(Adnkronos) - Conte? "Credo che lui abbia un deficit politico che noi stiamo pagando in maniera molto forte, cioè la sua popolarità, che è indubbia, non riesce a colmare un deficit politico, un deficit politico è quella capacità di costruire il nuovo partito, il nuovo corso. Credo anche che molti di noi abbiano la percezione che Conte voglia accompagnare all'uscita tante persone". Lo dice il deputato M5S Vincenzo Spadafora nella registrazione della puntata di 'In onda' che verrà trasmessa stasera su La7. Il leader pentastellato vuole la scissione? "A volte ho questa sensazione, non lo posso negare", prosegue l'ex ministro dello Sport. E a chi gli chiede se esista il rischio che Conte voglia sfilarsi dalla maggioranza, Spadafora risponde: "Mi pare di sì, alla fine poi l'incidente è sempre dietro l'angolo e sembra che l'incidente ce lo stiamo un po' cercando".
(Adnkronos) - "Ho chiesto a Draghi, alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi, di recarsi alla Commissione europea per chiedere una revisione degli obiettivi del Pnrr, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite dell'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" organizzato da Aepi e Adnkronos presso il Palazzo dell'Informazione. "Trovo che l'attuale Pnrr non dia delle forti direttrici di scelta ma tenda piuttosto a distribuire un po' le risorse su tutto", osserva ancora la presidente di Fdi. "Sulla vicenda del Pnrr finora la chiarezza e la trasparenza necessarie non ci sono state. Sul Pnrr è stato detto un po' di tutto. Ho sentito Conte dire che il governo aveva lavorato tantissimo per ottenere queste risorse mentre noi eravamo contrari... Così come abbiamo sentito dire che abbiamo preso più soldi per merito del governo Conte. Tutte e due le cose sono false. I soldi del Pnrr non sono soldi che piovono dal cielo, sono prevalentemente soldi a debito".
(Adnkronos) - In Italia esistono 1200 chilometri di linee ferroviarie soppresse, che potrebbero essere riaperte per potenziare il trasporto locale soprattutto nelle aree interne del paese. Sono le cosiddette "ferrovie sospese", di cui si occupa la seconda edizione del Dossier Futuro Sospeso, realizzato da Alleanza Mobilità Dolce in collaborazione con Legambiente e Kyoto Club, che esamina la situazione di 38 linee che attraversano anche paesaggi di straordinaria bellezza e che potrebbero quindi utilizzate a fini turistici. Rispetto alla classifica delle regioni con più linee soppresse, il Piemonte è sempre in testa con 13 collegamenti, anche se il Consiglio regionale ha avviato una verifica su costi-benefici della loro riapertura. E qualcosa si muove anche a livello nazionale, con l’intesa Stato-Regioni per 26 linee ferroviarie turistiche e la destinazione di investimenti del PNRR sulle ferrovie turistiche e locali.