INFORMAZIONIFCA Fiat Chrysler Automobiles Auto, Moto e Veicoli Ruolo: Human Resources BP Vehicle Manufacturing Area: Human Resource Management Giuseppe Manca |
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(Adnkronos) - Continua a salire il tasso di reinfezioni Covid in Italia. Anche nell'ultima settimana si registra un leggero aumento rispetto ai 7 giorni precedenti: si è saliti a una quota pari al 6,5%, laddove la scorsa settimana la percentuale era del 6%. E' il trend, spinto da Omicron e dalle sue sottovarianti, che viene fotografato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) nel report settimanale sulla sorveglianza epidemiologica di Covid-19 e l'efficacia vaccinale, diffuso oggi nella versione integrale. "Dal 24 agosto 2021 al 25 maggio 2022 sono stati segnalati in Italia 502.029 casi di reinfezione, pari a 3,9% del totale", fa il punto l'Iss. Chi rischia di più un nuovo contagio, con l'avvento di Omicron? L'analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), evidenzia un aumento del rischio relativo aggiustato di reinfezione (valori significativamente maggiori di 1): nelle persone che hanno avuto la prima diagnosi Covid da oltre 210 giorni, rispetto a chi si è infettato tra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni. Nell'elenco dei soggetti che risultano più a rischio ci sono poi le femmine rispetto ai maschi. Il maggior rischio nei soggetti di sesso femminile - analizza l'Iss - può essere verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico (>80%), dove viene effettuata un'intensa attività di screening, e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito famigliare. E poi ci sono i più giovani, dai 12 ai 49 anni, rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni. Verosimilmente il maggior rischio di reinfezione nelle fasce di età under 50 - ribadisce l'Iss - è attribuibile a comportamenti ed esposizioni a maggior rischio, rispetto alle fasce over 60. E ovviamente più a rischio risultano gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Quanto all'incidenza di Covid-19 in Italia è in calo in tutte le fasce d'età. Analizzando i diversi gruppi, tuttavia, è "nella fascia 10-19 anni" che "si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 863 per 100.000, mentre nella fascia di età 20-29 anni si registra il valore più basso, 622 casi per 100.000 abitanti". "L'età mediana alla diagnosi dei soggetti segnalati negli ultimi 14 giorni è di 46 anni, decisamente più elevata rispetto al mese di febbraio 2022 - sottolineano gli esperti - in cui il valore era 37 anni. Anche l'età mediana al ricovero e all'ingresso terapia intensiva evidenziano un incremento dall'inizio dell'anno, passando rispettivamente da 71 a 75 e da 68 a 71". E' "stabile" rispetto alla settimana scorsa la percentuale dei casi di Covid-19 segnalati nei bambini e ragazzi in età scolare (0-19 anni) rispetto al resto della popolazione: si attesta al 19% secondo il report settimanale sulla sorveglianza epidemiologica Covid, diffuso oggi dall'Istituto superiore di sanità (Iss). "Nell'ultima settimana - si legge - il 17% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 39% nella fascia d'età 5-11 anni, il 44% nella fascia 12-19 anni". Risulta "in diminuzione il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d'età" under 19, "benché i dati riferiti all'ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento", precisano gli esperti. Dall'inizio dell'epidemia, ricorda l'iss, sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 complessivamente "3.905.569 di casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 18.636 ospedalizzati, 413 ricoverati in terapia intensiva e 57 deceduti". Infine questa settimana è "in leggera diminuzione, rispetto alla precedente, la percentuale di casi" Covid "tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione (2,5%)".
(Adnkronos) - "Il tema di un'Academy strutturale del settore dell'investigazione privata è importante, possiamo ipotizzare un rafforzamento degli elementi di accesso su base formativa". A dirlo Francesco Fimmanò, ordinario Diritto commerciale, componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, direttore scientifico Universitas Mercatorum, intervenendo al 65simo congresso nazionale Federpol. "L'indagine difensiva - ha spiegato - è una parte strutturale fondamentale soprattutto da punto di vista degli innocenti e questo deve essere tenuto presente dalla categoria degli investigatori privati".
(Adnkronos) - Si è svolta questa mattina all’interno dell’ex Tabacchificio Cafasso la Cerimonia di apertura del DMed - Salone della Dieta Mediterranea di Paestum. Nell’anno di coordinamento italiano del Network delle Comunità Emblematiche della Dieta Mediterranea Unesco, DMed è un evento che vuole diffondere il patrimonio 'Dieta Mediterranea' come stile di vita e di sviluppo territoriale sano e sostenibile, creando consapevolezza negli operatori del settore, dando risalto ai numerosi attori del mondo scientifico, istituzionale e privato che da anni si adoperano per la sua tutela e valorizzazione abbracciando ogni aspetto, dalla dimensione culturale alla valorizzazione delle filiere che attraverso le pratiche agricole virtuose e la tutela delle biodiversità autoctone rappresentano in modo concreto alcuni dei pilastri fondamentali dello stile di vita 'Dieta Mediterranea'. Il Comune di Pollica, capofila per il 2022 delle Comunità Emblematiche Unesco, dal 2011 è riferimento locale del patrimonio 'Dieta Mediterranea' adoperandosi per la sua diffusione e la sua salvaguardia. “Il Paideia Campus è la casa dove connettere il mondo dell’innovazione e dell’agrifood con quelle che sono le nostre radici più profonde, un modello, uno stile di vita, un approccio, che aveva messo al centro l’equilibrio tra l’uomo e la natura, la tutela delle risorse, la tutela del paesaggio - ha dichiarato Stefano Pisani, membro dell’osservatorio nazionale per il patrimonio immateriale Unesco e sindaco di Pollica - In questi giorni abbiamo ospitato il cuore dei lavori della Eu Agrifood week confermandosi come hub strategico per l’implementazione di progetti pilota di rigenerazione territoriale per le aree marginali e programmi di innovazione volti ad accelerare la transizione ecologica e digitale dei sistemi agroalimentari. Un ringraziamento va alla commissione europea che sostiene le numerose progettualità coinvolte. Una missione che ha un orizzonte ampio, Pollica 2050”. Nonostante l’Italia sia la culla della Dieta Mediterranea, secondo i dati Istat 2020, la Campania è la Regione ad avere il più alto tasso di adulti in sovrappeso (42% - rispetto alla media italiana del 35,4%), e ha raggiunto il secondo più alto tasso di obesità in Italia (14,3%, contro una media italiana del 10,9%). A causa di un progressivo spopolamento e abbandono delle aree rurali, inoltre, il territorio ha visto un deterioramento del tessuto sociale, con conseguente perdita delle modalità di trasferimento delle conoscenze. “Oggi il patrimonio non è adeguatamente trasferito alle giovani generazioni per mancanza di strumenti ed una narrativa poco efficace. Risulta complesso tradurre il patrimonio immateriale in elementi tangibili. Per il Future Food Institute è la vera sfida - dichiara la presidente Sara Roversi - anche in questi giorni abbiamo animato un Hackhaton che ha coinvolto centinaia di studenti degli Istituti Alberghieri, del Turismo, dello Sport e dell'Agricoltura. Con loro diamo vita a nuove idee per tradurre e diffondere i valori della Dieta Mediterranea. L’hackathon è uno strumento efficace sia per l'apprendimento che per accelerare il processo di innovazione ma anche un momento di lavoro di squadra per lo sviluppo del pensiero sistemico e un’esperienza unica per incoraggiare lo scambio di idee e l'approccio al co-design, arricchendo tutte le persone coinvolte”. "Oggi la diffusione del patrimonio deve avvenire attraverso la rete e le reti e deve necessariamente vedere coinvolti tutti gli stakeholder in modo corale anche al fine di accrescere il valore aggiunto delle produzioni alimentari capaci di interpretare appieno l’identità ed il 'saper fare' mediterraneo. Ed è proprio questo lo spirito con cui è stato organizzata la Eu AgriFood Week", conclude Roversi.