INFORMAZIONIIndicod - Istituto per le Imprese di beni di consumo Industria, Commercio e Artigianato Ruolo: Marketing and External Relations Director Area: Marketing Management Paolo Fregosi |
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(Adnkronos) - Andy Fletcher, tastierista dei Depeche Mode, è morto all'età di 60 anni. Fletcher è stato uno dei fondatori della band alla fine degli anni '70: con Martin Gore e Vince Clarke ha formato la base del gruppo a cui si è aggiunto il cantante Dave Gahan. A dare l'annuncio della morte, sui social, è la band stessa. "Siamo scioccati e sopraffatti dalla tristezza per la prematura scomparsa del nostro caro amico, membro della famiglia e compagno di band Andy 'Fletch' Fletcher - si legge nel messaggio -. Fletch aveva davvero un cuore d'oro e c’era sempre quando avevi bisogno di sostegno, di una conversazione vivace, di una buona risata o di una pinta fredda. I nostri cuori sono con la sua famiglia. Vi chiediamo di tenerlo nei vostri pensieri e di rispettare la privacy in questo momento difficile". Nato a Nottingham l’8 luglio 1961, Fletcher si trasferisce con la famiglia a Basildon a due anni. Fonda i Depeche Mode insieme al tastierista Clarke (inizialmente leader e mente del gruppo) suonando il basso, ma passa presto alle tastiere e ai sintetizzatori, senza mai abbandonare completamente il primo strumento. Poco tempo dopo la fondazione dei Depeche si uniscono alla band Gore e Gahan, attuali membri del gruppo. Sin dall'album 'Speak and Spell' (1981), Fletcher si occupa della parte manageriale della band ed è il collante dei Depeche Mode, tenendo unita la band nonostante i periodi cupi che la band attraversa negli anni dei successi di 'Violator' (1990) e 'Songs of Faith and Devotion' (1993) quando Dave Gahan tenta il suicidio a causa dell'abuso di droghe e Alan Wilder, altro membro della band, lascia il gruppo a causa della situazione e delle tensioni con Gore e Fletcher. Nel corso degli anni Fletcher ha avuto anche una carriera in ‘solitaria’ come dj. Sposato con la fidanzata di una vita, Gráinne Mullan, Fletcher lascia due figli, Meghan e Joe.
(Adnkronos) - 'L'errore giudiziario': questo il tema scelto dai detective italiani, che si riuniscono a Roma da domani giovedì 26 maggio, all'hotel Quirinale, nell'ambito del 65sima congresso nazionale Federpol. Giuristi, rappresentanti delle istituzioni, accademici e giornalisti, tante le personalità che prenderanno parte ai lavori, che si apriranno, come consuetudine con l'attesa relazione del presidente Luciano Tommaso Ponzi. "Affronteremo un tema importantissimo per il nostro Paese - sottolinea il numero uno della Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza - che ci ha visti da sempre in prima linea. Lo faremo confrontandoci con i massimi esperti, senza strumentalizzazioni di sorta, ma con un'analisi seria e precisa". Fra i relatori spicca la presenza di Luciano Garofano, presidente dell'Accademia italiana di scienze forensi, nonché quelle di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, Fondatori del Primo archivio sugli errori giudiziari e ingiusta detenzione 'www.errorigiudiziari.com'. Nell'ambito dell'iniziativa Federpol festeggerà poi il raggiungimento di un traguardo storico, ovvero, il riconoscimento pubblico del tesserino professionale. "Un premio agli sforzi di questi anni - sottolinea il presidente Ponzi, aggiungendo - si tratta di uno strumento di lavoro fondamentale, che significa anche il formale riconoscimento di una professione, per il quale mi preme ringraziare tutti i funzionari ministeriali che hanno lavorato per rendere possibile ciò che Federpol chiedeva a pieno diritto da anni". Durante i lavori verranno tributati diversi riconoscimenti, fra i quali spiccano quelli alla ministra Cartabia "per l'instancabile impegno volto ad assicurare la continuità dei servizi giudiziari nonostante l’enorme difficoltà legate alla pandemia, e per le misure messe in atto per migliorare la Giustizia, trasformandola in uno degli asset principali per l'Italia". Quello alla ministra Lamorgese "per l'instancabile impegno che l'ha vista protagonista in un periodo difficile per il Paese, segnato dalla pandemia, volto a garantire la serenità delle Comunità, rafforzando il rapporto di fiducia fra cittadinanza e Istituzioni, essenziale per la condivisione di diritti e doveri". E, infine, quello al sottosegretario Molteni "per l'attenzione dimostrata per la professione dell'investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale". Federpol è oggi l'Associazione maggiormente rappresentativa in Italia per gli Investigatori privati, con quasi mille agenzie federate sul territorio nazionale.
(Adnkronos) - Arbolia, società benefit nata per creare nuove aree verdi in Italia, ha realizzato un nuovo bosco urbano di oltre 3.600 piante a Roma nella Riserva Naturale di Decima Malafede, il più grande tra i parchi protetti gestiti dall’ente regionale RomaNatura, grazie al contributo del Campus Bio-Medico che ha messo a disposizione le aree di sua proprietà. L’intervento di forestazione ha permesso di riqualificare una superficie di circa 2,3 ettari ed è stato reso possibile grazie al supporto di Accenture e T.En Italy Solutions. Tra i sostenitori anche Palazzi Gas. La nuova cintura verde si compone di diverse formazioni boschive di cui una in prossimità di un laghetto e una zona più ampia con un’area prato molto ricca e variegata in termini di biodiversità vegetale e animale. Così caratterizzato, il nuovo bosco rappresenta un importante ecosistema e costituisce un habitat fondamentale per la nidificazione, il rifugio e il nutrimento di diverse specie di uccelli e insetti, tra cui le api. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di rifugi in legno per rapaci notturni e pipistrelli, e l’inserimento di piante idonee all’alimentazione di bruchi e farfalle (biancospino, pruno selvatico, ginestra, pioppo nero, salice bianco). Nell’area individuata sono state messe a dimora complessivamente 3.680 piante di differenti specie arboree (farnetto, cerro, sughera, sorbo domestico, orniello, acero campestre, ontano nero, frassino ossifillo, pioppo bianco, pioppo nero, salice bianco) e arbustive (sambuco, biancospino, fusaggine, sanguinello, pruno selvatico, ligustro, melo selvatico, ginestra comune) autoctone. Secondo il modello di calcolo elaborato per Arbolia dall’Università della Tuscia, a regime il nuovo bosco urbano consentirà di assorbire fino a 315 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 1.922 Kg di PM10 all’anno. L’iniziativa prevede anche la manutenzione dell’area verde per i primi due anni a cura di Arbolia e successivamente da parte del Campus Bio-Medico. Inoltre il bosco viene simbolicamente dedicato al personale del Campus Bio-Medico impegnato durante la pandemia nella lotta al Covid. Con questo intervento, salgono a 22 le cinture verdi realizzate da Arbolia in Italia, di cui due nel Lazio. Nei prossimi mesi la società benefit svilupperà iniziative in altri comuni, da Nord a Sud del Paese.