COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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In origine ci sono stati i semafori o gli scooter. Semmai una scritta da riprodurre o una somma da compiere facendo lo slalom tra sfumature e caratteri inclinati. Ma dimostrare che ''non sei un robot'', e quindi superare i Captcha che attestano il tuo essere umano e non un bot, sta diventando sempre più difficile. O meglio, il livello di capacità m...

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E' dedicato all’innovazione digitale il primo Avviso nazionale dell’anno (Avviso 1/2024) di Fondirigenti, il Fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione continua dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager. I processi di trasformazione digitale, amplificati dalle recenti evoluzioni delle tecnologie le...

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“Recycle Me” è il nome della campagna pubblicitaria di Coca-Cola Company. Al centro dello spot: la sostenibilità e il riciclo. Lanciata in America Latina, i pubblicitari della campagna hanno pensato di usare il potere del logo, riconosciuto in tutto il mondo, e di modificarlo. La scritta bianca su sfondo rosso si “accartoccia”: raffigura, cioè, il ...

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"Non sono un robot", dimostrarlo sul web sta diventando sempre più difficile

(Adnkronos) - In origine ci sono stati i semafori o gli scooter. Semmai una scritta da riprodurre o una somma da compiere facendo lo slalom tra sfumature e caratteri inclinati. Ma dimostrare che ''non sei un robot'', e quindi superare i Captcha che attestano il tuo essere umano e non un bot, sta diventando sempre più difficile. O meglio, il livello di capacità mentale e di concentrazione richiesto è superiore. Come stanno diventano ''sempre più bizzarre'' le domande proposte dagli esperti di sicurezza informatica e le risposte richieste per dimostrare di non essere un computer. E' quanto fa notare il Wall Street Journal che spiega, citando esperti di sicurezza informatica, che ''si è entrati in una nuova era di Captcha, basata sulla logica". Inoltre, grazie all'intelligenza artificiale, viene proposto un mix di immagini difficili da identificare per i robot, ma che allo stesso tempo confondono gli umani. Perché "il software è diventato davvero bravo nell'etichettare le foto", come ha spiegato Kevin Gosschalk, fondatore e ceo di Arkose Labs, che progetta "soluzioni per la prevenzione di frodi e abusi", inclusi i Captcha. Se per anni gli utenti si sono quindi dovuti confrontare con noiosi, ma semplici compiti di decifrazione di immagini per lo shopping online o per entrare nei loro account, ora saranno chiamati ad affrontare un impegno maggiore. Il Wall Street Journal racconta esperienza del giornalista Scott Nover, che cercando di accedere a un sito dal suo laptop si è trovato di fronte a una bizzarra creatura in giacca a fiori e fette di anguria che fluttuavano attorno. Con la richiesta di ''cliccare sul papillon del procione''.  Tra le domande segnalate dal giornale ci sono, ad esempio: ''Seleziona due oggetti che hanno la stessa forma'' o ''abbina il numero di rocce con il numero a sinistra'', o ancora ''clicca su quello che non può vivere sott'acqua'' e ''clicca sull'oggetto rosso di fronte all'oggetto che appare una volta''. Mustafa Al-Hassani, sviluppatore di videogiochi di Houston, ha ammesso: "Stavo cercando di accedere e mi è apparso un frutto dall'aspetto folle, come una ciotola di frutta che starebbe su un tavolo, ma cresce da un albero". Il Captcha gli ha chiesto di "fare clic su ciascuna immagine contenente una mela su un albero - ha detto - Sembrava realistico, ma anche sbagliato: mi faceva male al cervello". Captcha è un acronimo di Completely Automated Public Turing test per separare i computer dagli umani. E' stato sviluppato per prevenire che i bot distruggano i siti e i loro database mascherandosi da umani. Mette in atto delle prove che solo gli umani sono in grado di risolvere. Le aziende usano i Captcha per proteggersi dagli attacchi informatici che possono danneggiare i siti Internet e compromettere la sicurezza degli utenti. I primi Captcha chiedevano agli utenti di digitare parole con lettere distorte che i programmi automatizzati non potevano decifrare. Poi si è passati a chiedere agli utenti di cercare idranti e ponti. Il Wall Street Journal scrive che le aziende e gli esperti di sicurezza informatica che progettano i Captcha fanno il possibile per stare un passo avanti rispetto a chi cerca di violarli. Ma, aggiunge, quello che è davvero allarmante è lo sviluppo della tecnologia in grado di risolvere automaticamente i test più rudimentali, come l'individuazione di foto di moto o la lettura di testi distorti. Oltre ai Captcha basati sulla logica c'è anche un uso dell'intelligenza artificiale generativa che crea nuovi oggetti difficili da identificare per i robot e allo stesso tempo confonde gli umani che vogliono semplicemente accedere. ''Le cose diventeranno ancora più strane e verrà chiesto di fare qualcosa che non ha senso - ha detto Gosschalk - Altrimenti, i grandi modelli multimodali saranno in grado di comprendere''. Arkose Labs impiega uno staff di artisti, ex progettisti di giochi ed esperti di sicurezza informatica per realizzare alcune delle attività più strane che compaiono durante gli accessi. Arkose spiega che anche le sfide più difficili, presentate agli utenti ritenute, spesso erroneamente, come una "minaccia elevata", hanno un tasso di risoluzione al primo tentativo del 94,6%.

Formazione, Fondirigenti: 10 milioni di euro per piani su competenze digitali per competitività impresa

(Adnkronos) - E' dedicato all’innovazione digitale il primo Avviso nazionale dell’anno (Avviso 1/2024) di Fondirigenti, il Fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione continua dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager. I processi di trasformazione digitale, amplificati dalle recenti evoluzioni delle tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, hanno infatti bisogno di essere presidiati da un management preparato, al fine di garantire significativi impatti in termini di performance per le imprese, di occupabilità dei lavoratori e di risultati aziendali rispetto agli indicatori Esg di sostenibilità. E Fondirigenti ha scelto di concentrare su questo specifico fattore il principale Avviso dell’anno. “I dati e le ricerche di Fondirigenti - spiega il dg del Fondo Massimo Sabatini - indicano con chiarezza il crescente fabbisogno di competenze manageriali necessarie per governare questi processi, sia per sfruttare le opportunità connesse all’innovazione, sia per far fronte alle insicurezze che rischiano di stravolgere il mercato del lavoro dei prossimi anni. La formazione manageriale può essere uno dei principali strumenti per accompagnare questa trasformazione, che riguarda in maniera trasversale i principali ambiti di funzionamento delle imprese”.  Da qui nasce l’Avviso 1/2024, con il quale il Fondo intende proseguire il percorso intrapreso nel sostegno all’innovazione attraverso la leva formativa, con uno stanziamento complessivo di 10 milioni di euro (per un importo massimo di 12.500 euro ad azienda). Due le macroaree di competenze prioritarie, necessarie a guidare il cambiamento: da un lato le competenze tecnico-gestionali, legate all’utilizzo della tecnologia e della digitalizzazione nei processi e gestione delle relazioni con l’ecosistema dell’innovazione, dall’altro le competenze soft, riguardanti la leadership ed il cosiddetto mindset manageriale, inclusa la capacità di favorire nelle imprese processi di apprendimento organizzativo. Potranno essere finanziati sia Piani aziendali singoli sia Piani aggregati, in risposta a specifiche esigenze di collaborazione tra settori o filiere. Sono, inoltre, previste premialità per incoraggiare la partecipazione delle piccole imprese che accedono a percorsi di transizione digitale in percentuale minore rispetto alle medie e grandi, e delle imprese delle regioni del Sud che utilizzano la leva formativa in modo ancora troppo limitato, con significativi ritardi nella digitalizzazione e nell’innovazione. In particolare, sono quattro gli ambiti di intervento identificati, tutti caratterizzati dal ruolo chiave della trasformazione digitale: strategie, processi, organizzazione, capacità individuali. I contenuti delle proposte potranno riguardare interventi formativi per sfruttare la leva digitale nei processi di pianificazione e innovazione strategica per la transizione sostenibile in chiave Esg (riduzione dei consumi, efficientamento risorse, sostenibilità ed economia circolare, ecc.), o interventi per innovare i processi produttivi (digital lean, internet of things, business intelligence, big data, marketing 5.0, cybersecurity, ecc.), o ancora interventi per migliorare l’organizzazione del lavoro (progettazione e pianificazione processi lavorativi, recruiting, valutazione delle performance, ecc.) o, infine, interventi per governare le innovazioni tecnologiche e guidare il cambiamento tecnologico attraverso l’innovazione del mindset e la capacità di utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali, tenendo conto anche degli aspetti etici.  “E' un Avviso importante - afferma il presidente Marco Bodini - a cui dedichiamo uno stanziamento di risorse altrettanto importante, per mettere la formazione manageriale al servizio di una delle missioni fondamentali del Pnrr, quella della trasformazione digitale del Paese. Oggi più che mai, in tempi di Intelligenza Artificiale sempre più presente negli investimenti aziendali, ciò che può fare la differenza è un management aggiornato e responsabile, capace di guidare con lungimiranza i processi di innovazione nelle diverse funzioni aziendali”. La presentazione dei Piani formativi dovrà avvenire attraverso l'Area riservata delle aziende, sul sito di Fondirigenti, a partire dalle ore 12.00 dell’8 maggio 2024 fino alle ore 12.00 del 20 giugno 2024. Il testo integrale dell’Avviso e le Linee guida per la presentazione sono disponibili nella sezione dedicata sul sito di Fondirigenti da cui è possibile registrarsi al webinar nazionale in programma per il prossimo 6 maggio alle ore 15:00 per conoscere le priorità e le caratteristiche dell’Avviso e ricevere indicazioni utili alla partecipazione.

"Recycle me", lo spot di Coca-Cola per la sostenibilità che “accartoccia” il logo

(Adnkronos) - “Recycle Me” è il nome della campagna pubblicitaria di Coca-Cola Company. Al centro dello spot: la sostenibilità e il riciclo. Lanciata in America Latina, i pubblicitari della campagna hanno pensato di usare il potere del logo, riconosciuto in tutto il mondo, e di modificarlo. La scritta bianca su sfondo rosso si “accartoccia”: raffigura, cioè, il modo in cui assomiglierebbe il logo se le lattine vuote venissero schiacciate per essere gettate e poi riciclate. “Come parte dell'impegno della Coca-Cola di riciclare tutti i loro packaging entro il 2030, WPP Open X, guidato da Ogilvy New York, ha usato il potere dell'iconico logo della sceneggiatura del marchio per ispirare le persone a rendere il riciclo parte della loro esperienza quotidiana”, si legge su Instagram.  Coca-Cola crede che un futuro migliore si raggiunga attraverso pratiche sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. Nell'ambito dei suoi obiettivi di sostenibilità, si impegna a riciclare tutti i suoi imballaggi entro il 2030. Volevamo sfruttare il potere dell'iconico logo del marchio per ispirare le persone a rendere il riciclo parte della loro esperienza quotidiana con Coca-Cola – scrive Laurent Ezekiel, WPP Chief Marketing Officer & CEO -. Abbiamo iniziato con l'intramontabile abitudine di schiacciare una lattina prima di riciclarla. Quindi abbiamo creato un'immagine estremamente telegrafica e potente con l'invito all'azione RECYCLE ME preso direttamente dal lato della lattina. Naturalmente, non esistono due lattine riciclate esattamente uguali, e nemmeno le nostre stampe e i nostri poster. Sviluppate da WPP Open X, sotto la guida di Ogilvy New York, le pubblicità creative saranno presenti a Buenos Aires, in Argentina, Brasile e Messico, oltre che sui canali sociali”.  Islam ElDessouky, vicepresidente globale per la strategia creativa e i contenuti di Coca-Cola, ha commentato: “Noi di Coca-Cola puntiamo ad avere un mondo senza rifiuti. Stiamo lavorando per innovare i nostri prodotti verso il nostro obiettivo globale di rendere riciclabile il 100% delle nostre confezioni entro il 2025. Inoltre, puntiamo a raccogliere e riciclare una bottiglia o una lattina per ogni bottiglia venduta entro il 2030 e abbiamo l’opportunità unica di utilizzare il nostro marketing per inviare un messaggio potente. ‘Riciclami’ invita tutti noi a riciclare ovunque sia possibile”. Non è la prima volta che l’azienda lancia un’iniziativa del genere. Per l’obiettivo "World Waste Free", missione lanciata da Coca-Cola nel 2018 per contribuire alla lotta contro i rifiuti di plastica, si propose: imballaggi senza etichetta, tappo attaccato alla bottiglia come già avviene per la maggior parte delle bottiglie in plastica oggi e progetto di packaging completamente riciclabile. Nell’ultimo report di sostenibilità, la Company ha precisato di aver raggiunto il 90% dell’obiettivo. Il nuovo è raccogliere e riciclare una bottiglia o lattina per ogni bottiglia o lattina venduta entro il 2030.