COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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Anche i detenuti in guerra per l'Ucraina. Kiev ha bisogno di soldati nella fase cruciale della guerra contro la Russia e si appresta a schierare anche carcerati al fronte. La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato in seconda lettura un disegno di legge che prevede la mobilitazione volontaria di alcune categorie di detenuti. In Russia, ...

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Al via domani a Lecco nella sede della Camera di commercio, in via Tonale 28-30, Family business forum, il primo e più importante evento pubblico dedicato alle aziende familiari la principale forma di impresa non solo in Italia, ma anche nella gran parte del mondo. Nato da un’idea di Maria Silvia Sacchi, già giornalista del Corriere della Sera, l’e...

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"La pubblica amministrazione è un elemento trainante della transizione energetica". Così Vittorio Chiesa, Chairman Polimi Graduate School of Management, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma.  "La riqualifica energetica – ha continuato Chiesa – della pubblica ammi...

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Ucraina, in guerra anche i detenuti: servono soldati contro Russia

(Adnkronos) - Anche i detenuti in guerra per l'Ucraina. Kiev ha bisogno di soldati nella fase cruciale della guerra contro la Russia e si appresta a schierare anche carcerati al fronte. La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato in seconda lettura un disegno di legge che prevede la mobilitazione volontaria di alcune categorie di detenuti. In Russia, una misura analoga e con meno criteri restrittivi, è in vigore già da tempo.  Dalla mobilitazione ucraina sono esclusi i condannati per i reati di omicidio intenzionale, stupro, pedofilia, oltre a funzionari corrotti, coloro che hanno commesso crimini contro la sicurezza nazionale nonché chi ha occupato incarichi di particolare responsabilità come deputati e ministri. Non potranno prestare servizio nelle forze armate anche le persone condannate per produzione, acquisto, distribuzione o possesso illegale di droghe, mentre per tutti gli altri detenuti si applica la condizione che non devono ancora scontare più di tre anni di pena. La legge, che non è ancora in vigore, rientra nella strategia di Kiev per aumentare il numero di soldati al fronte in un momento chiave del conflitto. L'Ucraina attende di ricevere tutte le armi che gli Usa forniranno dopo il via libera del Congresso all'ultimo maxi pacchetto da 61 miliardi di dollari. I nuovi aiuti saranno determinanti per contrastare l'annunciata offensiva della Russia che, secondo esperti e analisti, dovrebbe cercare la spallata tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Le forze di Mosca premono per conquistare Chasiv Yar, roccaforte nel Donetsk, che può diventare il trampolino per puntare verso ovest. L'Ucraina, come hanno ammesso i vertici militari, deve ripiegare per evitare inutili perdite: meglio cedere territori che vite, in questo momento. In tempi brevi, però, bisogna puntellare il fronte.  E l'Ucraina si prepara a mandare centinaia di migliaia di soldati in prima linea dopo il varo del controverso disegno di legge sulla mobilitazione. Si stima che saranno centinaia di migliaia i rinforzi, per lo più uomini di 25-26 anni, idonei a essere arruolati per la prima volta. Saranno loro a scendere presto in campo a fianco di chi già combatte l'aggressione militare russa, in base alla legge firmata dal presidente Volodymyr Zelensky. Numeri inferiori rispetto ai 500mila che aveva chiesto l'ex comandante in capo Valerii Zaluzhnyi, ma probabilmente meno liberi di abbandonare le armi. E' stata infatti tolta la clausola inizialmente prevista secondo la quale era possibile lasciare l'esercito dopo 36 mesi.  Zelensky aveva già convertito in legge alcune disposizioni, come l'abbassamento dell'età per la coscrizione militare maschile da 27 a 25 anni. Ma già a partire dai 18 anni sarà possibile arruolarsi volontari, anche se non in prima linea, mentre resta invariata l'età massima di 60 anni. La mobilitazione dovrebbe consentire all'Ucraina di ridurre parziamente l'evidente gap di risorse, umane e non, rispetto alla Russia. Mosca dispone di un ricambio praticamente illimitato e può permettersi attacchi a ondate, senza curarsi delle perdite. Recentemente, il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto sulla leva primaverile per il servizio militare in Russia. Il documento prevede l'arruolamento "dei cittadini russi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, non in riserva e idonei alla coscrizione, tra il 1° aprile e il 15 luglio 2024, per un numero di 150.000 persone". Il decreto prevede anche il congedo di soldati, marinai, sergenti e sottufficiali il cui periodo di leva è scaduto. Le nuove leve non sono destinate a rinforzare l'esercito russo in tempi brevissimi, ma sono l'ulteriore segnale del funzionamento della macchina bellica a pieno regime.

Family business forum, incontro su passaggio generazionale e fondazioni di famiglia

(Adnkronos) - Al via domani a Lecco nella sede della Camera di commercio, in via Tonale 28-30, Family business forum, il primo e più importante evento pubblico dedicato alle aziende familiari la principale forma di impresa non solo in Italia, ma anche nella gran parte del mondo. Nato da un’idea di Maria Silvia Sacchi, già giornalista del Corriere della Sera, l’evento si svolgerà a Lecco giovedì 9 e venerdì 10 maggio (con orario 9-19 il primo giorno, 9-14 il secondo, come da programma allegato) presso la sede Camera di Commercio, con un programma ricco di interventi, dialoghi, workshop e interviste in cui grandi nomi dell’imprenditoria, della ricerca, dell’economia e delle istituzioni si confronteranno per riflettere sulle dinamiche che coinvolgono e impattano sulle imprese di famiglia. Tra gli imprenditori presenti ci saranno Marco Campanari, Giuseppe Caprotti, Marco Taccani Gilardoni, Claudio Marenzi, Alberto Dalmasso, Bianca e Luigi Passera, Enrico Falck, Riccardo Stefanelli, Andrea Sasso, Amelia Pegorin, Paolo Mainetti, Cristina Bombassei e Valentina Cogliati. Presenti anche Claudia Parzani (Borsa Italiana), Francesco Billari (Università Bocconi), Anna Gervasoni (Aifi) e il primo violino de La Scala Laura Marzadori. Confronto con famiglie tedesche e spagnole, confronto sulle relazioni dell’Italia con Regno Unito e Stati Uniti. Intervista con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione internazionale. L’area di Lecco e Sondrio è stata scelta come sede del Family Business Forum proprio perché qui, secondo uno studio condotto dall’Osservatorio AUB, si trova quasi l’81% le aziende familiari con oltre 20 milioni di fatturato (in rapporto alla media nazionale del 65%), e sempre in quest’area le aziende familiari hanno registrato +18,7% nel 2022, un dato positivo al di sopra della media nazionale nello stesso periodo (+14,3%). Anche di questo si parlerà al Forum dove si tratterà anche di Fondazioni e di donne, a cui è sempre più affidato il compito di tenere alto il nome della famiglia e di fare da tramite tra l’impresa e la comunità che la circonda. "Il forum - afferma Maria Silvia Sacchi, direttrice di Family business forum - ci consente di dare uno sguardo sulle aziende familiari italiane e lo facciamo con un approccio diverso: con un’attenzione particolare alla famiglia proprietaria, perché in assenza di sane relazioni familiari nessuna struttura tecnica protegge fino in fondo la famiglia e l’impresa, e con la volontà di parlare a tutte le imprenditrici e gli imprenditori in maniera più diretta possibile. Per questo a Family business forum l’accesso è libero e condividiamo sempre al massimo i contenuti".

Energia, Chiesa (Polimi): "Pa traino della transizione energetica"

(Adnkronos) - "La pubblica amministrazione è un elemento trainante della transizione energetica". Così Vittorio Chiesa, Chairman Polimi Graduate School of Management, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma.  "La riqualifica energetica – ha continuato Chiesa – della pubblica amministrazione è un passo fondamentale per rientrare negli standard richiesti, che attualmente non sono sufficienti. In merito alle energie rinnovabili – ha aggiunto Chiesa – queste nel 2021 hanno contribuito al 40% sull’insieme della produzione di energia elettrica nazionale". Per raggiungere gli obiettivi del Pniec, ha precisato Chiesa, "entro il 2030 il peso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili sul comparto energetico dovrebbe raddoppiare per raggiungere il target al 2030, installando 3,5 volte l’attuale capacità di fotovoltaico e 2,5 volte quella di eolico".  "Il teleriscaldamento – ha osservato l’esperto – ha il potenziale effettivo di produrre 38 TWh, utile ad efficientare quasi il 10% della domanda termica residenziale, con investimenti annui fra 7 e 10 miliardi di euro”. Questo permetterebbe, quindi, di passare dal 2% all’8% di produzione, recuperando il calore proveniente da acque reflue e temoriscaldatori". "Oggi – ha evidenziato Chiesa – l’attuale diffusione della tecnologia arriva a 9,7 TWh all’anno, ma ha un potenziale di sviluppo di 4 volte superiore e entro il 2030 si può raggiungere” “Anche in questo caso – ha sottolineato Chiesa – è necessario vengano stanziati investimenti, vi sia una cooperazione fra norme ed incentivi, stimolando la domanda tramite l’introduzione, ad esempio, di obblighi di allacciamento alla rete per i nuovi edifici".  "Un altro elemento – ha sottolineato Chiesa – per favorire la transizione energetica è il biometano”. “Un tema – ha proseguito Chiesa – delicato è l’approvvigionamento di biometano, in quanto vi è difficolta ad accumulare la materia prima sufficiente”. “È – ha concluso Chiesa – dunque necessario favorire l nascita di consorzi che operino per consentire l’accumulo di biometano”.