(Adnkronos) - Fielmann celebra la 'settimana dell’ambiente' lanciando, in Italia, la prima raccolta di occhiali usati. Con la 'settimana dell’ambiente', dal 30 maggio al 6 giugno prossimi, il marchio ha la possibilità di dare un nuovo valore ai materiali scartati, mettendo nuovamente al centro i suoi clienti. Fielmann compie così un ulteriore passo verso la sostenibilità, coinvolgendo attivamente il pubblico a partire da semplici gesti quotidiani individuali. Durante la 'settimana dell’ambiente', a chi porterà in store occhiali in disuso e vecchie montature, verrà riconosciuto uno sconto del 15% sull’acquisto di occhiali da vista o da sole graduati. L’obiettivo è quello di raccogliere il maggior volume possibile di occhiali, che verranno riutilizzati in diverse attività dell’azienda. L’iniziativa si accompagnerà al nuovo progetto Fielmann di visual merchandising, che consisterà nell’utilizzare nelle vetrine degli store elementi decorativi realizzati in materiale sostenibile. A fine stagione, le decorazioni verranno omaggiate ai clienti, donando una seconda vita a oggetti ed elementi che hanno già svolto una propria funzione. I primi accessori saranno couvette per occhiali in plexi riciclato nei toni vitamici dell’estate. Questi progetti vanno ad aggiungersi all’impegno sociale che Fielmann sostiene da anni nell’attività di tutela dell’ambiente e delle comunità locali. Dal 1986 ogni anno, Fielmann pianta un albero per ciascun collaboratore, finora sono oltre 1,6 milioni. Le iniziative hanno il duplice obiettivo di dare valore al tema della sostenibilità, ma anche quello di venire incontro alle aspettative di un numero sempre più alto di consumatori che ricerca nelle aziende la capacità di coniugare etica ed estetica. "Come azienda di famiglia - spiega il brand - siamo consapevoli delle nostre responsabilità nei confronti della società, e cerchiamo di dare il buon esempio, anche offrendo montature di design realizzate in materiale sostenibile. Per questo motivo, nel 2020 abbiamo lanciato in Italia, la collezioneMilano+, in acetato bio based: è stato il nostro primo passo verso la produzione di occhiali con un concept green. Oggi negli store europei, tra cui l’Italia, è invece disponibile elementra, la prima collezione realizzata in acetato riciclato. La produzione di collezioni e la creazione di attività in store, concepite con un ethos green e multifunzione, hanno l’obiettivo di rendere la nostra catena di approvvigionamento più rispettosa delle risorse, evitare l’usa e getta e ridurre al minimo gli sprechi di materia".
(Adnkronos) - Uno sguardo verso il futuro del mercato del lavoro, ripartendo dalle indicazioni del Jobs Act. E' il messaggio che arriva dalla presentazione dell'ultimo libro, 'Jobs Act forever' (ed. Rubbettino), del giuslavorista e avvocato Francesco Rotondi, founder dello studio LabLaw, tenutasi ieri pomeriggio al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma. "Credo che conoscere il passato e confrontarsi -ha detto Rotondi- con esso sia necessario per costruire il futuro. L'idea di scrivere il libro mi è venuto mentre concludevo il precedente, con le interviste ai ministri del Lavoro degli ultimi 20 anni. E' in questo arco di tempo il Jobs act è l'unico tentativo di riforma dell'intero sistema e non solo del diritto del lavoro. E credo che è stata la più grande occasione di riforma degli ultimi 50 anni". "Dal confronto di oggi emerge una prospettiva, che va perseguita", ha sottolineato Rotondi che ha rimarcato come "dobbiamo guardare al complesso normativo senza immaginare rigidità. Nel Jobs act c'era già tutto, dobbiamo riprendere quella strada". Un concetto condiviso dalle imprese, con Massimo Marchetti, area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria che ha sottolineato come "il Jobs act" avesse "una visione del futuro del mondo del lavoro, oggi interventi ci sono interventi frammentati, con un livello tecnico molto basso. Nel Jobs act invece troviamo un livello tecnico molto elevato", ha aggiunto ancora. E Maurizio Del Conte, giuslavorista e tra i 'padri' del Jobs Act ha sottolineato che nel provvedimento "c'ho messo l'anima, c'era un'idea di lavoro, un'operazione di ricomposizione del quadro. E' stato un lavoro certosino quello che abbiamo fatto e se si parla di Jobs act oggi si parla della legge fondamentale del lavoro anche se alcune modifiche sono state fatte", ha sottolineato l'ex-presidente dell'Anpal. Per Del Conte se c'è una cosa che nel Jobs Act non ha funzionato "sono le politiche attive, non si possono riformare i servizi per l'impiego a invarianza di spesa". Per Nicola De Marinis, consigliere presso la Corte di Cassazione, sezione Lavoro "ci troviamo in un contesto sfidante, in cui, provocatoriamente, possiamo dire che il lavoro è tornato ad essere una merce, e in cui quindi è centrale la qualità del lavoro stessa", ha spiegato. Per De Marinis "la discussione sul lavoro agile è la discussione sul lavoro del futuro". E per De Marinis non ci si può fermare "a guardare al passato, anche sotto il punto di vista della normativa del lavoro. Dobbiamo traguardare il futuro, e nel Jobs Act c'era già tutto per farlo, come si legge anche nel libro". Secondo Nicola Marongiu, coordinatore area contrattazione e mercato del lavoro della Cgil "il giudizio sul Job act della nostra organizzazione vedeva positivamente alcuni aspetti che si confermati tali e individuava delle criticità che anch'esse sono rimaste invariate, come ad esempio il finanziamento delle politiche attive. Per quanto riguarda l'articolo 18 noi non lo abbiamo mai considerato un 'totem' ma qualcosa di pratico", ha concluso.
(Adnkronos) - Più alberi per città sempre più verdi e per continuare a sensibilizzare i più giovani: Vallelata rinnova il suo impegno in sostenibilità ambientale e in collaborazione con Legambiente lancia la nuova campagna green 'Insieme piantiamo alberi'. Grazie a questa iniziativa, volta a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare soprattutto i più piccoli sull’importanza della natura, Vallelata contribuirà agli obiettivi di Life Terra, progetto Europeo di cui Legambiente è partner italiano, che ha come obiettivo la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Fino al 15 luglio sul sito insiemepiantiamoalberi.vallelata.it i consumatori potranno votare l’area preferita tra le 10 in lista in 10 Regioni d’Italia. Al termine del concorso, Vallelata si impegnerà a mettere a dimora una base di 100 alberi e arbusti nelle cinque aree più votate a cui si aggiungeranno, in proporzione ai voti espressi dai consumatori, ulteriori alberi fino ad un totale massimo di 1000. Una volta piantati, Legambiente si occuperà della cura degli alberi per i primi tre anni. Coinvolti nell’iniziativa anche i più giovani: alle cinque aree vincitrici saranno abbinate cinque scuole primarie del territorio che riceveranno una lezione su temi ambientali, tenuta dagli esperti Legambiente, un kit per piantare a casa piccole piante e la possibilità di partecipare alla giornata di piantumazione che si terrà in autunno. “Dopo l’impegno a pulire i parchi, quest’anno con Vallelata abbiamo deciso di fare un gesto per i territori con ricadute a lungo termine: vogliamo dare vita a nuove foreste, grazie alla piantumazione di nuovi alberi e arbusti. Lo faremo anche questa volta insieme al nostro partner Legambiente, con una campagna green che chiama nuovamente a raccolta i consumatori al grido di 'Insieme piantiamo alberi'", rimarca Mauro Frantellizzi, direttore Marketing Galbani Cheese. “Mettere a dimora un albero è un gesto semplice e alla portata di tutti ma allo stesso tempo ha una grande valenza per l’ambiente, ancor più se si tratta di aree urbane. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla crisi climatica e ognuno di noi deve fare la sua parte, per questo ci teniamo a sensibilizzare i giovani, a cui è dedicato prioritariamente il progetto”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.