INFORMAZIONIELIS - Elis.Org scrl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: HR Training Specialist Area: Human Resource Management Emanuela D'Imperio |
INFORMAZIONIELIS - Elis.Org scrl Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: HR Training Specialist Area: Human Resource Management Emanuela D'Imperio |
(Adnkronos) - "E' stato osservato che Kiev sta facendo ostruzionismo nel processo di negoziati tra rappresentanti russi e ucraini". Lo riferisce il Cremlino, come riporta l'agenzia Tass, riguardo a quello che il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto al cancelliere austriaco, Karl Nehammer. "Su richiesta del cancelliere austriaco - si legge inoltre in una nota - il presidente russo ha valutato la situazione nel contesto dell'operazione militare speciale in corso per difendere il Donbass e lo ha informato degli sforzi per assicurare la libera navigazione nel Mar Nero e nel Mar d'Azov". In questo contesto, secondo il Cremlino, "è stato sottolineato che la parte ucraina dovrebbe sminare i suoi porti al più presto possibile per assicurare il libero passaggio delle navi bloccate". Nehammer, riferendo della conversazione "molto intensa e molto seria" di 45 minuti avuta con il presidente russo, ha detto che Putin è pronto a negoziare sul grano attualmente bloccato nei porti ucraini. Putin sarebbe anche pronto a negoziare sullo scambio di prigionieri di guerra e ha promesso di parlare con Kiev della questione, ha riferito il cancelliere austriaco. Il leader russo ha anche detto che la Croce Rossa Internazionale avrebbe avuto accesso ai prigionieri di guerra. "Putin ha segnalato che è pronto a consentire le esportazioni attraverso i porti", ha affermato Nehammer. Tuttavia, ha aggiunto, i porti interessati dovrebbero essere sminati. L'Austria sta cercando di rimanere in dialogo con tutte le parti in conflitto nella tradizione della sua "politica di neutralità attiva", ha dichiarato il cancelliere, che ha reso noto di aver parlato anche con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che conta di avvicinare le parti nei prossimi giorni per rilanciare il processo negoziale. I negoziati tra le delegazioni di Mosca e di Kiev per la fine della guerra in Ucraina sono ''congelati per volontà ucraina'', aveva sostenuto in precedenza il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, affermando che questo contrasta con le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che auspica lo svolgimento di negoziati a un più alto livello. ''La leadership dell'Ucraina rilascia costantemente dichiarazioni che non chiariscono se Kiev sia pronta ad adottare un approccio sobrio e in linea con il reale stato delle cose'', ha detto Peskov citato dalla Tass. Ma per il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, non c'è alcuna indicazione che porti a ritenere che la Russia sia realmente intenzionata a negoziare con l'Ucraina, nonostante le dichiarazioni pubbliche. "Non credo che un Paese che cerca un processo negoziale agirebbe in questo modo. Se la Russia volesse negoziati, non condurrebbe operazioni offensive, non perseguiterebbe attivisti ucraini nell'Ucraina orientale e meridionale, né cercherebbe di mettere in circolazione rubli russi e passaporti. Non bloccherebbe i porti marittimi ucraini per ostacolare le esportazioni di cibo. E' un linguaggio di fatti, non di interpretazione", ha detto Kuleba nel corso di una conferenza stampa congiunta con il capo della diplomazia della Macedonia del nord, Bujar Osmani, a Kiev.
(Adnkronos) - Nuova nomina ai vertici di Nyc & Company, l'ente ufficiale di promozione, destination marketing, convention and visitors bureau per la città di New York: Martha Palacios è stata nominata senior director, International Mice, Canada, Latam & Europe. Da novembre, Martha Palacios è entrata a far parte di Nyc & Company in qualità di senior director International Mice, occupandosi del mercato canadese, latino-americano ed europeo. Palacios è stata leader delle vendite del settore alberghiero nell'area di New York City per oltre 20 anni e lavorerà con i buyer di questi mercati internazionali chiave al fine di portare un loro prossimo meeting o evento nei cinque distretti della città. Nyc & Company è l'ente ufficiale per la promozione, destination marketing e il convention and visitors bureau per i cinque distretti di New York City, dedicata a massimizzare le opportunità di viaggio e turismo nei cinque distretti, costruendo la prosperità economica e diffondendo l'immagine positiva di New York City in tutto il mondo. Per scoprire tutto quello che c'è da fare e da vedere a New York City, si può visitare il sito nycgo.com.
(Adnkronos) - La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l'uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona abitativa sia troppo pericoloso. E' quanto emerge dal nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia, che ha indagato le principali opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo delle due ruote in occasione della giornata mondiale della bicicletta (3 giugno). In Italia, il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati). In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%). La prevalenza dell'uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e nei Paesi Bassi). Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale (più di 1 intervistato su due) la percentuale di accordo è tra le più basse dei 28 Paesi esaminati: occupa la venticinquesima posizione, dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%). Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare: il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale). Il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentano un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%). Il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti. Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminati, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).