COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

Scopri di più

In evidenza

FORUM SAILING CUP 2023

Golfo di Napoli, 15.09.2023 — 17.09.2023
WELFARE DAY 2024

L'ultimo evento

WELFARE DAY 2024
Roma, 25.01.2024

Approfondisci

I prossimi eventi

Network

Tommaso Abbiati

Head of Marketing, Sponsoring & Fundraising presso Accademia Teatro Alla Scala

News AdnKronos

Si riduce il tempo medio di ricollocazione per chi ha perso il proprio lavoro e chiede un aiuto per ritrovarlo: nel 2023 sono bastati 4 mesi per trovare un nuovo impiego, il 5% in meno rispetto all’anno precedente. Ad affermarlo è l’ultimo Report di Uomo e impresa, la società di outplacement del Gruppo Umana, che realizza annualmente un’indagine na...

Leggi

McDonald’s ha inaugurato nel quartiere di Spinaceto a Roma, il suo 700° ristorante italiano: un traguardo importante nel percorso di crescita dell’azienda - da gennaio sotto la guida della nuova Amministratrice Delegata Giorgia Favaro - celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della...

Leggi

Attraverso la donazione di 5 euro per ogni sottoscrizione della polizza Long-Term Care, Altroconsumo Connect ha raccolto 11mila euro da donare alla cooperativa Comin, la cui missione è la tutela e il benessere dei minori e delle famiglie in gravi difficoltà attraverso l’accoglienza e la cura di bambini e bambine in comunità.  La cooperativa Comin s...

Leggi

Lavoro, si riduce il tempo per trovarne uno nuovo: ecco quanto ci vuole

(Adnkronos) - Si riduce il tempo medio di ricollocazione per chi ha perso il proprio lavoro e chiede un aiuto per ritrovarlo: nel 2023 sono bastati 4 mesi per trovare un nuovo impiego, il 5% in meno rispetto all’anno precedente. Ad affermarlo è l’ultimo Report di Uomo e impresa, la società di outplacement del Gruppo Umana, che realizza annualmente un’indagine nazionale sul supporto individuale alla ricollocazione professionale, analizzando i profili delle persone coinvolte nelle attività di reinserimento lavorativo e consulenza di carriera. Le statistiche evidenziano che, in relazione al 2022, è quasi triplicato il numero di persone che si sono ricollocate attraverso un’attività autonoma, passando dal 10% al 30%. La ricollocazione con rapporti a tempo determinato è rimasta stabile, mentre è calata quella con contratti a tempo indeterminato.  Gli uomini che hanno cercato un nuovo lavoro nel 2023 (56%) hanno superato le donne (44%), in controtendenza rispetto all’anno precedente. Come spiegano gli specialisti di outplacement e career coach di Uomo e Impresa, a essere ricollocati in maggior numero sono stati gli over 50, passati dal 53% al 59% del totale. E' cresciuto il numero degli under 40 (dal 15 al 18%), mentre sono diminuiti i 40enni e 50enni che hanno cercato di reinserirsi nel mondo del lavoro (dal 32 al 23%). I candidati che si sono rivolti a uomo e impresa per riprendere l’attività lavorativa hanno perlopiù un’età matura e sono in prevalenza impiegati (40%), seguiti da dirigenti (26%), quadri (24%), operai (10%) e provengono soprattutto dall’area commerciale/marketing (29%), Ict (18%), amministrazione (16%), operation (15%) e produzione (14%). I principali settori di ricollocazione sono stati: metalmeccanico, impianti, elettronica (25%), commercio e servizi (16%), Ict (15%), tessile (15%) e alimentare (14%).  Roberta Bullo, direttore generale di Uomo e Impresa spiega: “Il report 2023 di Uomo e Impresa descrive un mercato del lavoro dinamico, dove sono centrali due evidenze: l’esigenza delle imprese di inserire nuove figure all’interno dei propri comparti e la crescente autoimprenditorialità dei ricollocati. In ogni caso, per le persone è importante poter contare su professionisti e career coach in grado di accompagnarle nella ricerca di un nuovo lavoro".  "Non solo - fa notare - è sceso il tempo medio di reinserimento lavorativo, ma la soddisfazione dei candidati per il nuovo impiego è complessivamente aumentata: il 30%, infatti, lo ritiene superiore, e il 55% in linea con il precedente. Un risultato che noi di Uomo e Impresa riteniamo fondamentale. Un trend positivo degli ultimi 5 anni, ottenuto attraverso un ascolto costante e percorsi di coaching sempre più innovativi, che valorizzano le qualità e le competenze di ciascun candidato. L’outplacement si conferma così uno strumento strategico per la transizione di carriera, l’employability delle persone e il supporto alla stabilità professionale”.

McDonald’s raggiunge quota 700 ristoranti in Italia, rinnovato l'impegno per le comunità locali

(Adnkronos) - McDonald’s ha inaugurato nel quartiere di Spinaceto a Roma, il suo 700° ristorante italiano: un traguardo importante nel percorso di crescita dell’azienda - da gennaio sotto la guida della nuova Amministratrice Delegata Giorgia Favaro - celebrato a Roma con un evento speciale alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. 700 ristoranti, un numero significativo che rappresenta la presenza capillare dell’azienda in Italia, ma anche soprattutto il suo contributo alle Comunità, riassunto simbolicamente nel concept '7volte100' che raccoglie programmi e iniziative implementati lungo tutto il territorio, coinvolgendo e dando voce all’intera rete di franchisee, nonché ai partner e alle istituzioni con cui McDonald’s quotidianamente collabora. Dal nuovo accordo con il Consorzio della pera dell’Emilia-Romagna IGP alla rinnovata collaborazione per contrastare la violenza di genere a fianco di Differenza Donna; dall’impegno contro la povertà alimentare alla tutela dell’ambiente; dall’inclusione lavorativa delle categorie fragili e il supporto ai giovani, all’attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. “Sono orgogliosa di celebrare oggi questo importante traguardo. 700 è molto più che un numero, è simbolo del nostro lungo percorso in Italia, che ha per noi un significato profondo: è il valore generato da McDonald's sul territorio, insieme con i nostri oltre 150 licenziatari e 35.000 dipendenti, a sostegno del sistema Paese. Oggi abbiamo scelto di fermarci in questa meravigliosa città - che ci ha accolto con il nostro primo ristorante 38 anni fa - per condividere i grandi risultati ottenuti fino ad ora e i progetti che ancora vogliamo sviluppare sul territorio, con la promozione di iniziative dal forte impatto sociale, il sostegno alla filiera agroalimentare italiana, la condivisione dei temi della sostenibilità. Per i prossimi mesi, abbiamo in programma piani chiari e concreti: nuove aperture e nuove assunzioni, iniziative per il territorio e virtuose collaborazioni, con l’obiettivo di continuare a dare un contributo significativo al nostro paese”, ha commentato Giorgia Favaro, amministratrice delegata McDonald’s Italia. In particolare, il recente accordo siglato con il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp - che entrerà presto a far parte di un nuovo hamburger – rappresenta un importante contributo dell’azienda ad una filiera che è stata colpita dalle alluvioni della scorsa estate. Grazie a questa collaborazione McDonald’s acquisterà oltre 65mila chili di prodotto, fornito da produttori locali della provincia di Modena. Un’azione questa, che ricalca l’accordo annunciato lo scorso anno con il Pomodoro di Pachino Igp e che per McDonald’s rappresenta un modello di impegno da continuare a implementare a supporto delle filiere che si trovano ad operare in contesti difficili. McDonald’s, grazie alla partnership con Qualivita, collabora con i consorzi di materie prime Dop e Igp dal 2008. “Esprimo grande soddisfazione per la partnership che in questo importante progetto di McDonald’s vede protagonista anche la Pera dell’Emilia-Romagna Igp insieme a tante eccellenze del Made in Italy. Sarà sicuramente un’azione importante che favorirà ed accrescerà la conoscenza dello stretto legame con il territorio e la tradizione”, ha detto Mauro Grossi, presidente del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna Igp.  “E' fondamentale sensibilizzare il più alto numero possibile di consumatori, soprattutto giovani, per garantire la sopravvivenza sia dell’Igp che dell’intera filiera delle pere, così duramente messe alla prova in questi ultimi 5 anni. Questa azione si aggiunge al supporto garantitoci dalla Regione Emilia-Romagna per l’Igp e dal Ministero della Sovranità Alimentare e delle Foreste per la filiera delle pere. Ricordo che la pera 'era' uno dei quattro prodotti frutticoli per cui l’Italia era determinante nel mercato globale. La pera dell’Emilia-Romagna Igp è stata tra le prime denominazioni protette ad essere riconosciute a livello europeo nel 1998.” Per quanto riguarda invece il supporto contro la violenza di genere, continua la collaborazione con l’Associazione differenza donna, che già ha visto McDonald’s impegnata nella diffusione del 1522, numero nazionale antiviolenza e antistalking. In particolare, le due parti si stanno adoperando per avviare programmi che facilitino l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. “Siamo qui per testimoniare che le grandi aziende devono e possono fare la loro parte. Con McDonald's il lavoro di diffusione del 1522 è stato capillare e intenso e siamo certe che non ci fermeremo qui. Il lavoro di sensibilizzazione se strutturato in maniera puntuale ed organica è un mezzo formidabile di contrasto alla violenza sulle donne. Vogliamo che con McDonald's si prosegua per dire insieme che non possiamo restare indifferenti alla violenza maschile contro le donne”, spiega Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna. Inoltre, grazie alla capillarità sul territorio degli oltre 150 licenziatari vengono realizzate molteplici attività e iniziative locali: quasi 200 progetti di inclusione e assunzione di persone fragili come persone con disabilità anche cognitive e rifugiati; oltre 220 attività dedicate ai giovani per contribuire a contrastare il fenomeno della dispersione giovanile, attraverso il supporto ad attività e squadre sportive e la formazione su temi quali bullismo e parità di genere, anche all’interno delle scuole; centinaia di iniziative per la tutela dell’ambiente come piantumazione, riqualifica e manutenzione del verde pubblico, progetti di decoro urbano, laboratori di educazione e sensibilizzazione al corretto riciclo, in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni. A queste si aggiungono attività nazionali ormai consolidate: l’operato di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che accoglie e dà sostegno alle famiglie dei bambini ospedalizzati; 'Sempre aperti a donare', l’iniziativa benefica che da quattro anni offre pasti caldi ai bisognosi, grazie alla collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali. Nel corso delle prime tre edizioni sono stati donati oltre 527mila pasti caldi.  Sul fronte della sostenibilità, l’azienda è impegnata in prima linea nella sensibilizzazione sulle buone pratiche di riciclo nei ristoranti e contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti attraverso le 'Giornate insieme a te per l’ambiente', che dal 2021 hanno coinvolto 15.000 volontari in oltre 350 tappe. Un impegno costante nel nostro Paese testimoniato anche dai numeri: da un recente misurazione realizzata da Althesys, infatti, McDonald’s Italia ha creato 1,9 miliardi di euro di valore condiviso, pari allo 0,1% del pil, di cui 623 milioni di euro di contribuzione fiscale. Per ogni euro fatturato in Italia, McDonald’s ne redistribuisce 3,3 lungo tutta la filiera, divisi fra famiglie, Stato e altre imprese. Un impatto positivo che continuerà anche nel 2024 grazie all’apertura di 50 nuovi ristoranti e la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro.

Altroconsumo Connect, 11mila euro donati alla cooperativa Comin

(Adnkronos) - Attraverso la donazione di 5 euro per ogni sottoscrizione della polizza Long-Term Care, Altroconsumo Connect ha raccolto 11mila euro da donare alla cooperativa Comin, la cui missione è la tutela e il benessere dei minori e delle famiglie in gravi difficoltà attraverso l’accoglienza e la cura di bambini e bambine in comunità.  La cooperativa Comin si occupa da 50 anni di realizzare interventi a favore di bambini e famiglie in difficoltà, tra gli altri progetti gestisce 4 comunità educative per ragazzi da 6 a 21 anni e una comunità per i minori dagli 0 ai 6 anni. Comin conta oggi 249 soci lavoratori e 99 volontari, per un totale di 348 persone che contribuisco regolarmente alle attività della cooperativa. Oltre alle comunità, Comin gestisce ad oggi circa altri 60 servizi e progetti.  “Il tema della Non Autosufficienza per noi è centrale: si tratta di un fenomeno destinato ad impattare in modo sempre più severo sulla vita dei cittadini, mettendo a rischio la tenuta sociale del Paese. Per questo ci impegniamo in attività di sensibilizzazione e informazione, oltre che nel fornire soluzioni concrete di tipo assicurativo - commenta Minjun Hu di Altroconsumo Connect - In Italia il numero dei soggetti non autosufficienti è destinato ad aumentare nei prossimi anni. E questo a fronte di un sistema di Welfare statale che già oggi non dispone di risorse sufficienti per dare un supporto adeguato alle persone in difficoltà, scaricando di fatto sulle famiglie gli oneri dell’assistenza. Con questa iniziativa abbiamo voluto dunque offrire un sostegno concreto e ribadire il nostro impegno per il sociale, creando un ponte ideale fra presente e futuro: un futuro sereno per i soci sottoscrittori della polizza e un presente migliore per i bambini e i ragazzi accolti da Comin”.  “Grazie ad azioni di Responsabilità Sociale di Impresa come quella messa in atto da Altroconsumo le nostre comunità avranno la possibilità di offrire percorsi che colgano gli aspetti peculiari della crescita di ogni bambino e ragazzo. Per noi è davvero importante garantire che ognuno di loro sia messo nelle condizioni di poter seguire le proprie passioni e attitudini”, commenta Elza Daga, presidente Comin.