(Adnkronos) - Guerra Ucraina-Russia, il ministero della Difesa di Kiev ha confermato l'avvio dell'operazione per l'evacuazione dei militari asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol. "Nella località di Novoazovsk controllata dai russi sono stati portati 53 militari ucraini gravemente feriti, 211 militari sono evacuati attraverso il corridoio umanitario nel centro abitato Olenivka sotto il controllo russo. Si continua a lavorare sull'evacuazione di altri militari dall'impianto. Tutti i militari dovranno essere riportati sul territorio controllato dall'Ucraina seguendo la procedura di scambio", ha detto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar. ZELENSKY - "Grazie al lavoro dei militari delle forze armate ucraine, dell'intelligence, della squadra dei negoziati, del Comitato internazionale della Croce Rossa, e dell'Onu". Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Speriamo di poter preservare la vita dei nostri ragazzi. Tra di loro ci sono dei feriti gravi. A loro viene fornito aiuto. Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all'Ucraina vivi. E' iniziata l'operazione per far tornare i nostri militari a casa. E' un lavoro che richiede delicatezza e tempi" ha detto Zelensky parlando dei difensori di Mariupol. COMANDANTE AZOV - "I difensori di Mariupol hanno eseguito un ordine, respingendo il nemico per 82 giorni, nonostante tutte le difficoltà" ha dichiarato il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, in un video pubblicato su Telegram, in cui ha sottolineato che la loro difesa di Mariupol ha permesso che "nel frattempo l'esercito ucraino si riorganizzasse, addestrasse più personale e ricevesse armi dai Paesi partner". "Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando militare supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino", ha detto Prokopenko, ammettendo di essersi interrogato su "ogni decisione presa, ogni piano e ogni operazione, ma i dubbi non hanno mai oltrepassato i limiti del normale e non mi hanno impedito di insistere sul mio punto di vista". "Quando si comanda una divisione, c'è sempre il rischio. In guerra non ci sono piani o operazioni sicuri, c'è sempre il rischio. Bisogna capire se tutti i rischi siano stati calcolati, se il piano b sia funzionale. Forse per questo la guerra è un'arte e non una scienza", ha osservato il comandante del reggimento Azov, concludendo: "Quando hai eseguito il compito dato e hai preservato le vite delle persone, hai raggiunto il livello più alto del comandare l'esercito, specialmente quando la tua decisione è stata approvata dalla dirigenza militare del Paese".
(Adnkronos) - "Nel contesto straordinario che stiamo affrontando, in cui il fabbisogno di grano e cereali è al centro di forti contrazioni e incertezza negli approvvigionamenti, la priorità è fare le migliori scelte per garantire la sicurezza alimentare, mantenendo elevati standard di qualità, per tutti i Paesi e zone del mondo. Allo stesso tempo, è fondamentale fare in modo che tale obiettivo sia perseguito tutelando e valorizzando l'ambiente in cui viviamo, soprattutto per le generazioni future, attraverso un’agricoltura rigenerativa". A precisarlo è Syngenta in merito alle dichiarazioni rese dal CEO di Syngenta Erik Fyrwald nell’intervista alla testata svizzera Neue Zürcher Zeitung. "Le dichiarazioni rese dal nostro Ceo Erik Fyrwald, nell’intervista alla testata svizzera Neue Zürcher Zeitung e riportate nei titoli di giornale, sono state estrapolate da un ragionamento più ampio sull’agricoltura. Syngenta da sempre sostiene che solo l’integrazione dei diversi modelli di agricoltura può aiutare a rispondere alle sfide globali e alle esigenze dei consumatori. L’agricoltura biologica è per Syngenta oggetto di grandi investimenti aziendali in Ricerca & Sviluppo, in Italia e nel mondo, per aumentare il numero di soluzioni tecniche e servizi messi a disposizione degli agricoltori". sottolinea la società.
(Adnkronos) - Continua a crescere la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nel 2021: la raccolta conferita ai Centri di selezione è stata di 1.475.747 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2020. Nuovo record in termini di quantità trattata, che porta l’Italia ad un pro capite medio annuo di 24,9 kg. A guidare la classifica Sardegna e Umbria, rispettivamente con 34 e 32 kg per abitante. Sono i risultati emersi in occasione dell’Assemblea di Corepla. “Corepla è una organizzazione viva, a cui fanno capo soggetti che puntano a raggiungere obiettivi comuni attraverso un’interazione continua e costruttiva - ha dichiarato il presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo - Lo dimostrano i costanti progressi nei dati della raccolta e dell’avvio a riciclo degli imballaggi in plastica, lo testimonia la crescita del numero di imprese e amministrazioni locali che vi aderiscono, ma soprattutto lo riscontriamo costantemente nella diffusa sensibilità e consapevolezza che in questi anni abbiamo contribuito a far emergere all’interno della collettività civile”. “Gli italiani - continua - stanno mettendo un impegno notevole per differenziare i rifiuti in modo corretto, grazie anche alle iniziative messe in atto da Comuni e Imprese. I numeri emersi attestano che la strada è quella giusta; ora però è necessario uno sforzo ulteriore da parte di tutti per mantenere l’eccellenza che abbiamo raggiunto in termini di percentuale di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e di avvio a riciclo. Noi continueremo a mettere a disposizione del Paese la nostra competenza ed esperienza per costruire sui traguardi di oggi, gli ambiziosi obiettivi di domani”. Il servizio di raccolta e riciclo è ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.583 i Comuni serviti (96%) con il coinvolgimento del 98% dei cittadini. Da notare come i dati di raccolta delle singole Regioni si stiano sempre più avvicinando al dato medio nazionale, superando gli enormi divari che sino a qualche anno fa caratterizzavano la situazione italiana. Il valore economico direttamente distribuito dal Consorzio ammonta complessivamente a 723 milioni di euro, dove la quota di valore principale resta quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati. Nel corso del 2021 il corrispettivo riconosciuto da Corepla ai Comuni italiani o ai loro operatori delegati per le quantità di propria competenza ha infatti raggiunto i 375 milioni di euro. Quasi 173 milioni sono stati destinati agli impianti che selezionano gli imballaggi dividendo la plastica per polimero e alcuni polimeri come il Pet anche per colore, dando così maggior valore al prodotto selezionato. Lo scorso anno sono state riciclate 684.615 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica, prevalentemente provenienti da raccolta differenziata urbana. Alle cifre della gestione consortile, vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali (299.000 tonnellate) per un riciclo complessivo di oltre 1.020.000 tonnellate. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora non possono essere riciclati; Corepla ha infatti avviato a recupero energetico 314.964 tonnellate che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili. Il materiale avviato da Corepla a recupero è stato destinato per l’85,8% a cementifici (47,3% in Italia e 38,5% all’estero) e per il restante 14,2 ha trovato spazio presso termovalorizzatori efficienti.