INFORMAZIONIValeria Pernetti |
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(Adnkronos) - "Non credo che si possa fare un governo con la sinistra e fare con la sinistra cose utili, sono orgogliosamente alternativa alla sinistra, voglio un governo di centrodestra e non sono disponibile ad andarci a qualsiasi costo". Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, rispondendo a Bruno Vespa all'iniziativa 'Forum in Masseria'. "L'ipotesi di un governo Fratelli-Pd è bizzarra, non c'è, io il governo voglio farlo con il centrodestra, credo che l'Italia meriti una moderna democrazia dell'alternanza", ha aggiunto. Che il segretario della Lega, Matteo Salvini, riconosca oggi che Giorgia Meloni possa diventare premier se Fratelli d'Italia prende più voti nella coalizione "mi ha colpito che non lo abbia detto prima. È un chiarimento necessario, giusto e buono", al contrario della "timidezza con cui si risponde a questa domanda", ha detto ancora Meloni. "Se Lega e Forza Italia decidessero di unirsi sarebbe un elemento di chiarificazione all'interno della coalizione - ha poi sottolineato - non c'è da parte nostra alcun problema, sono scelte loro, io pongo il problema dei rapporti con noi e con il resto del mondo. Si vuol vincere con Fratelli d'Italia o si vuole non vincere per andare al Governo?". Quanto alla "legge proporzionale non serve a far vincere qualcuno, ma a far perdere qualcuno, per ridarci un governo arcobaleno nel quale ragionevolmente gli esclusi sono gli unici che rimangono coerenti con l'impegno preso con i cittadini".
(Adnkronos) - Due tonnellate di emissioni di CO2 per ogni milione di fatturato sono tante per una banca? E per una fabbrica di prodotti alimentari con pari fatturato? E quindici ore di formazione in media l’anno per un addetto di un supermercato sono sufficienti? E se si tratta di un istituto finanziario con pari fatturato? O, ancora, una cartiera come può reimmettere nel processo produttivo senza disperderla l’acqua che utilizza o trovare un punto di equilibrio tra il proprio approvvigionamento energetico e la quantità di CO2 che produce? Per valutare correttamente i fattori Esg, ovvero per misurare, gestire e pianificare gli impatti sull’ambiente, la società e la governance e capire, con l’obiettivo di migliorare la competitività, se un’azienda o la relativa catena di fornitori siano sostenibili o meno, la startup innovativa tutta italiana EsGeo ha messo a punto una tecnologia sofisticata in grado di elaborare variabili complesse (come il settore di appartenenza, l’area geografica, il numero dei dipendenti ecc. ecc.) e gestirle nel tempo, confrontandole con le metriche del mercato. E, a tre anni dalla nascita, si è appena aggiudicata il prestigioso riconoscimento 'Tech Rocketship Awards Italy 2022', competizione promossa dal Consolato Generale Britannico a nome del Department for International Trade (Dit) del Governo britannico, per intercettare le migliori Tech Scaleup a livello europeo con lo scopo di accelerarne la crescita internazionale. Il progetto è nato tre anni fa dall’intuizione del manager Fabrizio Fiocchi con il Gruppo Techedge e dall’esigenza di supportare digitalmente, attraverso l’intelligenza artificiale e modelli di data governance, aziende, banche, pmi e big corporate, che vogliono diventare più competitive monitorando e gestendo nel tempo, in maniera attiva, i parametri inerenti la propria sostenibilità e quella dei propri fornitori. Come? Attraverso la 'sustanability intelligence' che EsGeo ha tradotto in una piattaforma ed un software, specializzati nella gestione integrata dei dati non finanziari all’interno dei processi aziendali, certificati secondo gli standard Gri-Global Reporting Initiative (i più noti e adottati al mondo per la redazione del bilancio di sostenibilità). “Con la nostra piattaforma - spiega Fabrizio Fiocchi, che per fondare EsGeo ha scelto di lasciare il suo incarico di executive manager in uno dei più grandi gruppi bancari italiani - abbiamo dotato le aziende di intelligenza sostenibile e di strumenti di data analytics creando qualcosa che non esisteva: uno strumento di data governance delle variabili non finanziarie, per creare report sofisticati sulla sostenibilità, definire budget e monitorare risultati aggregati anche per business-unit o singolo manager e, più in generale, per valutare, attraverso le metriche di impatto che abbiamo messo a punto, il ritorno degli investimenti. Siamo convinti che l’innovazione digitale sia il mezzo abilitante per raggiungere il benessere delle persone e lo sviluppo sostenibile della società e con la nostra piattaforma utilizziamo tecnologie di ultima generazione, come machine learning, Rpa, block chain e big data, aiutiamo big corporate, banche e pmi a mettere in campo modelli di business responsabili e un mercato che guarda con sempre più attenzione ai criteri della sostenibilità”. EsGeo è entrata nell’acceleratore Le Village by Ca del Gruppo internazionale Crédit Agricole e, grazie al tool proprietario certificato dai principali standard internazionali, è diventata la piattaforma di riferimento del settore bancario italiano supportando tra gli altri Illimity, Banca Mediolanum, Bper, Banco Bpm, Banca Popolare di Sondrio nella gestione, nel monitoraggio e nella rendicontazione dei Kpi di sostenibilità. Anche big corporate come Ferrovie dello Stato e colossi mondiali come Prysmian Group hanno scelto la tecnologia di EsGeo. La startup guidata da Fabrizio Fiocchi, inoltre, è partner tecnologico di Eni nella realizzazione della piattaforma Open-es e di Enel per il tool dell’analisi di materialità e stakeholder engagement. In collaborazione con EticaNews, portale di riferimento per la sostenibilità in Italia, ha creato la Esg Academy (https://esgacademy.it/) un percorso di formazione digitale specifico sulla sostenibilità. Tramite la Esg Academy sono stati realizzati anche dei moduli formativi che riguardano l’applicazione della tecnologia ai temi della sostenibilità per 'Ambizione Italia #DigitalRestart', il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari annunciato lo scorso 8 maggio da Microsoft Italia.
(Adnkronos) - La California vuole vietare la deungulazione dei gatti. I legislatori californiani hanno presentato una proposta per fermare una procedura dolorosa usata principalmente per evitare che il gatto rovini mobili e altre suppellettili di casa facendosi le unghie. Però a differenza delle unghie umane, gli artigli di un gatto sono attaccati all’osso, quindi per eliminarli definitivamente è necessario che un veterinario intervenga anche su tendini e nervi delle zampe, asportando anche un segmento di osso. New York è stato il primo Stato a vietare la procedura nel 2019, seguito dal Maryland all'inizio di quest'anno. Questa è almeno la quarta volta che i legislatori californiani tentano di vietare il declawing dal 2018, dopo il fallimento dei precedenti tentativi.