(Adnkronos) - Passeggiando per le vie di Mariupol, in queste ore, sembra di sentirsi osservati da centinaia di occhi neri e inquietanti. Sono le finestre sventrate dal fuoco di missili e razzi, che sembrano uscire dalle 'orbite' di palazzi diroccati nel silenzio assordante di u na città sotto choc, che tenta di ripartire (VIDEO). E' quanto mostrano le immagini, pubblicate in esclusiva dall'Adnkronos, della città un tempo fiore all'occhiello dell'Ucraina orientale, centro nevralgico di scambi commerciali e culturali che si affaccia sul Mar d'Azov. (FOTO) All'indomani dell'assedio finale all'acciaieria Azovstal, con la resa dei militari ucraini dopo giorni di strenua resistenza, la città sembra urlare nel silenzio. Palazzi diroccati, vetri frantumati, decine di carcasse di macchine bruciate abbandonate al loro destino e ad un futuro ignoto. Lungo la via Mitropolitskaja, una delle arterie principali della città, macerie, cumuli immensi campeggiano ai bordi delle strade, creando un bizzarro contrasto con il verde della città che, incurante della guerra, si accorge solo del fatto che è primavera. Si intravede, lungo i marciapiedi, il viburno rosso, la pianta simbolo del Paese diventata iconica in questi tre mesi di guerra. Fuori dal centro cittadino, le villette con giardino appaiono completamente abbandonate. I tetti hanno in gran parte ceduto, nei cortili sono visibili coperte, materassi, cuscini, suppellettili. Nei video e nelle foto che l'Adnkronos ha ricevuto da un abitante di Mariupol, che desidera restare anonimo, sulle strade, affianco a grossi camion abbandonati compaiono anche i primi timidi segnali di ripresa della città. Un uomo cammina da solo, vagando per la città con una busta della 'spesa'. Nel quartiere di Cheremushky, nuovi mezzi stanno ripulendo le vie e cominciando a portare via il grosso delle macerie. Non sarà domani, ma Mariupol è in piedi, e riparte da qui. I video e le foto sono visibili sul sito www.adnkronos.com.
(Adnkronos) - Il tramonto del porto di Acciaroli, a Pollica (Salerno), è stato scelto come location del nuovo laboratorio sperimentale degli esperti di Strobilo, azienda di naturtech che utilizza le più avanzate tecniche delle neuroscienze per studiare la relazione tra gli esseri umani e il pianeta Terra. Pollica, nel corso della Eu agrifood week, ha ospitato una dimostrazione del Mediterranean mind lab, laboratorio di neuroscienze applicate per codificare l’algoritmo della longevità. I sensori ambientali applicati su una persona che guarda il tramonto di Acciaroli hanno rilevato un effetto “rigenerativo sul cervello, che va ad elicitare alcune aree, alcune onde come le onde Teta, legate a processi di mindfulness, meditazione, rilassamento profondo, ma anche onde che si attivano quando andiamo a rievocare delle memorie felici della nostra vita”. A spiegarlo è stata Camilla Di Pasquasio, psicologa e data analyst Strobilo. “La nostra attività - ha aggiunto Di Pasquasio - ci consente di misurare i parametri ambientali e di correlarli con il segnale cerebrale. Un’applicazione di questa sperimentazione può essere quella compiuta a Pollica, sull’effetto del paesaggio, anche per selezionare, ad esempio, delle attività che hanno a che fare con il turismo. Penso alla scelta, che può essere fatta con un approccio scientificamente provato, dei luoghi da selezionare ad esempio per posizionare delle panchine panoramiche o per realizzare dei percorsi immersivi”. La sperimentazione può essere applicata molto bene anche nell’ambito del food. “Andiamo a comparare cibi biologici, a chilometro zero, con produzioni industriali. Quello che è pazzesco - ha spiegato Di Pasquasio - è che a livello soggettivo le persone non capiscono assolutamente la differenza tra questi due prodotti, ma il nostro cervello è assolutamente in grado di scindere quale è il prodotto biologico e quale non lo è”. L’obiettivo finale del laboratorio è “studiare l’interazione tra la complessità di questi sistemi, come interagiscono, e cercare di andare a riconnettere l’uomo con la natura. Perdere il contatto con la natura ci ha fatto peggiorare da un punto di vista psicologico e cognitivo. Il nostro cervello è cambiato, diamo molto meno spazio alle emozioni, siamo molto più stressati, viviamo in una condizione di ansia". "Il nostro obiettivo - ha concluso - è far capire anche con la nostra divulgazione e i nostri esperimenti che c’è una forte necessità di andare a ritrovare questo forte rapporto tra l’uomo e la natura, per stare meglio noi, avere un ambiente più salutare, per mettere sul piatto del cibo che sia più sostenibile”.
(Adnkronos) - Ondate di calore sempre più precoci. Lo conferma quello che sta succedendo in questi giorni non solo in Italia e in Europa, ma anche in Nord America, dove di fatto l'estate è arrivata con un mese di anticipo. Nel weekend negli Stati Uniti sono stati infranti circa 130 record di temperature massime per il periodo, soprattutto negli stati del Sud e dell'Est del paese, con i termometri che si sono attestati su livelli anche di 11-16°C più alti rispetto alle medie di stagione. In Europa il picco maggiore è stato registrato in Spagna: la temperatura media del 21 maggio scorso ha superato la media del giorno estivo più caldo, con punte oltre i 40 gradi.