INFORMAZIONICGIA Mestre Industria, Commercio e Artigianato, Ordini e Associazioni Ruolo: Consulente, Progettista Formativo Area: Human Resource Management Federico Malin |
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(Adnkronos) - La Russia non fa nulla di fronte all'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. L'accusa arriva dal capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba. "Vediamo la Nato come un'alleanza, come un'istituzione messa da parte e che non fa assolutamente nulla", ha affermato Kuleba al World Economic Forum di Davos, lodando al contrario l'Unione europea per aver preso decisioni "rivoluzionarie" a sostegno di Kiev. Quanto ai negoziati con la Russia, "non abbiamo precondizioni per una ripresa. Emozionalmente è doloroso sedersi al tavolo con loro dopo le atrocità commesse dalle truppe russe in Ucraina ma siamo pronti a controllare le nostre emozioni se questo significa ristaurare la pace e la nostra integrità territoriale. Il problema che la Russia non sta mandando alcun messaggio di volersi davvero sedere al tavolo e parlare in buona fede". Replicando all'ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger, che ha suggerito a Kiev di cedere alcuni territori per tornare alla pace., Kuleba ha inoltre fatto sapere che l'Ucraina non cederà alcun suo territorio alla Russia. "Rispetto Henry Kissinger, ma apprezzo il fatto che non ricopra alcuna posizione ufficiale nell'Amministrazione statunitense. Ha la sua opinione, ma non siamo assolutamente d'accordo con essa", ha affermato. "Non è qualcosa che faremo", ha aggiunto il ministro, sottolineando che la politica di dialogo seguita da Kiev nei confronti della Russia "non ha mai funzionato e alla fine ci ha portato tutti alla più grande guerra in Europa dalla seconda guerra mondiale. Se ha fallito una volta, fallirà due volte". Poi la richiesta agli Stati Uniti di dare al più presto a Kiev sistemi lancia razzi multipli (Mlrs), dando il buon esempio ad altri paesi. "Tutti mi hanno risposto: gli americani ve li hanno già dati?", quindi tocca agli americani dimostrare leadership e "gli altri seguiranno", ha affermato il capo della diplomazia ucraina, citato da Ukrinform. La situazione della fornitura di armi all'Ucraina è molto migliorata, ha sottolineato Kuleba. Ma gli Mlrs servono il più presto possibile, prima che la difficile situazione sul campo peggiori ulteriormente. Senza queste armi, sostiene, l'esercito ucraino non potrà liberare Kherson. "Ogni giorno che qualcuno sta seduto a Washington, Berlino, Parigi e altre capitali, valutando se fare o meno una cosa, ci costa vite e territorio", ha affermato.
(Adnkronos) - Il tramonto del porto di Acciaroli, a Pollica (Salerno), è stato scelto come location del nuovo laboratorio sperimentale degli esperti di Strobilo, azienda di naturtech che utilizza le più avanzate tecniche delle neuroscienze per studiare la relazione tra gli esseri umani e il pianeta Terra. Pollica, nel corso della Eu agrifood week, ha ospitato una dimostrazione del Mediterranean mind lab, laboratorio di neuroscienze applicate per codificare l’algoritmo della longevità. I sensori ambientali applicati su una persona che guarda il tramonto di Acciaroli hanno rilevato un effetto “rigenerativo sul cervello, che va ad elicitare alcune aree, alcune onde come le onde Teta, legate a processi di mindfulness, meditazione, rilassamento profondo, ma anche onde che si attivano quando andiamo a rievocare delle memorie felici della nostra vita”. A spiegarlo è stata Camilla Di Pasquasio, psicologa e data analyst Strobilo. “La nostra attività - ha aggiunto Di Pasquasio - ci consente di misurare i parametri ambientali e di correlarli con il segnale cerebrale. Un’applicazione di questa sperimentazione può essere quella compiuta a Pollica, sull’effetto del paesaggio, anche per selezionare, ad esempio, delle attività che hanno a che fare con il turismo. Penso alla scelta, che può essere fatta con un approccio scientificamente provato, dei luoghi da selezionare ad esempio per posizionare delle panchine panoramiche o per realizzare dei percorsi immersivi”. La sperimentazione può essere applicata molto bene anche nell’ambito del food. “Andiamo a comparare cibi biologici, a chilometro zero, con produzioni industriali. Quello che è pazzesco - ha spiegato Di Pasquasio - è che a livello soggettivo le persone non capiscono assolutamente la differenza tra questi due prodotti, ma il nostro cervello è assolutamente in grado di scindere quale è il prodotto biologico e quale non lo è”. L’obiettivo finale del laboratorio è “studiare l’interazione tra la complessità di questi sistemi, come interagiscono, e cercare di andare a riconnettere l’uomo con la natura. Perdere il contatto con la natura ci ha fatto peggiorare da un punto di vista psicologico e cognitivo. Il nostro cervello è cambiato, diamo molto meno spazio alle emozioni, siamo molto più stressati, viviamo in una condizione di ansia". "Il nostro obiettivo - ha concluso - è far capire anche con la nostra divulgazione e i nostri esperimenti che c’è una forte necessità di andare a ritrovare questo forte rapporto tra l’uomo e la natura, per stare meglio noi, avere un ambiente più salutare, per mettere sul piatto del cibo che sia più sostenibile”.
(Adnkronos) - Tessuti fotovoltaici lavabili e riciclabili. E’ l'obiettivo al centro del progetto triennale “Sun-powered Textiles” della Aalto University in Finlandia, che sta sviluppando un nuovo metodo per far aderire le celle solari alle fibre tessili. Tutto questo per poter fornire energia green all’elettronica indossabile, che si svilupperà sempre più nei prossimi anni. Per dare ai loro tessuti fotovoltaici la giusta resistenza, gli scienziati hanno creato un sistema protettivo e materiali tessili ad hoc. Nel dettaglio, il gruppo ha incapsulato piccole celle solari commerciali in silicio monocristallino all’interno di diverse stoffe sintetiche, utilizzando un processo di laminazione tessile.