INFORMAZIONI![]() Marianna GennaroAwair Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Project Coordinator Area: Project Management Marianna Gennaro |
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(Adnkronos) - La Roma batte il Feyenoord 1-0 nella finale di Conference League a Tirana e conquista il trofeo continentale. I giallorossi trionfano con il gol di Zaniolo, a segno al 32'. I giallorossi tornano a vincere una coppa a oltre mezzo secolo dalla conquista della Coppa delle Fiere nel 1960-61. Per l'Italia, un successo nelle competizioni europee a 12 anni dalla vittoria dell'Inter in Champions League nel 2010. LA PARTITA - Il Feyenoord parte con atteggiamento aggressivo e cerca di prendere in mano le redini del gioco sin dalle battute iniziali. La Roma è costretta ad arretrare nella propria trequarti e mette la testa fuori dal guscio al 7' con il primo tentativo di ripartenza. La formazione di Mourinho alza gradualmente il baricentro, scrollandosi di dosso la tensione iniziale. La partita scivola via senza sussulti e senza reali occasioni. Al 15' la Roma perde Mkhitaryan, costretto a fermarsi per un problema muscolare. L'armeno lascia il posto a Oliveira. Al 24' Pellegrini prova ad inventare per Zaniolo con una deliziosa imbucata d'esterno, l'assist però non viene sfruttato. Dall'altra parte il Feyenoord prova ad accendersi con le fiammate di Sinisterra e Dessers, la porta di Rui Patricio non corre rischi. Alla prima vera occasione, la Roma colpisce. Lungo lancio di Mancini che pesca Zaniolo nell'area olandese. Il giallorosso controlla di petto e supera Bijlow con un tocco di sinistro: 1-0 al 32'. La reazione del Feyenoord prima dell'intervallo si riduce ad un tiro centrale di Kocku che Rui Patricio blocca in due tempi e ad un cross allontanato dal portiere della Roma. Il Feyenoord carica a testa bassa in avvio di ripresa e va vicinissimo al pareggio al 47'. Su azione da corner, Trauner centra il palo da pochi passi e Til trova la strepitosa parata di Rui Patricio. Al 50' sinistro di Malacia da 20 metri, Rui Patricio devia: un altro palo. Si gioca solo nella metà campo giallorossa, gli uomini di Mourinho faticano a ripartire e quando lo fanno con Abraham vengono fermati da una clamorosa trattenuta di Senesi non ravvisata dall'arbitro. La Roma gioca in trincea, mentre la pressione del Feyenoord è costante. Gli olandesi premono senza soluzione di continuità ma non hanno la lucidità per finalizzare le azioni: Rui Patricio può limitarsi all'ordinaria amministrazione. La Roma esce dal bunker all'85' con una verticalizzazione per Pellegrini: conclusione mancina, il portiere respinto. I giallorossi sono in riserva, il Feyenoord prova l'assalto finale ma non sfonda. La Roma trionfa, la Conference League è sua.
(Adnkronos) - Una Quota 100 o 102 veramente flessibile, che combini anzianità contributiva e vecchiaia, invece della formula rigida finora prevista dalla normativa, per dare un input al mercato del lavoro, favorendo il ricambio generazionale. Una soluzione per riformare il cantiere delle pensioni potrebbe essere l’introduzione di formule più elastiche di pensionamento, secondo un’analisi di Fondazione studi consulenti del lavoro riassunta in un approfondimento dal titolo 'Alla ricerca della vera flessibilità: una nuova quota'. Sono circa 470mila, secondo le elaborazioni della Fondazione studi sulla base dei dati Inps, i lavoratori di età compresa tra i 61 e i 66 anni che presentano un’anzianità contributiva superiore ai 34 anni e inferiore ai 41, soglia a partire dalla quale si può accedere alla pensione di anzianità. Quali effetti potrebbe, dunque, avere l’introduzione di un meccanismo di pensionamento più flessibile che consenta di combinare anzianità contributiva e vecchiaia, estendendo la platea dei potenziali beneficiari? Rispetto all’attuale Quota 100 'rigida', che prevede l’accesso alla pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età, una Quota 100 'flessibile' consentirebbe di raddoppiare quasi la platea dei potenziali beneficiari con un incremento attorno all’81% dei lavoratori interessati. Tale formula raccoglierebbe soprattutto 65-66enni con un’anzianità contributiva superiore ai 35 anni (ma inferiore ai 38 attualmente richiesti) e aiuterebbe i lavoratori più vicini alla pensione di vecchiaia ad anticipare l’ingresso. Le stesse stime sono state realizzate anche con riferimento a Quota 102, prevedendo la possibilità di estendere le combinazioni anzianità vecchiaia oltre l’attuale “64+38”. Con l’adozione di un sistema flessibile, si legge nell’approfondimento, ci sarebbe un incremento dell’88,7% di lavoratori (soprattutto 66enni) con un’anzianità contributiva inferiore ai 38 anni necessari per poter andare in pensione. L’impatto sulla platea individuata con queste due forme flessibili (61-66enni con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e massimo 40) sarebbe, secondo i consulenti del lavoro, molto differente: la Quota 100 rigida (analoga a quella già osservata fra 2019 e 2021) intercetterebbe il 35,1% di questi lavoratori, mentre una forma più flessibile arriverebbe a coprire il 63,4%. Più basso, invece, l’universo attivabile con Quota 102 (15,6% nella formula rigida, 29,5% in quella flessibile). Per quanto riguarda il requisito anagrafico, entrambe le formule flessibili vedrebbero aumentare la quota di potenziali pensionati, soprattutto tra le fasce d’età più alte dove l’accesso alla pensione è precluso a chi, pur in possesso dei requisiti anagrafici, non ha maturato quelli contributivi. Le considerazioni sulla flessibilità, secondo Fondazione Studi, non possono non tenere conto delle necessità di contenimento della spesa e di sostenibilità dei costi a carico dello Stato in un’ottica di corrispondenza tra contribuzione effettivamente versata e oneri correnti di spesa pensionistica. Per questo motivo, solo considerando il valore medio delle future pensioni anticipate sarà possibile mettere a terra una formula che riduca il valore della pensione per garantirne la sostenibilità. Per raggiungere questo scopo, secondo i consulenti del lavoro, ci sono due scenari possibili: una parziale conversione al metodo contributivo per i beneficiari di quote retributive di pensione o, ancora, una riduzione percentuale proporzionale all'anticipo, secondo un meccanismo analogo rispetto a quello originariamente previsto dalla Riforma Fornero, per chi accedeva alla pensione anticipata con meno di 62 anni.
(Adnkronos) - Pomodori modificati geneticamente per diventare fonte vegana di vitamina D. E’ l'obiettivo degli scienziati del John Innes Centre di Norwich, per fornire una robusta fonte di vitamina D, che regola nutrienti come il calcio, indispensabile per mantenere in salute ossa e denti. Sebbene questa vitamina venga creata dal nostro corpo dopo l'esposizione al sole, la sua fonte principale è il cibo, soprattutto latticini e carne. Per dar quindi una fonte vegana di vitamina D a basso impatto ambientale gli scienziati hanno utilizzato lo strumento Crispr - progettato per funzionare come un paio di forbici genetiche - per modificare il genoma in modo che la vitamina, fortemente presente nelle foglie del pomodoro, si accumuli principalmente nel frutto rosso.