(Adnkronos) - Tra Italia e Algeria esiste "un’amicizia solida" e un "importante partenariato strategico", a partire dalla questione dell'approvvigionamento energetico e per questo "siamo riconoscenti all’Algeria per l’ulteriore intensificazione di questa collaborazione, così come registrato, nei mesi scorsi, nei contatti intercorsi con il nostro Governo". Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sanciscono la sintonia con l'omologo algerino, Abdelmadjid Tebboune, in Visita di Stato in Italia, testimoniata da un colloquio al Quirinale prolungatosi oltre il previsto e confermata anche dalle affermazioni del Capo dello Stato della Nazione africana: "L'Italia è un Paese amico", ribadisce. "La nostra collaborazione per l’energia -afferma ancora Mattarella- si estende naturalmente alla ricerca di cooperare insieme nel segno della transizione ecologica, per intensificare la definizione e lo sviluppo delle forme di energia alternativa, rinnovabili, che consenta anche di dare una risposta alla crisi climatica che vi è nel mondo, attraverso l’unica strada percorribile". Inoltre, ricorda il Presidente della Repubblica, "vi è anche una grande collaborazione economica e commerciale tra Algeria e Italia in diversi settori, non soltanto in quello energetico". E "un versante importante della collaborazione" tra i due Paesi Algeria "è quello di carattere culturale, che nasce da civiltà comune, da una comune vocazione mediterranea, da tanti legami storici che ci legano e ci uniscono". Proprio per questo la sintonia emerge anche rispetto ad "alcune crisi internazionali. Abbiamo parlato -ricorda Mattarella- della Libia, registrando, come sempre, una piena convergenza di vedute e di prospettive di visione, nell’interesse del popolo libico, nell’interesse che si sviluppi -aiutando l’azione che svolgono le Nazioni Unite- un incontro tra le parti libiche perché si risolva ogni contrasto e si trovi una soluzione condivisa che non può che passare attraverso le elezioni, da tenere su base costituzionale condivisa, il più presto possibile. Abbiamo parlato anche della Tunisia, dell’esigenza di sostenerne l’economia in questo momento così grave, per consentire che si giunga a un approdo democratico con le elezioni, ma con un’economia che venga messa in sicurezza rispetto alle gravissime difficoltà che oggi attraversa. In questo, Algeria e Italia hanno lo stesso atteggiamento di assoluto disinteresse di parte, ma di interesse a sostenere il popolo tunisino, così come il popolo libico". E anche in questo caso arriva la conferma di Tebboune: "Tra Italia e Algeria possiamo registrare ovunque un accordo totale in tutti settori, a partire da quanto sta accadendo nel Maghreb arabo, nel Mar Mediterraneo e in tutti i rapporti di cooperazione tra i nostri due Paesi. Siamo convinti di rafforzare questa nostra relazione oltre a quella energetica".
(Adnkronos) - 'L'errore giudiziario': questo il tema scelto dai detective italiani, che si riuniscono a Roma da domani giovedì 26 maggio, all'hotel Quirinale, nell'ambito del 65sima congresso nazionale Federpol. Giuristi, rappresentanti delle istituzioni, accademici e giornalisti, tante le personalità che prenderanno parte ai lavori, che si apriranno, come consuetudine con l'attesa relazione del presidente Luciano Tommaso Ponzi. "Affronteremo un tema importantissimo per il nostro Paese - sottolinea il numero uno della Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza - che ci ha visti da sempre in prima linea. Lo faremo confrontandoci con i massimi esperti, senza strumentalizzazioni di sorta, ma con un'analisi seria e precisa". Fra i relatori spicca la presenza di Luciano Garofano, presidente dell'Accademia italiana di scienze forensi, nonché quelle di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, Fondatori del Primo archivio sugli errori giudiziari e ingiusta detenzione 'www.errorigiudiziari.com'. Nell'ambito dell'iniziativa Federpol festeggerà poi il raggiungimento di un traguardo storico, ovvero, il riconoscimento pubblico del tesserino professionale. "Un premio agli sforzi di questi anni - sottolinea il presidente Ponzi, aggiungendo - si tratta di uno strumento di lavoro fondamentale, che significa anche il formale riconoscimento di una professione, per il quale mi preme ringraziare tutti i funzionari ministeriali che hanno lavorato per rendere possibile ciò che Federpol chiedeva a pieno diritto da anni". Durante i lavori verranno tributati diversi riconoscimenti, fra i quali spiccano quelli alla ministra Cartabia "per l'instancabile impegno volto ad assicurare la continuità dei servizi giudiziari nonostante l’enorme difficoltà legate alla pandemia, e per le misure messe in atto per migliorare la Giustizia, trasformandola in uno degli asset principali per l'Italia". Quello alla ministra Lamorgese "per l'instancabile impegno che l'ha vista protagonista in un periodo difficile per il Paese, segnato dalla pandemia, volto a garantire la serenità delle Comunità, rafforzando il rapporto di fiducia fra cittadinanza e Istituzioni, essenziale per la condivisione di diritti e doveri". E, infine, quello al sottosegretario Molteni "per l'attenzione dimostrata per la professione dell'investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale". Federpol è oggi l'Associazione maggiormente rappresentativa in Italia per gli Investigatori privati, con quasi mille agenzie federate sul territorio nazionale.
(Adnkronos) - I nostri mari si stanno riscaldando anche in profondità e l’aumento delle temperature sta causando drastici cambiamenti della biodiversità marina, dalla scomparsa delle specie più sensibili caratteristiche del nostro mare all’invasione di altre, spesso aliene, che meglio si adattano a un mare sempre più caldo. A lanciare l'allarme è Greenpeace che si è immersa in questi giorni nelle acque dell’Area marina protetta (Amp) di Miramare, a Trieste, dove un anno fa, nell’ambito del progetto Mare Caldo, sono stati posizionati dei sensori per la misurazione della temperatura lungo la colonna d’acqua. Insieme ai ricercatori dell’Amp e dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), l’associazione ambientalista ha inoltre partecipato a un’immersione scientifica sulle Trezze al largo di Grado, dove si stanno monitorando gli effetti dei cambiamenti climatici su specie sensibili come la madrepora a cuscino e Pinna nobilis nell’ambito dei progetti Tretamara e Life Pinna. A bordo della nave di Greenpeace Rainbow Warrior, ormeggiata a Trieste, è stato quindi diffuso oggi il secondo rapporto annuale del progetto. Sono state effettuate oltre 535 mila misurazioni della temperatura, raccolte insieme al Dipartimento di scienze della terra, dell’ambiente e della vita (Distav) dell’Università di Genova, partner scientifico del progetto, e con il supporto tecnico di ElbaTech. Nonostante le temperature registrate durante l’estate del 2021 non abbiano evidenziato valori da record in profondità, il confronto degli andamenti con l’anno precedente ha permesso di individuare un’anomala e repentina 'ondata di calore' a giugno 2020 all’Isola d’Elba e all’Amp di Portofino, con temperature che in pochi giorni e per un periodo di tre settimane hanno registrato un aumento di circa 1,5 gradi centigradi rispetto al valore medio mensile, che ha coinvolto tutta la colonna d’acqua fino a 35-40 metri di profondità. Questi shock termici, registrati anche in Spagna e Francia, nello stesso periodo, dalla rete TmedNet, sono particolarmente dannosi per gli organismi sensibili come le gorgonie, specie simbolo dell’habitat a coralligeno del Mediterraneo. Come avviene ai coralli tropicali che si 'sbiancano', anche diverse specie mediterranee mostrano evidenti segnali di necrosi con conseguente mortalità delle colonie a causa dell’aumento delle temperature. È proprio ciò che hanno osservato i ricercatori del Distav durante i monitoraggi realizzati nell’ambito del progetto Mare Caldo in cinque aree della rete. I maggiori segnali di sofferenza sono stati registrati sulle gorgonie rosse, bianche e gialle della Amp di Capo Carbonara (Sardegna). A sbiancarsi sono anche le alghe corallinacee incrostanti, particolarmente colpite da questo fenomeno nelle Amp di Torre Guaceto (Puglia) e Capo Carbonara, e il madreporario mediterraneo Cladocora caespitosa, per il quale i ricercatori hanno messo in evidenza anche una significativa riduzione delle dimensioni delle colonie dagli anni Novanta a oggi. A Miramare, anche grazie alla rete di termometri installati per il progetto, nell’agosto 2021 è stato possibile evidenziare la relazione tra una moria di spugne nere dovute alla presenza di solfobatteri e un’ondata di calore in mare. L’aumento delle temperature porta alla scomparsa di alcune specie mentre altre, dette termofile, proliferano espandendo il loro areale di distribuzione. È il caso del vermocane (Hermodice carunculata) che è aumentato in modo considerevole nelle Amp più meridionali, o di alcune specie aliene, come il mollusco gasteropode di origine polinesiana Lamprohaminoea ovalis, osservato per la prima volta all’isola d’Elba durante i monitoraggi del progetto, segnalazione più settentrionale nel Mediterraneo per questa specie. Il progetto Mare caldo è iniziato a fine 2019 con una stazione pilota per la misurazione delle temperature fino a 40 metri di profondità installata da Greenpeace nel mare dell’Isola d’Elba. Dopo l’adesione nel 2020 di quattro Amp (Portofino in Liguria, Plemmirio in Sicilia, Capo Carbonara e Tavolara-Punta Coda Cavallo in Sardegna), nel 2021 si sono aggiunte l’Amp di Torre Guaceto in Puglia, Miramare in Friuli Venezia Giulia, Isola dell’Asinara in Sardegna e Isole di Ventotene e Santo Stefano nel Lazio. Oggi con l'adesione dell’Amp delle Cinque Terre e dell’Amp delle Isole Tremiti sono ben dieci le Aree Marine Protette che hanno deciso di aderire alla rete e di lavorare insieme a Greenpeace.