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(Adnkronos) - La scrittrice indiana Geetanjali Shree con il romanzo 'Tomb of Sand' (Titled Axis) ha vinto l'International Booker Prize 2022, diventando il primo libro hindi a conquistare il prestigioso riconoscimento destinato alla narrativa da tutto il mondo tradotta in lingue inglese. La proclamazione è avvenuta questa notte durante una cerimonia a Londra: la giuria ha definito l'opera "estremamente esuberante e incredibilmente giocosa". Shree ha ricevuto un assegno di 50.000 sterline, che ha diviso a metà con la sua traduttrice Daisy Rockwell. 'Tomb of sand' racconta la storia di una donna di 80 anni che, dopo la morte del marito, cade in una profonda depressione e poi riemerge per ritrovare la vita. L'anziana si reca in Pakistan per affrontare il trauma irrisolto della sua esperienza adolescenziale durante la 'Partizione' - ovvero quando nell'agosto 1947 il viceré Louis Mountbatten annunciò la suddivisione del sub continente indiano in due nuovi stati sovrani, India e Pakistan - e poco dopo rivaluta il significato di essere madre, figlia, donna e femminista. Frank Wynne, presidente della giuria del premio di quest'anno, ha definito il libro "straordinariamente divertente. E' enormemente coinvolgente, affascinante e divertente e leggero, nonostante i vari argomenti trattati: una lettura da spiaggia per tutti". Wynne ha detto che la giuria - composta dalla scrittrice e accademica Merve Emre, dalla scrittrice e avvocato Petina Gappah, dalla scrittrice, comica e presentatrice televisiva, radiofonica e di podcast Viv Groskop, e dal traduttore e autore Jeremy Tiang - ha avuto al suo interno un "dibattito appassionato", ma "quando si è arrivati al dunque, questo è stato a maggioranza il libro scelto dai giudici". Shree, 64 anni, è autrice di tre romanzi e di diverse raccolte di racconti, anche se 'Tomb of sand' è il primo dei suoi libri a essere pubblicato nel Regno Unito. Rockwell è una pittrice, scrittrice e traduttrice che vive nel Vermont, negli Stati Uniti, e ha tradotto diverse opere della letteratura hindi e urdu. Gli altri libri in gara erano: "Cursed Bunny" di Bora Chung (Corea del Sud), tradotto da Anton Hur (Honford Star); "A New Name: Septology VI-VII" di Jon Fosse (Norvegia), tradotto da Damion Searls (Fitzcarraldo), pubblicato in italiano con il titolo "L'altro nome. Settologia vol.1-2" da La nave di Teseo; "Heaven" Mieko Kawakami (Giappone), tradotto da Samuel Bett e David Boyd (Picador), in Italia pubblicato con lo stesso titolo da E/O; "Elena Knows" di Claudia Piñeiro (Argentina), tradotto da Frances Riddle (Charco Press); "The Books of Jacob" di Olga Tokarczuk (Polonia), tradotto da Jennifer Croft (Fitzcarraldo). (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - La situazione del Paese sul piano economico e occupazionale, a causa della lunga crisi innescata dalla pandemia alla quale si è aggiunta ora il fattore estremamente problematico dei rincari generalizzati, richiede strategie continuativamente mutevoli e connesse alle istanze delle imprese. Formazienda, il fondo interprofessionale istituito da Sistema Impresa e Confsal con 100mila aziende aderenti di ogni settore e scala dimensionale, ha stanziato nell’ultimo biennio 51 milioni di euro ai fini dello sviluppo e della diffusione della formazione continua cercando, ogni volta, di intercettare le urgenze imprenditoriali con lo scopo di fornire risposte idonee e tempestive. "Quando la pandemia ha paralizzato il mondo economico giungendo alla chiusura delle attività - commenta il direttore generale di Formazienda, Rossella Spada - molte aziende non hanno interrotto la formazione delle risorse umane beneficiando dei finanziamenti messi a disposizione. La formazione in modalità da remoto ha avuto un’importanza vitale perché non ha arrestato il processo di trasmissione delle conoscenze in un periodo, peraltro, nel quale la flessione dei mercati ha consentito di riflettere a fondo sull’organizzazione aziendale individuando eventuali debolezze o punti nodali che richiedevano approcci innovativi". All’inizio della crisi pandemica e nel periodo precedente sono stati soprattutto i temi della digitalizzazione, del rinnovamento tecnologico e dell’internazionalizzazione ad interessare in una modalità trasversale le aziende. Poi, con l’emergenza epidemiologica, ha ripreso forza la tematica della sicurezza necessariamente aggiornata per fronteggiare il pericolo dei contagi all’interno dei luoghi di lavoro. Una necessità che ha spinto Formazienda a sostenere il progetto ‘Prospettiva lavoro’ elaborato dalle parti sociali. Sicurezza e innovazione, quest’ultima incentivata dal varo del Fondo Nuove Competenze, hanno rappresentato due temi portanti in relazione alle iniziative nel campo della formazione continua. Superata la fase più acuta l’analisi dei mercati post-Covid ha evidenziato la situazione drammatica del lavoro femminile e dei giovani. "Siamo intervenuti con avvisi di finanziamento specifici per qualificare e riqualificare al meglio la forza lavoro femminile inserendo premialità per le situazioni di maggiore difficoltà sul piano sociale e dell’inclusione", spiega il direttore Spada. L’Avviso 2/2021, emanato alla luce di questa priorità, aveva previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro. Insieme alle donne anche i giovani e gli inoccupati sono stati interessati da misure puntuali di sostegno ai fini di una stabilizzazione lavorativa. L’avviso a catalogo del 2022 è invece da interpretare come una risposta davanti alla diffusa esigenza manifestata da Pmi, grandi aziende e gruppi più strutturati con lo scopo di soddisfare in tempi rapidi e con estrema flessibilità il proprio fabbisogno formativo. "La cooperazione con le strutture formative accreditate presso il fondo - conclude Rossella Spada - ha permesso di proporre alle aziende una serie di percorsi già predisporti e immediatamente accessibili così da reagire rapidamente alle sollecitazioni del mercato potenziando funzioni o integrando nuove competenze. La crisi muta in continuazione e la formazione deve essere pronta a reagire spingendo i fondi interprofessionali ad elaborare misure di intervento efficaci". Il fondo, nato nel 2008, finora ha direzionato risorse per 200 milioni di euro formando 500mila persone in ogni settore economico.
(Adnkronos) - Il roadshow del progetto InnovaMare farà tappa a Venezia il prossimo 31 maggio-1 giugno 2022, organizzato da Unioncamere del Veneto ed Ismar. Al centro della due giorni di lavori le innovazioni tecnologiche marine sviluppate nell’ambito di Innovamare, un progetto strategico finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020, del quale Unioncamere del Veneto è partner. L’obiettivo di Innovamare è quello di sviluppare e rendere stabile un modello di ecosistema dell’innovazione nel settore della robotica sottomarina e dei sensori per il monitoraggio dell’inquinamento del mare Adriatico. In questi contesto rientrano le diverse tappe del roadshow che hanno la finalità di illustrare i risultati ottenuti e diffondere una cultura dell’innovazione mirata alla sostenibilità. Dopo quello di Venezia, gli appuntamenti successivi saranno a Bari e Rijeka-Fiume, in Croazia. La tappa di Venezia si svolgerà nella giornata del 31 maggio dalle 9 alle 17 ed il 1° giugno dalle 8.45 alle 12.30 all’hotel Laguna Palace. A Venezia i temi del progetto saranno illustrati da alcuni esperti di livello internazionale e sarà possibile, inoltre, partecipare a un world café per il networking e la progettazione di futuri bandi incentrati sui temi dell'economia circolare, della gestione dei rifiuti e delle microplastiche e dell'innovazione nel turismo/ambiente marino. È previsto anche un incontro di scambio con il progetto Interreg Adrion Future 4.0, all'interno del Salone Nautico di Venezia e una visita studio presso due diverse realtà collegate all'Università di Padova che si occupano di gestione circolare e sostenibile dei rifiuti e comunicazione wireless subacquea.