INFORMAZIONISilvia Ghisio |
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(Adnkronos) - "In questa fase storica, e lo dico pensando a tutti i partiti, serve un'Italia unita, destra compresa. Poi ci divideremo in maniera anche netta, ma per i prossimi sei mesi serve un'Italia unita". Così Francesco Boccia (Pd) parlando all'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Difendo le ragioni dell'alleanza" con il M5S, "in questi anni Di Maio non solo è diventato ministro degli Esteri ma è un ottimo ministro degli Esteri fortemente europeista ed è la dimostrazione della differenza tra chi fa politica e i cambiamenti che la politica induce. I compagni e le compagne 5 Stelle in Europa votano con noi tutto, in Parlamento votiamo insieme. Certo, è faticoso, ogni tanto ci dividiamo. Però questa è la logica della coalizione", spiega ancora. Differenze tra M5S e Pd? "Ci sono, come ci sono differenze profonde tra Meloni e Berlusconi. Quelle sono abissali, le nostre penso siano le differenze di una stessa visione di Europa, perché Giuseppe (Conte, ndr) è un europeista convinto. Siccome la sensibilità pacifista è dentro tutto il mondo progressista, penso che loro stiano chiedendo alcuni chiarimenti che dal nostro punto di vista già ci sono stati. La discussione non ha mai fatto male alla democrazia, anzi la rafforza. Penso si troverà una soluzione", continua Boccia che sottolinea come "l'unità dei progressisti e dei riformisti è molto più solida di come viene narrata", a proposito delle frizioni con il M5S all'interno della coalizione progressista. "Come ha detto il segretario Letta, noi non torneremo al governo se non vinciamo le elezioni", ribadisce quindi Boccia che sull'elezione di Stefania Craxi alla presidenza della Commissione Affari esteri del Senato, sfilata al M5S, spiega: "Ci saremmo aspettati che Fdi, che fa della coerenza un suo punto fermo, mettesse in chiaro che avrebbe votato per la stessa candidata votata da altri. E' evidente che, per quel voto, si è creata un'altra maggioranza, so che Meloni ha preso le distanze ma è così. E' stata un'operazione scorretta di Fi e Lega, che hanno un vincolo di governo...". "Da Fdi c'è stata un'operazione politica che ha fatto irritare molto, e che, in piena crisi internazionale, fa male a tutti. E' stata usata una commissione per dare una botta alla maggioranza e provocare un incidente. Mi auguro non ci siano conseguenze, che il governo monitori un po' di più le dinamiche parlamentare". "D'Incà - riconosce - è un ministro capace e attento ma da solo non può farcela, se vengono meno i leader di partito... La responsabilità è dei partiti, la destra di governo ha dimostrato di non avere sufficientemente a cuore il governo".
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int) accoglie con favore l’approvazione del Ddl di riforma della giustizia tributaria da parte del Consiglio dei Ministri, peraltro le indicazioni normative sulla figura a tempo pieno e professionale nonché quella di giudice monocratico, coincidono con quanto auspicato anche dagli esponenti dell’Int in audizione parlamentare sulla riforma. “Un buon inizio per la modernizzazione e l’efficientamento del processo tributario”, dichiara il presidente dell’Int Riccardo Alemanno che precisa: “Resta però ancora tanto da fare, dalle competenze delle Commissioni tributarie a una migliore dotazione di strumenti e infrastrutture per le sedi processuali, dalla modernizzazione della figure professionali abilitate all’assistenza tecnica alla codificazione di un rapporto, in caso di contribuente che svolga attività economica, tra il patrocinatore e il consulente intermediario fiscale del contribuente, a tutela proprio di quest’ultimo". "Lo Stato deve investire sulla giustizia tributaria e il Ddl approvato è un buon inizio, ma il legislatore deve sempre tenere ben presente la necessità di un equilibrio tra i diritti dell’amministrazione finanziaria e quelli dei cittadini contribuenti. La ripresa economica passa anche attraverso una buona e moderna giustizia tributaria che sia chiara e trasparente, sempre al di sopra di qualsiasi interesse di parte", conclude.
(Adnkronos) - Sensibilizzare sull’uso consapevole della risorsa idrica: questo l’obiettivo della campagna istituzionale 'Ho rispetto per l’acqua' (www.horispettoperlacqua.it), promossa dal ministero della Transizione ecologica. Dodici tappe in dodici città d’Italia e uno spot per fornire informazioni, strumenti e proporre azioni concrete e immediate per preservare la risorsa acqua e diffondere maggiormente lo strumento dei contabilizzatori. Il Tour H2ORoad, che partirà il 23 maggio da Milano per poi spostarsi a Torino e Venezia (https://www.horispettoperlacqua.it/h2oroad/), prevede workshop tecnici in presenza, riservati agli stakeholder istituzionali, ai gestori del servizio idrico locale, alle associazioni degli amministratori di condominio e dei consumatori e infopoint nelle principali piazze delle città coinvolte, con punti di ascolto e momenti di animazione e distribuzione gadget. “L'Italia è prima tra i paesi europei per prelievo di acqua ad uso potabile, con un consumo medio di 220 litri al giorno pro capite negli ultimi anni - ha dichiarato il sottosegretario al Mite Ilaria Fontana - Ma, secondo un monitoraggio Ipsos, la scarsità di risorse idriche costituisce un problema solamente per 2 italiani su 10, che è un numero bassissimo. Per questo è fondamentale questa campagna di informazione, che nasce dalla volontà politica di educare all’uso responsabile della risorsa idrica”. "I concetti di sensibilità e sostenibilità ambientale sono ancorati al tema dell’inquinamento e alla percezione dello spreco", ha affermato il direttore della Direzione generale Uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche Giuseppe Lo Presti, sottolineando che la campagna "ha l’obiettivo di informare, illustrare, dibattere circa le opportunità e i comportamenti da adottare per incidere in modo efficace sul rispetto e sul risparmio della risorsa idrica, agendo sulle abitudini quotidiane anche con il coinvolgimento delle nuove generazioni, quelle che ci piace definire dei nativi ambientali".