(Adnkronos) - Da una pianta amazzonica un farmaco che potrebbe aiutare i bebè colpiti da Mvid (malattia da inclusioni microvillari), una patologia genetica intestinale molto rara e grave che causa una forma cronica di diarrea e colpisce i bambini fin dalla nascita, condannandoli ad alimentarsi per tutta la vita per via parenterale. Il principio attivo si chiama crofelemer, ha già ottenuto la designazione di medicinale orfano per la sindrome dell'intestino corto (Sbs) e ora l'azienda italiana Napo Therapeutics ha chiesto all'Agenzia europea del farmaco Ema la stessa qualifica contro la Mvid. Crofelemer - ricorda la società nata nel 2021, con sede a Milano - viene estratto e purificato dalla linfa della corteccia rossa, nota anche come 'sangue di drago', dell'albero Croton lechleri che cresce nella foresta pluviale amazzonica. Napo Pharmaceuticals - società controllata da Jaguar Health, con sede a San Francisco, da cui Napo Therapeutics è nata come start-up guidata da un team di professionisti - ha definito per crofelemer un programma di raccolta sostenibile, secondo pratiche di commercio equo, con l'obiettivo di garantire un elevato grado di qualità, sostenibilità e supporto per le comunità indigene. Il farmaco potrebbe fare la differenza per i piccoli con Mvid, malattia caratterizzata, come tutti gli altri disturbi diarroici congeniti (Cdd) - spiega una nota - oltre che dalla diarrea cronica, anche da manifestazioni secondarie tra cui disidratazione massiccia, acidosi metabolica o alcalosi e malnutrizione: sintomi che si manifestano rapidamente e possono rappresentare un pericolo per la vita. "I disturbi diarroici congeniti sono un gruppo di malattie intestinali ereditarie croniche con cause eterogenee - afferma Martire Particco, Chief Medical Officer di Napo Therapeutics - Ogni tipo di Cdd è quindi una malattia differente e con un meccanismo patogenetico diverso. La Mvid è parte di questo gruppo di patologie. Si tratta di una malattia genetica rara che mette a rischio la vita dei neonati e dei bambini affetti da questa patologia, con grave ritardo dello sviluppo e nei casi più gravi alla morte causata da una grave diarrea secretoria". "Siamo molto soddisfatti di essere arrivati alla presentazione della domanda di designazione di farmaco orfano per il crofelemer per la malattia da inclusioni microvillari - dichiara Massimo Mineo, Ceo di Napo Therapeutics - Se, come auspichiamo, verrà dato parere positivo, crofelemer potrà beneficiare di incentivi regolatori per avviare uno sviluppo al fine di rispondere a un'esigenza significativa che non ha ancora trovato risposte in questa grave malattia rara".
(Adnkronos) - "Il tema di un'Academy strutturale del settore dell'investigazione privata è importante, possiamo ipotizzare un rafforzamento degli elementi di accesso su base formativa". A dirlo Francesco Fimmanò, ordinario Diritto commerciale, componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, direttore scientifico Universitas Mercatorum, intervenendo al 65simo congresso nazionale Federpol. "L'indagine difensiva - ha spiegato - è una parte strutturale fondamentale soprattutto da punto di vista degli innocenti e questo deve essere tenuto presente dalla categoria degli investigatori privati".
(Adnkronos) - In occasione del 3 giugno, Giornata Mondiale della Bicicletta, e sulla scia della 105esima edizione del Giro d’Italia, Campeggi.com, il portale in Italia per campeggi e villaggi vacanze, suggerisce 6 percorsi ciclabili da provare lungo lo Stivale, seguendo le orme della gara. Dall’Altomontana alle pendici dell’Etna fino al GiraSile, in provincia di Treviso, passando per la Riviera dei Cedri, quella dei Fiori e i parchi di Marche ed Emilia-Romagna, ecco alcuni spunti per tutti gli appassionati, per i ciclisti amatoriali e per chi, quest'estate, vuole partire per una vacanza all’insegna delle due ruote. Gli atleti del Giro d’Italia hanno corso lungo lo Stivale partendo dalla Sicilia, passando da Avola, Messina e sfiorando le pendici dell’Etna, che vanta un percorso dedicato alle mountain bike tra i più suggestivi d’Italia: l’Altomontana. L’itinerario è uno sterrato che permette di esplorare il vulcano da ovest a est e, con i suoi 38 chilometri (con un’altitudine media di 1.750 metri), permette di ammirare colate e grotte laviche centenarie regalando panorami unici. La Riviera dei Cedri è una zona litoranea di circa 80 chilometri che si sviluppa tra il comune di Tortora a quello di Paola, entrambi in provincia di Cosenza. Qui, in mezzo alla natura, si snodano anche i percorsi che permettono di raggiungere il Parco Nazionale del Pollino, che con i suoi 192 mila ettari è il più esteso d’Italia. Il parco è attraversato da numerosi tratti ciclabili dedicati in particolare alle mountain bike, tra piste sterrate, centri storici e praterie. La Ciclabile del fiume Esino è un percorso di oltre 58 chilometri che permette di andare alla scoperta di alcune delle località più belle dell’entroterra marchigiano. Il tracciato, infatti, si snoda dalle Grotte carsiche di Frasassi fino al mare, attraversando Jesi e Chiaravalle, dove si può visitare l’abbazia medievale di Santa Maria in Castagnola. Quello delle Ciclovie dei Parchi è un gruppo di dieci percorsi ciclabili all’interno dei parchi regionali e delle riserve naturali dell’Emilia-Romagna. Tra questi c’è la Ciclovia dei Boschi di Carrega, a circa quindici chilometri da Parma, una ciclabile che si snoda all’interno dell’antica riserva di caccia dei Farnese, tra faggi secolari, castagni e aree di interesse storico, come il Casino dei Boschi, l’affascinante residenza dei duchi. La Riviera dei Fiori si estende dal comune di Ventimiglia fino a quello di Cervo, entrambi in provincia di Imperia, comprendendo anche Sanremo. Per gli amanti della bicicletta, il litorale si può scoprire seguendo la pista ciclabile del Parco Costiero della Riviera dei Fiori, che collega San Lorenzo al Mare con Ospedaletti seguendo un percorso di oltre 23 chilometri che regala panorami mozzafiato e scorci suggestivi sul mar Ligure. Il GiraSile è un corridoio ecologico che segue il corso del fiume Sile dalle sorgenti alla foce, nella Laguna Veneta, e che attraversa anche la città di Treviso. Il percorso, composto da 125 chilometri di tracciati di mobilità sostenibile e adatto a tutta la famiglia, permette di visitare numerosi luoghi di interesse storico e naturalistico, come la via dei Mulini e l’Oasi Cervara, riserva naturale e habitat di tartarughe, cigni, cicogne e rapaci.