INFORMAZIONI![]() Gérard LeducEsselunga spa Commercio e Distribuzione Ruolo: Responsabile Direzione Risorse Umane ed Organizzazione Area: Human Resource Management Gérard Leduc |
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(Adnkronos) - Aleksander Ceferin si ricandiderà per la presidenza della Uefa nel 2023. E scommette sul definitivo k.o. del progetto Superlega portato avanti da Juventus, Real Madrid e Barcellona. "Sì, ho in piano la ricandidatura per il prossimo anno e non amo particolarmente giudicare me stesso. Penso che debbano essere le varie Federazioni, i club, le Leghe a dire se ho fatto o meno un buon lavoro. Penso che tutti insieme abbiamo preso alcune decisioni importanti, e sicuramente abbiamo fatto qualche errore", dice a Sky Sport in vista delle elezioni del prossimo anno. "Abbiamo valutato male qualche persona… Penso che sia giusto dire che uno deve essere onesto, lavorare tanto, dare il massimo. Alla fine, certe cose vanno bene, altre no”, aggiunge Ceferin. Capitolo Superlega: "Prima di tutto quel progetto è stato tutto tranne che 'super' ed è finito. E’ finito. Loro possono fare tutto quello che vogliono. Adesso è un affare loro. Sono sicuro che sia sotto l’aspetto legale sia sotto quello morale, abbiamo ragione noi. Sono sicuro che vinceremo alla Corte di Giustizia", prosegue. "Loro utilizzano come tema chiave il fatto che l’Uefa ha il monopolio e noi abbiamo risposto loro che la Uefa il monopolio non lo ha -aggiunge a Sky Sport-. Se vogliono, possono giocare in una loro competizione. E’ strano però che vogliano un loro torneo ma contemporaneamente vogliano giocare nel nostro, di torneo. Ad ogni modo, per me questo è un argomento chiuso. Magari qualcuno vuole insistere, ma c’è anche qualcuno che continua a insistere sul fatto che la terra sia piatta…e quindi…".
(Adnkronos) - Una Quota 100 o 102 veramente flessibile, che combini anzianità contributiva e vecchiaia, invece della formula rigida finora prevista dalla normativa, per dare un input al mercato del lavoro, favorendo il ricambio generazionale. Una soluzione per riformare il cantiere delle pensioni potrebbe essere l’introduzione di formule più elastiche di pensionamento, secondo un’analisi di Fondazione studi consulenti del lavoro riassunta in un approfondimento dal titolo 'Alla ricerca della vera flessibilità: una nuova quota'. Sono circa 470mila, secondo le elaborazioni della Fondazione studi sulla base dei dati Inps, i lavoratori di età compresa tra i 61 e i 66 anni che presentano un’anzianità contributiva superiore ai 34 anni e inferiore ai 41, soglia a partire dalla quale si può accedere alla pensione di anzianità. Quali effetti potrebbe, dunque, avere l’introduzione di un meccanismo di pensionamento più flessibile che consenta di combinare anzianità contributiva e vecchiaia, estendendo la platea dei potenziali beneficiari? Rispetto all’attuale Quota 100 'rigida', che prevede l’accesso alla pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età, una Quota 100 'flessibile' consentirebbe di raddoppiare quasi la platea dei potenziali beneficiari con un incremento attorno all’81% dei lavoratori interessati. Tale formula raccoglierebbe soprattutto 65-66enni con un’anzianità contributiva superiore ai 35 anni (ma inferiore ai 38 attualmente richiesti) e aiuterebbe i lavoratori più vicini alla pensione di vecchiaia ad anticipare l’ingresso. Le stesse stime sono state realizzate anche con riferimento a Quota 102, prevedendo la possibilità di estendere le combinazioni anzianità vecchiaia oltre l’attuale “64+38”. Con l’adozione di un sistema flessibile, si legge nell’approfondimento, ci sarebbe un incremento dell’88,7% di lavoratori (soprattutto 66enni) con un’anzianità contributiva inferiore ai 38 anni necessari per poter andare in pensione. L’impatto sulla platea individuata con queste due forme flessibili (61-66enni con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e massimo 40) sarebbe, secondo i consulenti del lavoro, molto differente: la Quota 100 rigida (analoga a quella già osservata fra 2019 e 2021) intercetterebbe il 35,1% di questi lavoratori, mentre una forma più flessibile arriverebbe a coprire il 63,4%. Più basso, invece, l’universo attivabile con Quota 102 (15,6% nella formula rigida, 29,5% in quella flessibile). Per quanto riguarda il requisito anagrafico, entrambe le formule flessibili vedrebbero aumentare la quota di potenziali pensionati, soprattutto tra le fasce d’età più alte dove l’accesso alla pensione è precluso a chi, pur in possesso dei requisiti anagrafici, non ha maturato quelli contributivi. Le considerazioni sulla flessibilità, secondo Fondazione Studi, non possono non tenere conto delle necessità di contenimento della spesa e di sostenibilità dei costi a carico dello Stato in un’ottica di corrispondenza tra contribuzione effettivamente versata e oneri correnti di spesa pensionistica. Per questo motivo, solo considerando il valore medio delle future pensioni anticipate sarà possibile mettere a terra una formula che riduca il valore della pensione per garantirne la sostenibilità. Per raggiungere questo scopo, secondo i consulenti del lavoro, ci sono due scenari possibili: una parziale conversione al metodo contributivo per i beneficiari di quote retributive di pensione o, ancora, una riduzione percentuale proporzionale all'anticipo, secondo un meccanismo analogo rispetto a quello originariamente previsto dalla Riforma Fornero, per chi accedeva alla pensione anticipata con meno di 62 anni.
(Adnkronos) - E' partita oggi la maratona di nuoto intorno all'Isola dell'Elba di Giorgio Riva, fondista lecchese che in 5 giorni prevede di coprire il periplo dell'isola. Obiettivo dell'iniziativa denunciare una delle più alte concentrazioni di microplastica in Italia e sensibilizzare le amministrazioni locali a vigilare contro il divieto di plastica monouso, che ne è tra le cause principali. Sponsor dell'iniziativa, il gruppo ambientalista elbano Refill Now di Matteo Galeazzi, attivo per mappare tutte le sorgenti d’acqua sui sentieri e incentivare all’utilizzo di borracce, al posto di bottiglie monouso. Al fianco di Riva anche Legambiente: “Vogliamo sollecitare la creazione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano – spiega Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana – sottolineando come proprio tra l’Elba, la Capraia e la Corsica si trovi una grande isola di plastica.