INFORMAZIONIAssociazione Cometa Business School ed Enti di Formazione Italiana Ruolo: Responsabile Risorse Umane Area: Human Resource Management Anna Lisa Di NomeChi è: linkedin.com/in/anna-lisa-di-nome-8b6038b3 |
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(Adnkronos) - Il futuro della mobilità privata non è 'full electric' e la transizione al motore auto solamente elettrico fallirà. La politica, con i suoi slogan sul passaggio all'elettrico danneggia il settore dell'automotive e confonde i consumatori, rinviando decisioni di acquisto. Se il motore elettrico è un'opportunità per la mobilità, per ridurre le emissioni inquinanti bisognerebbe puntare sui motori ibridi e, in particolare per l'Italia, rinnovare il parco auto, fra i più vecchi d'Europa. La conversione totale all'elettrico, voluta da alcune istituzioni europee, "è una tendenza che fallirà" e un passaggio al 2035 al solo elettrico "non è fattibile in maniera così netta", spiega all'Adnkronos Jody Brugola, presidente di Oeb, Officine Egidio Brugola, impresa quasi centenaria di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, il cui fondatore, Egidio Brugola, inventò e brevettò la vite a brugola. L'azienda è ora specializzata nella produzione viti critiche e componenti di fissaggio per il settore automotive, ha 11 stabilimenti produttivi in Italia e uno in Michigan, negli Stati Uniti, 500 dipendenti e un fatturato 2020 di 150 milioni di euro. In Italia, secondo i dati Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, le auto a benzina e diesel con oltre 34,5 milioni di unità rappresentano il 90% del parco circolante. Cresce però il numero delle auto elettriche 'alla spina', le Ecv, salite al 9,4% del parco totale, molto indietro rispetto al 26% della Germania, al 18,6% del Regno Unito e al 18,3% della Francia. "Sono slogan dannosi, visto che manca un piano ben definito per la transizione", continua Brugola. Tanto che anche l'Europarlamento ha raffreddato la fede europea nell'elettrico, con la commissione Trasporti che ha votato contro l'abolizione dei motori a scoppio dal 2035, pronunciandosi invece a favore di un mix tecnologico. La transizione "deve essere gestita", insiste il presidente di Oeb. E la politica italiana si deve rendere conto "della centralità del proprio settore automotive, che ci legano alla Germania, all'Europa e al mondo. Siccome siamo forti in questo settore, dobbiamo tutelare i nostri interesse, i nostri posti di lavoro e le aziende". Se mancherà la tutela del settore, si rischiano "centinaia di migliaia se non milioni di disoccupati che lavorano nel settore in Europa". Per Brugola si parla in maniera "troppo semplicista" dell'auto elettrica e del motore elettrico e si crea "un danno notevole" alle aziende del settore, dai produttori a tutto l 'indotto. "Anche se tutte le case automobilistiche stanno investendo in questo segmento non significa che avranno successo". Anche perché "è molto prematuro dire che non ci saranno più i motori a combustione, visto che gli Euro 6 e gli Euro 7 sono estremamente puliti. Sia i motori diesel che benzina hanno fatto dei grandi passi in avanti, consumano meno e durano di più". In questo senso in Italia bisognerebbe puntare sul rinnovamento del parco auto. Secondo l'Unrae, le 38,8 milioni le auto circolanti nel Paese a fine 2021 hanno un'età media di 11,8 anni e il 26% di auto circolanti è pre-Euro 4. "Bisogna incentivare a comprare auto nuove e di nuova generazione, dismettendo il parco auto obsoleto che abbiamo". L'altra direttrice è puntare sui motori ibridi. "La soluzione dell'ibrido è la migliore, funziona da vent'anni e dà un beneficio in città", sostiene Brugola. Intanto per la diffusione dell'elettrico e livello di massa "manca l'infrastruttura, con le postazioni di ricarica in strada e nei garage, come anche la possibilità di produrre la giusta quantità di batterie e di smaltirle". Infine ci sono anche pericoli sottovalutati sulla sicurezza delle batterie al litio, a causa di rischi incendio. "Il problema della sicurezza va affrontato molto più attentamente". Intanto la Oeb si sta riposizionando sui motori elettrici. "Se le cose andranno sempre più sull'elettrico noi siamo pronti, stiamo già diversificando", in particolare fornendo motori non coperti in passato e lavorando per nuove case automobilistiche. Inoltre, conclude Brugola, "ci spingiamo a fare viti che un domani potranno essere utilizzate sui motori elettrici, che non hanno a che fare solo con il motore ma che possono andare anche in altre parti della vettura".
(Adnkronos) - Un tavolo permanente di confronto di tutte le organizzazioni datoriali attive nella provincia di Cremona costituito con lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio. L'iniziativa, denominata 'ASSieme', si propone di valorizzare il metodo del dialogo e della concertazione tra le associazioni economiche per individuare soluzioni condivise fornendo un punto di sintesi per un confronto costruttivo ad ogni livello istituzionale del territorio. 'ASSieme' riunisce le realtà imprenditoriali di ogni settore economico della provincia: Confartigianato Imprese Crema, Confartigianato Imprese Cremona, Libera Associazione Artigiani, Cna Cremona, Confcommercio Cremona, Confesercenti della Lombardia Orientale, Sistema Impresa Asvicom Cremona, Coldiretti Cremona, Libera Associazione Agricoltori, Associazione Industriali Cremona, Api Industria Cremona e ConfCooperative Cremona. Il 17 maggio scorso, presso il Relais Convento a Persico Dosimo, si è svolta la seconda riunione di 'ASSieme' con l'obiettivo di dare l’avvio ufficiale al percorso di confronto tra associazioni. All'ordine del giorno importanti punti in discussione, tra cui il tema della rappresentanza associativa all'interno del comitato di gestione dell'Ats del Masterplan 3C. È stato individuato un rappresentante per ogni settore economico con la funzione di portavoce delle istanze dell'intera categoria. Il comparto industriale sarà rappresentato dal presidente dell'associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, le associazioni dell'artigianato hanno deciso di convergere su Marcello Parma, presidente di Cna, il mondo del commercio ha individuato Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, e le associazioni del settore agricolo hanno indicato il direttore di Coldiretti Cremona, Paola Bono, quale proprio rappresentante. I portavoce hanno ottenuto l'approvazione unanime e resteranno in carica almeno un anno condividendo una logica di turnazione. Il tavolo 'ASSieme' ha anche analizzato i principali ambiti operativi del Masterplan 3C individuando i seguenti 5 punti su cui le associazioni intendono prioritariamente concentrarsi: la creazione di un brand identitario per le eccellenze del territorio; il rafforzamento degli Its Meccanotronica, Cosmesi e Nuove tecnologie per il made in Italy; il potenziamento e rivalorizzazione Fiera Cremona; creazione circuito eventi per rafforzare riconoscibilità e attrattività del territorio; il completamento e rafforzamento della rete infrastrutturale. Le tematiche saranno poste all'attenzione della parte pubblica all'interno del comitato di gestione dell'Ats del MasterPlan 3C. L'obiettivo è giungere in tempi brevi ad un primo quadro operativo condiviso in grado di rilanciare l'economia provinciale. Non solo Masterplan 3C in agenda per 'ASSieme': le associazioni saranno presto chiamate ad affrontare molte altre questioni di interesse comune. All'orizzonte il rinnovo della governance del sistema camerale territoriale che vede la Camera di commercio di Cremona, di Mantova e di Pavia impegnate in un complesso iter di fusione tuttora in corso.
(Adnkronos) - Più una filiera è corta, più la sostenibilità diventa concreta. Le piccole e medie realtà locali sono spesso le prime a dare valore alla qualità del lavoro, al rispetto dell’ambiente, al legame con il territorio. A loro è dedicata la nona tappa del Giro d’Italia della Csr 2022, in programma a Lecco il 25 maggio presso la Camera di Commercio in via Tonale 28/30. "Siamo onorati di ospitare una delle tappe del Giro d’Italia della Csr - commenta Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco - I temi al centro dell'edizione di quest'anno rappresentano il filo conduttore delle azioni intraprese dalla Camera di Commercio di Como-Lecco negli ultimi anni per accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità. Sarà per noi l'occasione di raccontare la nostra esperienza di affiancamento alle imprese nel processo di avvicinamento consapevole alla sostenibilità attraverso formazione, assistenza e ricerca, e per approfondire in particolare due importanti progetti che ci hanno coinvolto in questo ultimo anno: quello denominato Re-Fil, dedicato ai settori alimentare e packaging, tessile e metalmeccanico, e quello riguardante la piattaforma Csr-Report, strumento facile e immediato per aiutare tutte le imprese, ma soprattutto quelle piccole". L’appuntamento lecchese, dal titolo Sostenibilità e prossimità: il valore delle filiere, si svolgerà a partire dalle 10 sia in presenza, secondo le regole di accesso previste dalle normative vigenti, sia in streaming sul canale YouTube del Salone. L’incontro, organizzato da Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale in collaborazione con la Camera di Commercio di Como-Lecco e il Progetto Smart, è il penultimo della rassegna nazionale che ha già toccato Roma, Trieste, Messina, Bologna, Ivrea, Vicenza, Bolzano e Bari e che il prossimo 1 giugno a Genova concluderà il suo viaggio in tutta Italia, per poi approdare a Milano dal 3 al 5 ottobre 2022 con l’edizione nazionale della manifestazione. “Creare filiere sostenibili e di prossimità è un obiettivo considerato strategico dalle imprese di tutti i settori - spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Una particolare importanza viene data alla filiera agroalimentare: aumenta l'interesse del mercato verso i prodotti portati in tavola e cresce l'attenzione allo sviluppo sostenibile tra produttori, trasformatori, distributori. Un cambiamento che sta portando anche a una maggior collaborazione tra le imprese che operano in uno stesso territorio per lo sviluppo di sistemi di produzione efficienti, catene di approvvigionamento a ridotto impatto ambientale, offerta di prodotti di qualità, sani e sicuri”. Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Rossella Sobrero e a Lorenzo Riva, vicepresidente Camera di Commercio di Como-Lecco, l’incontro entrerà nel vivo con il focus sul progetto Re-Fil, che per tutto il 2022 accompagna le imprese lariane verso la consapevolezza della sostenibilità, la verifica del proprio grado di applicazione e la realizzazione di interventi specifici nei diversi settori chiave della responsabilità d’impresa. L’obiettivo è fornire leve concrete per la ripartenza, la crescita e lo sviluppo alle filiere legate al settore alimentare, tessile e meccanico delle due province. A spiegare come, saranno Fabio Iraldo, professore ordinario di Management della Sostenibilità, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinatore Geo Green Economy Observatory dell'Università Bocconi; Sara Agostoni, direttore acquisti Icam; Carolina Gerosa, Chief Financial Officer Cellografica Gerosa; Graziano Gornati, direttore generale Divisione Cofibox Gruppo Goglio; Fabrizio Radice, direttore generale Corapack e Amalia Morano, vicepresidente Cda Cooperativa Sociale Il Grigio. La seconda parte dell’incontro lecchese è dedicata alla presentazione del Csr-Report Semplificato, uno strumento redatto secondo il modello promosso dalla Camera di Commercio di Como-Lecco e dalla Camera di Commercio del Canton Ticino, realizzato in collaborazione con Supsi, con il contributo del Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino (Dfe), nell’ambito di Programma Smart, per accompagnare le imprese del territorio nel loro percorso verso la sostenibilità. Si tratta di una piattaforma attraverso la quale le imprese potranno realizzare in modalità semplice e guidata un report semplificato di sostenibilità, uno strumento strategico che consentirà anche di migliorare la reputazione del proprio marchio e contribuire alla sostenibilità del territorio. Ad illustrare scopi, finalità e funzionamento del Report sarà Caterina Carletti, docente ricercatrice Supsi - Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Didaktico, in via Fausto Valsecchi 5 a Lecco, è un ristorante didattico in cui gli allievi più meritevoli del Cfpa di Casargo affiancano chef e maitre professionisti. La proposta culinaria di Didaktico è incentrata sul pesce di mare unito ai prodotti tipici che il territorio lecchese offre, seguendo sempre il criterio della stagionalità. Un esempio concreto delle 'connessioni sostenibili' tra mondo del lavoro e mondo della formazione, che sarà al centro dell’intervento di Marco Galbiati, presidente Apaf e Cfpa Casargo.