balneari, in particolare, per il segretario della Lega si arriva attraverso "garanzie e tutele", ovvero serve "adeguare i canoni" e "garantire" e "tutelare coloro che nella spiaggia hanno la principale fonte di reddito". Poi, aggiunge, "è importante che sia previsto un congruo indennizzo in riconoscimento del valore dell'azienda in caso di mancato rinnovo", se poi "le gare partiranno nel 2024 o nel 2025 questo lo vedranno i tecnici". REDDITO DI CITTADINANZA - Quanto al reddito di cittadinanza "è uno strumento che va quantomeno corretto, c'è tanta gente che in Italia purtroppo non può lavorare e non può essere dimenticata, ma il problema è che" il rdc "è uno strumento che alimenta il lavoro nero e incentiva chi non vuole lavorare ad andare anche nel mese di maggio da chi offre un posto di lavoro nel commercio, nel turismo, nell'agricoltura a dire: 'vengo 3 giorni in nero, non chiedermi un contratto altrimenti perdo il reddito'. Quindi ne parlerò domani con i sindacati, anche una sospensione del rdc per permettere alla gente di lavorare e pagare le tasse è sacrosanta, sicuramente così com'è non funziona". LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - Nella nota di Palazzo Chigi si legge che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, il segretario della Lega, Matteo Salvini. Il colloquio si è incentrato sulla recente visita negli Stati Uniti, nel corso della quale è stato riaffermato l'impegno dell'Italia per la pace attraverso il sostegno all'Ucraina, l'imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell'avvio di negoziati credibili. Nel corso dell'incontro si è parlato anche delle conseguenze economiche e umanitarie del conflitto in corso, con particolare riferimento alla necessità di prevenire una crisi alimentare sul larga scala e di proseguire lungo la strada dell'accoglienza ai profughi ucraini. Sul fronte dell'energia, è stata condivisa l'importanza di un percorso che affianchi diversificazione delle fonti di approvvigionamento e investimenti sulle rinnovabili, si legge nella nota.
(Adnkronos) - “Chiediamo molto ai nostri colleghi e lo sappiamo. E' un lavoro frenetico, impegnativo e può essere pieno di impegni, ed è per questo che abbiamo creato un modello di lavoro ibrido che è progettato per offrire alle nostre persone il supporto necessario per trovare con successo il perfetto equilibrio tra il lavoro e la vita al di fuori di esso”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Lindsay Ross, chief human resources officer di Bitpanda, l'azienda che è una delle fintech in più rapida crescita in Europa. La piattaforma user-friendly permette sia agli investitori alle prime armi che agli esperti di investire in azioni, etf, criptovalute e metalli preziosi con qualsiasi somma di denaro. “In Bitpanda - spiega - si può lavorare circa il 50% del tempo da casa e il 50% del tempo in uno dei nostri oltre 10 uffici all'avanguardia in tutta Europa, tra cui Vienna (HQ), Milano, Amsterdam, Barcellona e Cracovia. Sono veri e propri talent hub - luoghi in cui si può collaborare, fare brainstorming e vivere momenti significativi di persona". "I colleghi - ricorda - possono anche richiedere di lavorare da qualsiasi paese che sia sicuro per la nostra attività per un massimo di 60 giorni lavorativi all'anno, nell’ambito della nostra politica ‘Lavora da qualsiasi luogo’. Devono solo assicurarsi che sia da un fuso orario simile e che l'80% del tempo di lavoro giornaliero si sovrapponga al resto del loro team”. "Abbiamo molte persone - sottolinea - che hanno iniziato la loro carriera in Bitpanda lavorando da casa. Per prima cosa, vogliamo assicurarci che la flessibilità e il benessere dei nostri team rimangano una priorità man mano che i colleghi tornano in presenza dopo la pandemia. Adattarsi al rientro in ufficio può essere stressante. Ma abbiamo scoperto che diventare 'ibridi' permette ai nostri colleghi di ottimizzare il tempo tra casa e ufficio, trovando il giusto equilibrio per loro e per il loro team. Ciò rimuove molta della pressione sulle quote che stiamo vedendo nel mercato - gestiamo il tutto sulla base di accordi chiari con l'idea generale che circa il 50% del tempo durante l'anno (non durante la settimana o il mese!) sarà in ufficio e il restante tempo sarà da casa. In secondo luogo, per far funzionare l'ibrido, i team coordinano i giorni in cui le persone verranno in ufficio per organizzare riunioni di persona e sessioni di collaborazione. Come risultato, i membri del team possono essere più impegnati nella conversazione ed esprimere i loro pensieri più liberamente di quanto potrebbero fare dietro uno schermo”. In terzo luogo, “incoraggiamo tutti a incontrarsi di persona, sfruttando la nostra politica work from anywhere per visitare i colleghi in uno dei nostri oltre 10 hub in Europa. I nostri team rappresentano oltre 50 nazionalità che lavorano in tutto il continente, quindi è fantastico potersi vedere di persona di tanto in tanto. Oltre a questo, organizziamo un evento aziendale annuale, in cui portiamo le persone nel nostro quartier generale di Vienna per creare legami e incontrare i colleghi di tutta Europa. Infine, chi è basato in o visita il nostro nuovo quartier generale di Vienna beneficia di molteplici servizi a disposizione: mensa aziendale gratuita, yoga il mercoledì, drink il venerdì e molto altro ancora”. “Sebbene - fa notare Lindsay Ross - le ferie illimitate e i recharge break abbiano certamente ispirato molto entusiasmo, siamo particolarmente orgogliosi delle reazioni positive alla nostra politica per i nuovi genitori. Le famiglie moderne si presentano in molte varietà diverse, e per riflettere ciò, abbiamo introdotto una politica di congedo di 20 settimane completamente retribuita e neutra dal punto di vista del genere per tutti i nuovi genitori in Bitpanda. I genitori naturali, surrogati e adottivi di qualsiasi sesso o età, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dalla costruzione della famiglia, compresi i partner dello stesso sesso e i genitori single, possono prendersi del tempo per legare con il nuovo membro della loro famiglia. Nel complesso le nostre persone sono felici di sapere che, come azienda, ci preoccupiamo del loro benessere creando politiche che riflettono la sensibilità moderna sull'equilibrio tra lavoro e vita private”. “In Bitpanda - assicura - crediamo nelle pari opportunità per tutti e puntiamo a promuovere una comunità altamente diversificata. A contare è soprattutto il mindset: premiamo le persone che si muovono velocemente, che hanno talento, che si rimboccano le maniche e fanno accadere le cose, unite dal nostro modo unico di lavorare. Attualmente - fa notare - stiamo lavorando a una strategia dei (diversity, equity and inclusion) che sarà annunciata più avanti nel corso dell'anno, costruita intorno a tre pilastri fondamentali: pari opportunità, pari retribuzione e flessibilità al primo posto”. “Siamo impegnati - afferma - a creare esperienze straordinarie in ogni punto di contatto del ciclo di vita dei dipendenti, perché non si tratta solo di ‘far salire le persone giuste sull'autobus’. Si tratta di tenerle collegate alla nostra azienda e alla nostra cultura ad ogni fermata lungo il percorso. Il primo passo è un workshop di definizione degli obiettivi quando i nuovi colleghi arrivano, per aiutarli a definire il loro percorso all'interno di Bitpanda. Ci assicuriamo poi che ciascun collega abbia il pieno controllo della sua carriere (perché chi meglio di noi sa cosa ‘vogliamo fare da grandi’) attraverso i nostri 30/30 mensili: ogni persona è responsabile di fissare 30 minuti con il proprio manager ogni 30 giorni per discutere i propri obiettivi, come li stanno seguendo, gli aggiustamenti necessari e, naturalmente, i loro obiettivi di sviluppo. Abbiamo poi dei people days trimestrali in cui i nostri leader e il nostro people team esaminano le prestazioni delle persone in azienda”. “Tutto ciò - sottolinea Lindsay Ross - viene tracciato in modo trasparente nel nostro sistema hr. Ci assicuriamo anche di eliminare i pregiudizi tramite anytime feedback (360) e i nostri engagement pulses mensili in modo da ricevere un feedback diretto da una miriade di fonti - usando Radical candor, un nostro partner chiave, e il metodo con cui guidiamo la nostra cultura ‘speak Up, talk straight’. E il nostro people team sta costruendo sempre più in termini di iniziative e strumenti per aiutare le persone a migliorare le loro competenze e raggiungere il loro pieno potenziale”. “Nel contesto della nostra iper-crescita - commenta - c'è molta pressione per trovare, assumere e trattenere le persone giuste, tenendo il passo con la nostra azienda in rapida espansione. Lo stiamo facendo in modo sano e intelligente con il nostro approccio people-first. Se vogliamo essere onesti il mondo del lavoro è cambiato, e così le aspettative di tutti. Non si tratta più della 'scala aziendale' della gerarchia, dei titoli delle mansioni o dei compensi; si tratta di libertà, responsabilità, fiducia e crescita personale. Ecco perché stiamo guardando al di là dei metodi standard. Invece, teniamo le persone sull'autobus consentendo la crescita personale e creando un approccio su misura che permette alle persone di imparare, svilupparsi e crescere - proprio insieme all'azienda”. “Inoltre - sottolinea - è importante ricordarsi che le persone rimangono perché sentono di avere un impatto significativo, di avere il controllo del loro equilibrio vita-lavoro, e sentono la fiducia dei colleghi”. “Le nostre attività di employer branding - spiega Lindsay Ross - sono legate a più dipartimenti all'interno dell'organizzazione, non solo una funzione di hr o marketing o comunicazione. In Bitpanda, l’employer branding è l’esempio di collaborazione interfunzionale, si lavora assieme ai colleghi del team esecutivo e legale, o degli eventi, di brand, e così via. Usiamo flussi di lavoro sui progetti in modo che tutte le persone e gli stakeholder rilevanti siano coinvolti quando e dove è necessario". "Abbiamo messo in atto - avverte - diversi strumenti per garantire che tutti i nostri colleghi abbiano accesso al supporto per la salute mentale. La nostra partnership con OpenUp, la piattaforma europea per la salute mentale, apre l'accesso gratuito a sessioni virtuali private con esperti di salute mentale in varie lingue europee. Stiamo anche sviluppando un programma di assistenza per i dipendenti per fornire ulteriore supporto alla salute mentale in parallelo a questa partnership. Infine, abbiamo anche uno psicologo interno alla nostra sede centrale di Vienna pronto a offrire supporto”. “Ci sono tre chiavi - rimarca - per stimolare la creatività e l'iniziativa tra i collaboratori. La prima e più importante - afferma - è incoraggiare le persone a provare nuove idee creando una cultura improntata alla sperimentazione. Vogliamo assicurarci che tutti i colleghi siano pronti a trasformare le proprie idee in azione, senza paura di reazioni negative. Operiamo in base a un meccanismo di ‘launch fast and iterate’, vale a dire lanciamo prodotti e nuove features in maniera rapida, e poi le miglioriamo sulla base dei feedback. Non vogliamo mai lanciare il prodotto perfetto e puntiamo ad imparare da queste esperienze. La seconda chiave è dare alle persone il tempo di esplorare le loro passioni e ricaricare le batterie. Questo spesso aiuta ad affrontare le sfide sul lavoro da una nuova prospettiva. La terza è fornire gli strumenti giusti per migliorare queste capacità. Questo può essere qualsiasi cosa, da strutture moderne per la collaborazione di persona, all'organizzazione di incontri sull'innovazione, incoraggiando le comunicazioni asincrone, o anche fornendo strumenti per costruire, gestire e condividere progetti”. “La sostenibilità - commenta - può essere una leva per attrarre nuovi talenti, ma deve essere perseguita in modo genuino. La sostenibilità non dovrebbe essere solo una leva per attrarre talenti. Dovrebbe essere un tema di interesse significativo per qualsiasi azienda. Inoltre, i candidati possono capire quando questo non è genuino - non si lasciano ingannare da iniziative di greenwashing. Le aziende devono essenzialmente provare i loro impegni, come minimo, dando loro concretezza attraverso azioni e programmi pratici”. “Idealmente - sostiene - dovrebbero avere una strategia di sostenibilità che sia coesiva con il loro modello di business. Questo può alla fine aiutare ad attrarre e trattenere i talenti, incorporando un senso di scopo nel lavoro quotidiano. La sostenibilità dell’azienda può migliorare la produttività dei dipendenti, favorendo una cultura coesa. E’ importante che le persone si sentano parte di un'azienda che sostiene elevati standard aziendali e sociali. Attualmente stiamo lavorando alla definizione di una strategia esg in Bitpanda, e per fare questo, stiamo parlando con tutti i colleghi. E' un approccio molto basato sulla comunità, ma ci aiuterà a sostenere questi valori in future”. “In ottica di lifelong learning - dice - per mantenere aggiornate le competenze dei dipendenti nel corso della loro carriera bisogna in primis, iniziare sempre con la domanda ‘cosa vuoi fare da grande’ - la risposta di ognuno è diversa, proprio come i percorsi per raggiungere questi obiettivi. Vogliamo che sia facile per i nostri dipendenti cogliere le opportunità che li porteranno dove vogliono essere nelle loro carriere, sia che si tratti di apprendimento formalizzato, incarichi più impegnativi o nuovi ruoli che li aiuteranno ad acquisire le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno”. “Per sostenere le persone in questo viaggio - sottolinea - abbiamo creato programmi di talento interni che includono lo spostamento delle persone in nuovi team, città o persino paesi, abbiamo costruito programmi di sviluppo professionale e lanciato un programma di benefici flessibili che permette alle persone di sfruttare soluzioni di apprendimento su richiesta. In definitiva, vogliamo aiutare i colleghi a crescere ed evolvere con Bitpanda”.
(Adnkronos) - Enel e gli stakeholder dell'ecosistema della distribuzione di elettricità si sono riuniti oggi a Roma per il Net Zero Grid Day, occasione in cui Enel ha presentato la sua strategia Net Zero relativa all’attività nel settore delle reti, incentrata sull'azzeramento delle emissioni intrinseche all'infrastruttura stessa. L'azienda ha anche dettagliato come intende collaborare più generalmente con il settore per promuovere la condivisione e l'avanzamento di standard per i componenti della rete che soddisfino i criteri di efficienza, sicurezza, qualità e sostenibilità, nel rispetto dei requisiti di zero emissioni nette. A tal fine, l'evento ha visto il lancio dell'associazione 'Open Power Grids', che riunisce operatori di rete, produttori, istituti di ricerca e altri stakeholder per condividere e sviluppare standard e tecnologie per i componenti critici della rete che soddisfino i requisiti di zero emissioni nette. In questo contesto, Gridspertise, la società di Enel che fornisce agli operatori dei sistemi di distribuzione (Dso) e alle utility soluzioni all'avanguardia per la digitalizzazione delle reti di distribuzione dell'energia elettrica, ha delineato il prossimo passo della sua strategia di crescita volta a incoraggiare gli sforzi di ammodernamento delle infrastrutture negli Stati Uniti. "Il nostro obiettivo Net Zero per le reti mira ad accelerare l'adozione dei principi stabiliti dall'Accordo di Parigi in tutto il settore al fine di favorire la transizione energetica e una trasformazione significativa delle infrastrutture di distribuzione dell'energia elettrica. Questo rappresenta la prima mossa da parte di un operatore della rete elettrica di livello globale per gestire le emissioni a monte e a valle dell'infrastruttura in modo aperto, passaggio necessario se vogliamo raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette in tutto il settore", sottolinea Antonio Cammisecra, Responsabile Global Infrastructure and Networks di Enel. "Abbiamo fatto molto per identificare le migliori soluzioni tecniche per le nostre reti, ma per avanzare rapidamente dobbiamo condividere questa sfida con altri operatori in un ambiente aperto e collaborativo verso reti Net Zero". "Siamo molto lieti - sottolinea Robert Denda, Ceo di Gridspertise - di rivelare il prossimo passo della nostra strategia di crescita, rappresentata dall'ingresso nel grande mercato statunitense con soluzioni digitali destinate ad aumentare la resilienza e l'affidabilità delle reti di distribuzione di energia. Stiamo lavorando per istituire partenariati con le utility locali in modo da sostenere i piani di modernizzazione e digitalizzazione della rete con una modalità aperta, anche attraverso il collaudo collaborativo del nostro innovativo QEd - Quantum Edge Device - per le sottostazioni secondarie digitali. Questa soluzione digitale può essere adattata all'infrastruttura esistente, consentendo ad esempio l'integrazione della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili decentralizzate senza costose ricostruzioni della rete. Gridspertise sarà presente all'evento Distributech che si terrà alla fine di questo mese a Dallas, dove renderà noti altri dettagli". L'evento Net Zero Grid Day organizzato da Enel fa seguito al lancio di Grid Futurability nell'ambito delle attività pre-Cop 26 di Milano dove il Gruppo ha presentato la trasformazione innovativa e incentrata sul cliente delle sue reti elettriche in piattaforme partecipative, resilienti e sostenibili, nell'ambito del piano di investimenti da 70 miliardi di euro dedicati alle reti elettriche per il periodo 2021-2030. Enel ha condiviso azioni concrete per contrastare le emissioni dirette, adottando operazioni più sostenibili attraverso la digitalizzazione, le operazioni a distanza, l'elettrificazione delle flotte, le misure di tutela della biodiversità e riducendo le perdite tecniche delle reti. L'azienda sta inoltre coinvolgendo fornitori, produttori di apparecchiature e imprese di costruzione della sua catena di approvvigionamento al fine di contrastare le emissioni indirette e implementare processi e componenti di rete più sostenibili come quadri elettrici privi di SF6, oli vegetali per trasformatori e cavi ecologici o standard per cantieri sostenibili. L'azienda ha anche notato come alcune delle azioni messe in atto per abbracciare i principi dell'economia circolare in tutta la propria attività, quali l'utilizzo di materiali riciclati per nuove risorse come contatori circolari, pali o armadi stradali o la gestione del fine vita dei componenti, possono produrre importanti benefici ambientali ed economici. Gli stakeholder presenti all'evento hanno incluso, tra gli altri, i principali produttori di apparecchiature, società di collaudo e certificazione, società di consulenza ingegneristica, istituti di ricerca e progettazione, nonché utility. I partecipanti hanno condiviso strategie e azioni già in atto per sostenere la fornitura di reti sostenibili come parte fondamentale della transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio e hanno auspicato una maggiore collaborazione. Attraverso l'associazione “Open Power Grids”, Enel ha iniziato a condividere le proprie specifiche tecniche per i principali componenti e dispositivi, tra cui il design Building Information Modeling (BIM) della cabina primaria Liberty, che prevede la generazione e la gestione di rappresentazioni digitali di caratteristiche fisiche e funzionali. Questo è il primo elemento costitutivo per promuovere la convergenza e la co-ingegnerizzazione verso standard di modularità, massimizzando la creazione di valore condiviso attraverso la sostenibilità e la sicurezza, nonché l'efficienza dei costi e le prestazioni tecniche. A tale scopo, attraverso la piattaforma online di Enel Open Innovability, il Gruppo promuove anche un concorso globale per la progettazione e l'architettura di sottostazioni sostenibili al fine di migliorare l'integrazione di tali risorse all'interno del paesaggio urbano, suburbano o rurale. I membri dell'associazione “Open Power Grids” possono beneficiare degli standard globali già disponibili sulla piattaforma che Enel utilizza per le proprie gare globali e proporre l'introduzione di nuovi standard o la modifica di quelli esistenti. Da oggi, le manifestazioni di interesse dei potenziali membri possono essere inviate direttamente a openpowergrids@enel.com.