INFORMAZIONIOrienta spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Key Account, Area Manager Area: Human Resource Management Claudia Lanzo |
INFORMAZIONIOrienta spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Key Account, Area Manager Area: Human Resource Management Claudia Lanzo |
(Adnkronos) - Non si vedevano da gennaio, dalla rottura consumatasi sull'elezione del capo dello Stato, che ha portato al Mattarella bis. Silvio Berlusconi fa gli onori di casa per il vertice ad Arcore, accogliendo Matteo Salvini e Giorgia Meloni che non si confrontavano in presenza da tempo. Un'ora di colloquio per provare i sciogliere vari nodi sul tavolo, dopo le ultime incomprensioni, a cominciare da quelle regionali in Sicilia. A rompere il ghiaccio, raccontano, ci ha pensato il Cav che ha offerto nel giardino di Villa San Martino un aperitivo agli alleati. Il primo a lasciare il vertice di centrodestra è stato Matteo Salvini, intorno alle 16, accompagnato da Roberto Calderoli. ''Sono molto soddisfatto'', le parole del leader della Lega. Quasi un'ora dopo, è toccato a Giorgia Meloni lasciare Villa San Martino insieme al vicepresidente del Senato Ignazio La Russa. BERLUSCONI - "Il centrodestra è unito" e se non fosse così "perderemmo le elezioni". "Solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all'aria questa coalizione", ha detto Silvio Berlusconi al termine del vertice. "Si vince se si è uniti", ha aggiunto il leader di Fi. "Per quanto riguarda le elezioni nazionali, abbiamo tutti convenuto che la prima cosa da fare è stendere un programma da far conoscere agli elettori. Ho distribuito il programma del 2018 e alla prossima riunione ciascuno porterà le proposte e le aggiunte'', ha spiegato ancora, aggiungendo come alle elezioni comunali di giugno, "su 21 città abbiamo trovato l'accordo, su cinque città non l'abbiamo trovato, ma siamo sicuri che lo troveremo in eventuali ballottaggi. Questo è l'impegno di tutti i presenti al tavolo". SALVINI - Matteo Salvini ha lasciato Arcore dicendosi "molto soddisfatto" per essersi confrontato di persona con Berlusconi e Meloni. E' quanto trapela da fonti della Lega. "È un’ottima giornata", ha aggiunto Salvini, anche riferendosi all’incontro della Lega con i sindacati avvenuto a Roma questa mattina. FRATELLI D'ITALIA - "È sicuramente positivo essersi incontrati, ma l'unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti", quanto si legge in una nota diffusa da Fdi al termine del vertice di centrodestra ad Arcore. "Fratelli d’Italia, nel confermare la sua indisponibilità a qualsiasi futura alleanza con il Partito democratico e/o Cinquestelle, confida nella stessa chiarezza da parte degli alleati, convinta che occorra essere uniti non solo nella forma ma anche nelle scelte, nei progetti e nei programmi", si legge ancora. ''Se è positiva la comune contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche, restano ancora fumose le regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni", spiega ancora FdI, che aggiunge: "Su 26 città capoluogo sono solo 5, ma purtroppo importanti, le città in cui il centrodestra andrà diviso al primo turno ma restano ancora diversi nodi aperti. A partire dalla non ancora ufficializzata ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia, su cui la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato. Analogamente", se "è positiva" la "comune contrarietà" ad una legge proporzionale per le politiche, "restano ancora fumose" le "regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni".
(Adnkronos) - Individuare le migliori best practice per evitare ricadute economiche e sociali negative dalla transizione energetica. Con questo obiettivo oggi a Roma la Uiltec ha tenuto un incontro nell'ambito di 'Green@Work', progetto pilota finanziato dalla comunità Europea con i sindacati Igbce (Germania), Ekn (Croazia). "Oggi è il secondo incontro previsto dal progetto -ha spiegato Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec- siamo stati prima in Croazia e concluderemo quindi ad Hannover, discutendo attorno a un tema strategico come della transizione e cosa comporta per un settore come quello della chimica". Una riflessione che per Pirani deve essere fatta confrontandosi tutti insieme. E l'incontro di oggi con il sindacato croato e quello tedesco va proprio in questa direzione. "In una situazione mondiale che sta cambiando i paradigmi -ha insistito- dobbiamo ragionare tutti insieme come Europa per affrontare al meglio i cambiamenti che stanno interessando un asset strategico come la chimica, che deve fare fronte ai temi dell'approvviggionamento ma anche della sostenibilità e dell'economia circolare", ha rimarcato. Cambiamenti che di conseguenza per il leader sindacale si rifletteranno sul rapporto di lavoro e che il sindacato deve essere in grado di 'governare'. "Dobbiamo sviluppare un nuovo modello di contrattazione, guardare al modello della partecipazione tedesco", ha sottolineato. E all'appuntamento ha preso parte anche Romina Mura, presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati. "Ribadisco la necessità che questa transizione verde che è già in corso deve andare di passo con la transizione sociale, nessuno deve essere lasciato indietro. I lavoratori vanno tutelati per essere formati e ricollocati ma è fondamentale far sì che tutte le parti sociali interagiscono per un nuovo mercato del lavoro", ha spiegato. Secondo Mura, "ci sono le condizioni affinchè le risorse pubbliche che vengono utilizzate per la riconversione devono essere condizionate non solo a mantenere occupazione ma anche a dare lavoro di qualità. Noi stiamo lavorando in questa direzione consapevoli che oggi abbiamo l’Europa dei popoli", ha concluso. Per Emma Argutyan, Dg dell’Eceg (European chemical employers group), "gli indicatori di avanzamento del progetto di cui parliamo oggi sono in linea con gli indicatori europei. Sono particolarmente soddisfatta. E concordo con Pirani sull'importanza della sostenibilità e dell'economia circolare a livello europeo. Abbiamo affrontato l’importanza della valorizzazione delle scorte e delle infrastrutture per lo scenario in corso". E per Stefano Soro, capo unità green and circular economy dg grow (Commissione europea) "la transizione verde è già in corso, in particolare per la chimica l'obiettivo è dare sostenibilità sociale e climatica ma anche garantire una sostenibilità sociale di questa transizione sia in termini di occupazione che di formazione", ha concluso.
(Adnkronos) - Cresce costantemente il numero dei cani e dei gatti dati in adozione dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). L’associazione nel suo bilancio annuale, approvato lo scorso 15 maggio dall’Assemblea nazionale dei delegati, rende noto di avere dato in adozione, nel 2021, 3.983 animali (erano 3.586 nel 2020 e 3.105 nel 2019), di averne soccorsi e curati 3.240, di cui 1.348 cani, 1.364 gatti e 528 di altre specie, e di avere raccolto e distribuito 31.725 chili di cibo, secco e umido, per gli animali senza casa. "Si tratta di un dato molto positivo, reso possibile tanto dall’aumento del numero dei nostri volontari, quanto da una maggiore sensibilità dimostrata dalle persone nei confronti degli animali senza casa - racconta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto - Grazie alle tante iscrizioni alla nostra associazione, le nostre azioni a favore di cani e gatti in difficoltà sono cresciute. Nel complesso, abbiamo registrato una maggiore disponibilità delle persone e l’arrivo di sempre nuovi volontari nella nostra associazione ha reso possibile questo positivo bilancio". È cresciuto anche il numero degli interventi di recupero e liberazione della fauna selvatica: 574 gli animali selvatici soccorsi e curati (erano 410 nel 2020 e 232 nel 2019). Tra questi, ricci, rondoni, gabbiani. Allo stesso tempo, l’Oipa ha sterilizzato sul territorio nazionale 1.649 animali randagi e seguito 1.227 colonie feline (erano 721 nel 2020 e 459 nel 2019). "La nostra associazione è capillarmente distribuita in tutta Italia con 117 sezioni in 19 Regioni e 528 guardie zoofile. Queste ultime, lo scorso anno, hanno controllato 11.124 animali e proceduto a 651 azioni tra denunce, sanzioni e sequestri", spiega Comparotto.