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(Adnkronos) - "C'è una fuga di notizie gravissima. Report ha divulgato documenti secretati, documenti di un archivio, quello di Avanguardia Nazionale, per il quale sono imputato e di cui sono l'unico proprietario e detentore. Parliamo di trentaquattro scatoloni di verbali, di cui abbiamo copia io e il mio avvocato, la Digos e il pm. Qualcuno li ha passati a Ranucci, che a questo punto ne dovrà rispondere". Vincenzo Nardulli, ex esponente di spicco di Avanguardia Nazionale, commenta con queste parole all'Adnkronos quanto sostenuto nella puntata di Report di ieri sera "La Bestia Nera", la destra eversiva sovrapposta dalla trasmissione di Sigfrido Ranucci alla mafia, e parte attiva, secondo l'inchiesta, nell'attentato di Capaci nel quale perse la vita, 30 anni fa, il giudice Giovanni Falcone. "Stamattina sono stato alla Digos volontariamente - dice Nardulli - il mio avvocato ha fatto una nota al procuratore di Caltanissetta, lo stesso che ha fatto eseguire delle perquisizioni. Sui verbali che qualcuno ha fatto avere a Report, la trasmissione ha costruito tutto un teorema che parte dalle dichiarazioni di due pentiti dichiarati inaffidabili dalla Procura e che comunque non hanno fatto il nome di Delle Chiaie, fatto invece dal conduttore del programma. Lo stesso giornalista ha fatto un accrocchio di situazioni, mettendo in mezzo Bellini (condannato recentemente per la strage di Bologna, ndr) e definendolo di Avanguardia Nazionale pur se non lo è mai stato". "Quando ho visto la puntata sono rimasto sconcertato, allibito. Stiamo parlando di documenti secretati perché sotto indagine - ribadisce Nardulli - stiamo provvedendo ad adire le vie legali e a giorni sentiremo qualcosa di nuovo. D'altronde non è una cosa che può passare inosservata, è una cosa gravissima. Tutto quello che uno dice lo deve supportare da prove, da fatti: il problema adesso non è nostro, ma di Ranucci che deve dire su quali basi ha fatto il nome di Delle Chiaie e come ha fatto a ricevere questi documenti secretati che non potevano e non possono essere divulgati". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - Il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi promossa da Europarc Federation con lo slogan 'Noi siamo la Natura. Ripensare, riconnettere e ripristinare'. In Italia la Giornata dei Parchi si svolge all’insegna dei cento anni compiuti dal sistema italiano delle aree protette, con i due parchi nazionali più antichi, Gran Paradiso e Abruzzo, Lazio e Molise, che hanno recentemente celebrato, con Federparchi, il secolo di attività. In Italia ci sono 24 Parchi Nazionali, 135 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 30 Aree Marine Protette, circa 400 Riserve regionali e una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000. Complessivamente abbiamo il 21% del territorio tutelato (anche con Sic e Zps). “Il numero delle aree protette in Italia - afferma il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri - è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi 50 anni. Calcolando anche le aree della rete Natura 2000 (molte delle quali sono esterne alle aree protette) oggi raggiungiamo il 21% di territorio protetto a terra e il 16% a mare. Un’estensione importante, ma l’Europa ci indica l’obiettivo del 30% di territorio protetto sia a terra che a mare da raggiungere entro il 2030. Questo vuol dire aumentare di circa la metà la superficie protetta a terra e quasi raddoppiare quella a mare, uno sforzo non da poco ma che va affrontato mettendo in campo tutte le risorse necessarie al fine di potenziare il sistema dei parchi, la cui missione primaria è la tutela della biodiversità”. La Giornata Europea dei Parchi è stata istituita per ricordare il giorno della fondazione dei primi parchi nazionali europei, nati in Svezia nel 1909. In Italia la Giornata si caratterizza per una serie di eventi ed iniziative che si svolgono in larga parte nei fine settimana a ridosso dell’appuntamento. L’elenco degli appuntamenti delle aree protette italiane per la Giornate Europea dei Parchi è visibile sul portale www.Parks.it. Mercoledì 25 maggio, presso la sede della Riserva Naturale Tevere Farfa (via Tiberina km 28) si svolgerà un incontro, fruibile anche online, sul tema 'Arrestare le specie aliene invasive per conservare la biodiversità'.