La causa principale dei grandi cambiamenti che hanno attraversato il nostro Paese e che hanno generato la presente crisi risiede nel fatto che l'Italia non ha saputo cogliere la Grande Sfida della Globalizzazione. Oggi, nel mondo, la popolazione si aggira attorno ai 7 miliardi di individui di cui quasi 3 miliardi consumatori attivi. Cina, America del Sud, Europa dell'est, Russia, India, Indonesia, ecc. si sono sviluppati creando un importante mercato interno che ha superato in numero di consumatori ed in capacità complessiva di spesa globale il nostro Paese. Di conseguenza, i grandi gruppi industriali si sono spostati in paesi dove è più facile competere a livello globale. Da queste premesse la prima conclusione: le grandissime industrie in Italia saranno sempre meno. Rimangono le piccole e medie imprese e una significativa analisi (fonte Banca di Italia) ci dice che dal 2007 al 2012 il numero di aziende comprese nella fascia di fatturato fra i 3 e i 120 milioni di euro, sono diminuite di oltre il 10%, ma che quelle considerate Investment Grade (con un ottimo rating) sono invece aumentate sia in termini relativi che in termini assoluti: per l'esattezza di 1000 unità. Non ci sono quindi cattive notizie: scomparsi i giganti di una volta, stanno emergendo nuovi soggetti che potranno crescere sempre di più: le PMI meritevoli. Da queste considerazioni nasce Arpe Group: piattaforma di società, di professionisti e di alleanze, scelte con la logica del best in practice, in grado di mettere a disposizione tutti i prodotti a sostegno dell'impresa, con la medesima qualità di servizio delle grandi banche d'affari, ma ad una costo parametrato alle piccole medie realtà che sono il nostro target di riferimento.