INFORMAZIONIQui! Group spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale, Commercio e Distribuzione Ruolo: Area Manager Area: Sales Management Simone De Santi |
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(Adnkronos) - L’aria fredda polare di estrazione scandinava, direttamente dalla Svezia, ha attraversato il continente e sta entrando dalla Porta della Bora con venti freschi e rovesci. Le temperature per domani sono previste su valori ‘autunnali’ al Nord con massime intorno ai 18/20°C. Incredibile pensare che questi stessi valori sarebbero più bassi delle minime di questa mattina. Al Centro ed al Sud l'aria fredda arriverà con più calma, comunque è atteso un forte calo delle temperature anche su queste zone dell’Italia dopo i record di caldo degli ultimi giorni. Alla fine del weekend saremo ovunque più freschi, ma attenzione al rovescio della medaglia. Mattia Gussoni, Meteorologo del sito iLMeteo.it, invita alla prudenza in quanto lo scontro tra l’aria polare ed il caldo portato da Hannibal potrebbe provocare intensi temporali a macchia di leopardo con possibilità anche di grandinate. Al momento il fronte freddo è in ingresso dalla Porta della Bora quindi i rovesci si sposteranno in moto retrogrado dal Friuli Venezia Giulia fino al Piemonte, per poi dilagare anche sulle regioni centrali. Sono attesi venti forti dai quadranti settentrionali ed orientali, venti che porteranno la massa d’aria scandinava sull’Italia: ovviamente queste correnti attraversando la Germania, l’Austria e la Slovenia si sono riscaldate in parte, ma causeranno comunque nelle prossime 24 ore un crollo delle temperature di circa 10-14°C. Il rovescio della medaglia, come detto, consisterà nella forte instabilità causata dal sollevamento dell’aria calda da parte della lingua fredda vichinga, aria fredda più pesante che scorrerà sotto la cappa rovente di Hannibal: in altre parole nelle prossime ore temporali dal Nord-Est verso il Nord-Ovest e le regioni centrali, fase intensa perturbata anche durante la notte e residui acquazzoni domani al Centro, in un contesto decisamente variabile e con ampie schiarite. Al Sud arriverà un’altra perturbazione, il ‘vortice sardo’ che, dopo aver portato maltempo sull’Isola dei Nuraghi, causerà temporali in Sicilia e poi in Calabria, localmente intensi; in seguito, anche sul meridione, il respiro vichingo porterà un calo delle temperature. Tutto questo lavoro gigantesco dei 'Vichinghi' per portare finalmente un po’ di refrigerio che dalla prossima settimana il sogno svanirà: è attesa la rimonta di un nuovo anticiclone africano che potrebbe essere anche più intenso di Hannibal. Come dire, quest’anno il binario meridiano delle correnti è molto attivo, si alternano discese polari a risalite sub sahariane; purtroppo sembra che all’orizzonte per la prossima estate domineranno queste ultime. La stagione degli ombrelloni del 2022 dovrebbe essere decisamente calda stando alle ultime proiezioni dei modelli, prepariamoci per frequenti scaldate da parte del ‘Cammello nordafricano’, godiamoci questo break fresco autunnale del fine settimana, potrebbe essere l’ultimo per molte settimane. NEL DETTAGLIO Sabato 28. Al Nord: temporali in ingresso dal Triveneto in estensione verso Ovest, vento forte. Al Centro: nubi sparse con locali rovesci. Al Sud: peggioramento ad iniziare dalla Sicilia verso Est. Domenica 29. Al Nord: tante nubi, meno piogge, ma con temperature decisamente basse per il periodo; vento forte. Al Centro: instabile con frequenti rovesci alternati a schiarite, asciutto in Sardegna; calo termico. Al Sud: instabile con frequenti rovesci, calo termico. Lunedì 30. Al Nord: soleggiato, ma con qualche acquazzone sparso; fresco. Al Centro: miglioramento ma con qualche rovescio, fresco. Al Sud: miglioramento, fresco. Tendenza. Ritorno del caldo nordafricano da Mercoledì 1 Giugno con massime in graduale aumento fino a valori molto alti, picchi di 37-39°C.
(Adnkronos) - La situazione del Paese sul piano economico e occupazionale, a causa della lunga crisi innescata dalla pandemia alla quale si è aggiunta ora il fattore estremamente problematico dei rincari generalizzati, richiede strategie continuativamente mutevoli e connesse alle istanze delle imprese. Formazienda, il fondo interprofessionale istituito da Sistema Impresa e Confsal con 100mila aziende aderenti di ogni settore e scala dimensionale, ha stanziato nell’ultimo biennio 51 milioni di euro ai fini dello sviluppo e della diffusione della formazione continua cercando, ogni volta, di intercettare le urgenze imprenditoriali con lo scopo di fornire risposte idonee e tempestive. "Quando la pandemia ha paralizzato il mondo economico giungendo alla chiusura delle attività - commenta il direttore generale di Formazienda, Rossella Spada - molte aziende non hanno interrotto la formazione delle risorse umane beneficiando dei finanziamenti messi a disposizione. La formazione in modalità da remoto ha avuto un’importanza vitale perché non ha arrestato il processo di trasmissione delle conoscenze in un periodo, peraltro, nel quale la flessione dei mercati ha consentito di riflettere a fondo sull’organizzazione aziendale individuando eventuali debolezze o punti nodali che richiedevano approcci innovativi". All’inizio della crisi pandemica e nel periodo precedente sono stati soprattutto i temi della digitalizzazione, del rinnovamento tecnologico e dell’internazionalizzazione ad interessare in una modalità trasversale le aziende. Poi, con l’emergenza epidemiologica, ha ripreso forza la tematica della sicurezza necessariamente aggiornata per fronteggiare il pericolo dei contagi all’interno dei luoghi di lavoro. Una necessità che ha spinto Formazienda a sostenere il progetto ‘Prospettiva lavoro’ elaborato dalle parti sociali. Sicurezza e innovazione, quest’ultima incentivata dal varo del Fondo Nuove Competenze, hanno rappresentato due temi portanti in relazione alle iniziative nel campo della formazione continua. Superata la fase più acuta l’analisi dei mercati post-Covid ha evidenziato la situazione drammatica del lavoro femminile e dei giovani. "Siamo intervenuti con avvisi di finanziamento specifici per qualificare e riqualificare al meglio la forza lavoro femminile inserendo premialità per le situazioni di maggiore difficoltà sul piano sociale e dell’inclusione", spiega il direttore Spada. L’Avviso 2/2021, emanato alla luce di questa priorità, aveva previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro. Insieme alle donne anche i giovani e gli inoccupati sono stati interessati da misure puntuali di sostegno ai fini di una stabilizzazione lavorativa. L’avviso a catalogo del 2022 è invece da interpretare come una risposta davanti alla diffusa esigenza manifestata da Pmi, grandi aziende e gruppi più strutturati con lo scopo di soddisfare in tempi rapidi e con estrema flessibilità il proprio fabbisogno formativo. "La cooperazione con le strutture formative accreditate presso il fondo - conclude Rossella Spada - ha permesso di proporre alle aziende una serie di percorsi già predisporti e immediatamente accessibili così da reagire rapidamente alle sollecitazioni del mercato potenziando funzioni o integrando nuove competenze. La crisi muta in continuazione e la formazione deve essere pronta a reagire spingendo i fondi interprofessionali ad elaborare misure di intervento efficaci". Il fondo, nato nel 2008, finora ha direzionato risorse per 200 milioni di euro formando 500mila persone in ogni settore economico.
(Adnkronos) - Più alberi per città sempre più verdi e per continuare a sensibilizzare i più giovani: Vallelata rinnova il suo impegno in sostenibilità ambientale e in collaborazione con Legambiente lancia la nuova campagna green 'Insieme piantiamo alberi'. Grazie a questa iniziativa, volta a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare soprattutto i più piccoli sull’importanza della natura, Vallelata contribuirà agli obiettivi di Life Terra, progetto Europeo di cui Legambiente è partner italiano, che ha come obiettivo la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Fino al 15 luglio sul sito insiemepiantiamoalberi.vallelata.it i consumatori potranno votare l’area preferita tra le 10 in lista in 10 Regioni d’Italia. Al termine del concorso, Vallelata si impegnerà a mettere a dimora una base di 100 alberi e arbusti nelle cinque aree più votate a cui si aggiungeranno, in proporzione ai voti espressi dai consumatori, ulteriori alberi fino ad un totale massimo di 1000. Una volta piantati, Legambiente si occuperà della cura degli alberi per i primi tre anni. Coinvolti nell’iniziativa anche i più giovani: alle cinque aree vincitrici saranno abbinate cinque scuole primarie del territorio che riceveranno una lezione su temi ambientali, tenuta dagli esperti Legambiente, un kit per piantare a casa piccole piante e la possibilità di partecipare alla giornata di piantumazione che si terrà in autunno. “Dopo l’impegno a pulire i parchi, quest’anno con Vallelata abbiamo deciso di fare un gesto per i territori con ricadute a lungo termine: vogliamo dare vita a nuove foreste, grazie alla piantumazione di nuovi alberi e arbusti. Lo faremo anche questa volta insieme al nostro partner Legambiente, con una campagna green che chiama nuovamente a raccolta i consumatori al grido di 'Insieme piantiamo alberi'", rimarca Mauro Frantellizzi, direttore Marketing Galbani Cheese. “Mettere a dimora un albero è un gesto semplice e alla portata di tutti ma allo stesso tempo ha una grande valenza per l’ambiente, ancor più se si tratta di aree urbane. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla crisi climatica e ognuno di noi deve fare la sua parte, per questo ci teniamo a sensibilizzare i giovani, a cui è dedicato prioritariamente il progetto”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.