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(Adnkronos) - In due anni possono accadere tante cose. Come realizzare un nuovo album in cui mettere a nudo le tue due anime. Succede, soprattutto se ti chiami Ghal i. Il rapper milanese, 28 anni, con all’attivo 45 dischi di Platino e 13 Oro pubblica domani il suo nuovo disco, 'Sensazione ultra', per Atlantic Warner/Sto Records. Dodici tracce che raccontano il suo lato legato alla musica hip hop e quello più pop, intervallate da sonorità arabeggianti, incursioni e beat electro, e lavorate insieme a produttori come Merk & Kremont, Rat Chopper, London on the Track, Itaca, Endless, Fawzi, Vaporstef. I featuring, invece, portano la firma di Marracash, Madame, Axell, Baby Gang e Digital Astro. "Abbiamo deciso di chiamare il disco così perché 'Sensazione Ultra' è quello che senti dalla prima all'ultima traccia, una giostra di emozioni" racconta Ghali. "Il giorno dopo la festa per l'uscita di 'Dna', (il suo secondo album pubblicato nel 2020, ndr) si è parlato per prima volta di zona rossa e ciò non ci ha permesso di promuovere disco e di fare tour - ricorda -. Così mi sono messo in studio a lavorare a nuove cose e in due anni è uscito 'Sensazione Ultra'. Sono rimasto tanto tempo da solo, con mia mamma, e al fianco di due ragazzi che stiamo seguendo, Digital Astro e Axell. Mi sono ispirato molto a loro, ho viaggiato, sono andato in Tunisia a lavorare al video di 'Wallah', ho fatto ricerche e lavorato con Rat Chopper". Tra sonorità funky, hip hop, incursioni di electro, drill, trap, drum and bass e musica Edm pop, 'Sensazione Ultra' ha tutte le carte in regola per lasciare il segno. "Tengo molto ad alzare l’asticella e a collaborare con artisti internazionali" sottolinea Ghali, che per l'album ha lavorato anche con Nabil Elderkin, fotografo e videomaker americano di origini iraniane, già direttore dei video musicali di Dua Lipa, Kayne West, Kendrick Lamar, The Weeknd e John Legend, e che per Ghali ha firmato la copertina del disco. "Per me, da artista italiano, è un grande traguardo collaborare con nomi del genere, che hanno un portfolio così importante" osserva Ghali. Quattro le lingue 'parlate' in 'Sensazione Ultra': italiano, arabo, inglese, francese, e un'unico fil rouge, l'intenzione di "creare qualcosa che suoni diverso". "Mi sono fatto ispirare da diversi visual, citazioni e riferimenti - spiega Ghali - in questi due anni ho visto film, ascoltato musica e scoperto nuovi artisti che mi hanno ispirato, con mood e reference, dai cartoni animati (come il visual di Kenshiro per il brano 'Fortuna', ndr) ai videoclip di artisti che ascolto tutti i giorni". Il disco è un viaggio musicale a tutto tondo, con molteplici sfaccettature. "Come si dice in inglese 'I embraced myself', ho accolto me stesso - dice Ghali - in questo disco ho avuto la possibilità di affilare lo stile, il mio gusto personale sul suono". Da 'Bayna', il pezzo che apre l'album e che significa 'Vederci chiaro', fino a 'Sensazione Ultra', il brano che lo chiude, Ghali compie un viaggio che dall'Italia arriva in Tunisia (nazione da cui proviene la famiglia dell’artista), passando per la Francia e il lago di Como, dove il cantante ha scritto alcune parti dei brani. "In 'Bayna' il producer e la voce sul ritornello sono due giovani artisti tunisini che ho conosciuto in Tunisia per girare il video di 'Wallah'. C’era questo ragazzo molto povero, gli ho fatto un'offerta economica che non si sarebbe mai immaginato, lo abbiamo invitato a lavorare al disco ma è scappato e nessuno sa dove sia ora. La canzone parla di questo: nonostante avesse davanti a lui una grande occasione per cambiare la propria vita, è fuggito. Mi ha fatto pensare che la situazione in Tunisia sia molto grave". Tra i temi affronti anche quello della 'nuova Italia': "C’è da un po’, si vede nelle strade - ammette Ghali - nei giovani che si stanno affacciando ora sul panorama musicale. E' un'Italia più attiva che sta crescendo. Spesso viene ostruita ma c’è chi sgomita tutti i giorni per crearsi uno spazio. Per L'Europa l'Italia è un covo di talenti, soprattutto musicali". Interessante la genesi di 'Free solo' feat. Marracash, che richiama nel titolo lo stile di arrampicata dove il climber rinuncia a corde e imbragature. Il beat del brano è stato selezionato tra i Ghali type beat caricati online dai producer emergenti di tutta Italia, ai quali l'artista ha voluto dare l’opportunità di partecipare all’album indicendo un contest. Il pezzo, spiega Ghali, "è stato concepito con questo spirito, con l’idea di lasciarsi andare completamente", e si fa sfuggire anche un riferimento al leader leghista, Matteo Salvini, con il quale in passato il clima è stato un po' teso. In 'Free Solo' una strofa dice infatti 'Salvini che va in Polonia, un’altra figura di m…'. "E' la voce di Marracash - minimizza subito Ghali - è lui che canta. Questo è un pezzo attuale e credo rispecchi la società. Come al solito Marracash è sempre attuale, fa una strofa e parla di quello che è successo il giorno prima". 'Walo' si ispira invece ai suoni nordafricani utilizzati nelle cerimonie berbere e il ritornello è un mantra che ripete 'Non abbiamo fatto niente'. "Ogni volta che viaggio mi fermano alla dogana, perdo gli scali, mi mettono in una stanza con altri musulmani e gente come me. Volevo parlare di quella sensazione" rimarca Ghali, che non nasconde il desiderio di fare in futuro un disco in arabo per il mercato arabo. "Mi piacerebbe tanto - ammette - ma voglio dare ancora di più all’Italia, non voglio dimenticare l’altra casa ma devo ancora stabilirmi bene qui, sento che nel mondo arabo c'è un posto libero per me e c’è tanto da lavorarci, si può fare e vorrei farlo". Nell'album spazio anche ad argomenti di stretta attualità come la violenza e il bullismo, vedi 'Pare' feat Madame Massimo Pericolo, che fa un ghost featuring o 'Crazy', una dichiarazione d’amore alla Terra. Menzione speciale per 'Drari' che vuol dire ‘ragazzi’ in marocchino, e che l'artista ha realizzato in collaborazione con Baby Gang. "Lui mi ricorda tanto me quando lo guardo - afferma Ghali - penso agli anni in cui non mi si dava la possibilità e dovevo per forza crearmela. Era il momento in cui nessuno parlava di me". Più che temere le nuove generazioni, il cantante dice di esserne fan. "Mi faccio ispirare da loro e in tutto quello che fanno vedo me. Specialmente in Baby Gang". Per il futuro Ghali sogna in grande e non esclude di partecipare a Sanremo come cantante in gara. "Ci sono tanti brani di 'Sensazione Ultra' che avrebbero lavorato bene al Festival - confessa -. Io non ho mai escluso la possibilità di andarci, se capita l'occasione giusta, con il pezzo giusto che possa andare a spaccare perché no?"
(Adnkronos) - .embed-container{height:0;overflow:hidden;padding-bottom:56.25%;padding-top:30px;position:relative}.embed-container embed,.embed-container iframe,.embed-container object{height:100%;left:0;position:absolute;top:0;width:100%} Il mondo economico a confronto con la politica per discutere di Pnrr nell’iniziativa organizzata dalla Confederazione Aepi, Associazioni Europee di Professionisti e Imprese, in collaborazione con AdnKronos in programma giovedì 19 maggio, a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos (Piazza Mastai, 9) e in diretta streaming sui canali social Adnkronos. “Pnrr: priorità e futuro dell’Italia” è il titolo dell’incontro che si svilupperà in tre tavole rotonde. Ad aprire e concludere i lavori della giornata sarà il presidente di Aepi, Mino Dinoi. La prima dedicata l tema “Nuova legislatura alla prova del Pnrr” vedrà la partecipazione di Francesco Boccia, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Giorgia Meloni, Antonio Tajani. A seguire, nel primo pomeriggio, si parlerà di status di attuazione del Pnrr, con i dati dell’Osservatorio Aepi. Interverranno Francesco Monaco (Capo Dipartimento supporto ai Comuni e Studi Politiche Europee Ifel Anci) e alcuni responsabili della Confederazione Aepi: Mario Serpillo (vice presidente con delega all’Internazionalizzazione), Patrizia Gabellone (vice presidente con delega al Welfare), Celestino Bottoni (Professioni), Paolo Carini (PNRR e Recovery plan), Andrea Cordero di Montezemolo (Trasporti e Mobilità) e Stefano Gazziano (Formazione e Transizione Digitale). L’ultimo incontro prevede un focus sugli interventi in campo con il Pnrr e sono stati invitati i ministri Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale), Maria Stella Gelmini (Affari regionali e Autonomie), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibile) e Vincenzo Amendola (sottosegretario agli Affari Europei), Massimiliano Fedriga (presidente Conferenza delle Regioni) ed Enzo Bianco (presidente Consiglio Nazionale ANCI). «In questi ultimi mesi è emersa la necessità di un nuovo Pnrr, che stanzi risorse importanti e guardi anche all’ambito energetico» così il presidente della Confederazione AEPI, Mino Dinoi che prosegue: «Le piccole e micro imprese sono allo stremo, così come le famiglie italiane. Occorre accelerare sui progetti legati a terzo settore, infrastrutture sociali, energie rinnovabili e mobilità sostenibile, senza dimenticare la necessità di una grande opera di digitalizzazione della pubblica amministrazione che, forse come mai sino ad ora, ha bisogno di avvalersi di professionisti e competenze specifiche». Segui la diretta sui canali Adnkronos: Facebook – YouTube.
(Adnkronos) - Per prima cosa ha creato il suo 'bambuseto' alle porte di Ferrara convinto delle grandi potenzialità della pianta: è l’alimento sano del futuro, è un'alternativa alla plastica e ci dà una mano con il clima. Dai primi tre ettari, è arrivato a quota sei sui 12 ettari totali dell'azienda, la Kida Organic Forest. Ora Paolo Bruschi, una carriera manageriale di tutto rispetto (è stato vice direttore generale di Poste Italiane e, prima ancora, alle relazioni esterne di Fininvest e Omnitel con la sua agenzia di comunicazione) riconvertita alla natura, fa un ulteriore passo avanti, nella direzione dell'ambiente, e all'interno del bambuseto ha seminato 6 ettari di trifoglio nano rendendo l’ambiente ideale per le api. Probabilmente, in Italia è la più grande coltivazione di trifoglio destinato agli impollinatori (che produrranno un miele davvero pregiato). "Non risolveremo i problemi del mondo, ma nella nostra filosofia aziendale l'impollinatore deve essere l'ape, non una roba meccanica. Quindi, abbiamo piantato questi sei ettari di trifoglio nano, principalmente per le api ma non solo, perché i benefici sono tanti. Abbiamo installato le prime 30 arnie che diventeranno 100 entro l'anno. E se possibile andremo anche oltre", racconta Paolo Bruschi all'AdnKronos. Su questi sei ettari, a primavera sbocciano tra 1 e 3 milioni di fiori bianchi, di cui le api sono ghiotte, che restano fino a dicembre. "Una pianta magica, il trifoglio - spiega Bruschi - tiene umido il terreno, consentendo di utilizzare tra il 30 e il 40% di acqua in meno; è un grande fissatore di azoto, fissa tra i 120 e i 280 kg di azoto l'anno per ettaro, ed è azoto naturale che ci consente di avere un terreno che non ha bisogno di altro perché 'auto fertilizzato'. E poi permette alle api di produrre un miele raro, pregiato, bianco, dalle qualità eccezionali". L'iniziativa nasce dall'accordo tra la sua Kida Organic Forest e il Gruppo Farmiele e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforziamo del progetto ecosostenibile di Bruschi che punta ad arrivare al 2025 ad oltre 180.000 piante adulte di bambù in un contesto raro di biodiversità. Kida Organic Forest è infatti un’azienda ecosostenibile che conta oggi 12 ettari di terreno in fase di conversione biologica ("Siamo associati con la Coldiretti perché abbiamo trovato, nella conversione biologica, un ottimo alleato e ci siamo trovati molto bene", dice Bruschi) di cui 6 ettari di bambuseto di diversa tipologia (tra cui il bambù rosso, giallo, nero e blu), uno spazio dedicato alla camomilla selvatica, un campo di asparagi, un orto dove si sta coltivando anche un fagiolo raro e un frutteto di oltre 1000 alberi di ciliegie, albicocche e pesche dove non vengono usati diserbanti e si segue la lotta integrata. "Questo non è un sogno: è un'iniziativa imprenditoriale che vuole diventare produttiva e magari replicabile", conclude Bruschi.