COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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Un maestro è stato arrestato dalla polizia locale, su richiesta della procura di Milano, con l'accusa di violenza sessuale aggravata su quattro bambine di una scuola materna della periferia sud-ovest della città. Le presunte vittime avrebbero subito le molestie (strusciamenti e palpeggiamenti) in classe, riprese dalle telecamere installate lo scors...

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"La digitalizzazione può essere un'occasione per ridurre l'inquinamento e può aiutare a ridurre le distanze, rispettando l'ambiente". Queste le parole di Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, durante gli "Stati generali delle ingegnerie digitali" in corso di svolgimento a Milano, su iniziativa dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Mi...

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L’Ue ha fatto passi indietro sulla politica agricola e sul ripristino della natura. Questo sostengono diverse organizzazioni ambientaliste e rappresentanti politici le deroghe introdotte nel nuovo regolamento della Politica Agricola Comune (Pac) 2023-2027 sulla protezione degli spazi naturali. Il 26 marzo, il Consiglio AgriFish ha approvato un pacc...

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Milano, violenze su bimbe di una scuola materna: maestro arrestato

(Adnkronos) - Un maestro è stato arrestato dalla polizia locale, su richiesta della procura di Milano, con l'accusa di violenza sessuale aggravata su quattro bambine di una scuola materna della periferia sud-ovest della città. Le presunte vittime avrebbero subito le molestie (strusciamenti e palpeggiamenti) in classe, riprese dalle telecamere installate lo scorso 13 aprile, quando sono nati i primi sospetti nei confronti dell'educatore di 34 anni.  L'indagine, coordinata dalla pm di Milano Rosaria Stagnaro, ha permesso - dopo una segnalazione di sospetti abusi - di entrare nella struttura scolastica lo scorso 13 aprile e di installare le telecamere per verificare le accuse nei confronti dell'uomo. Sono bastati pochi giorni per trovarsi davanti agli occhi ben cinque episodi sospetti nei confronti delle piccole di 4 anni o al massimo 5 anni, spiegano gli investigatori.  Il primo presunto abuso immortalato sarebbe di lunedì 15, poi il 17 aprile sarebbero state registrate altre immagini sospette facendo scattare la decisione di arrestare il maestro che, davanti alle accuse, non ha proferito parola. Solo due giorni fa a Milano un altro episodio simile aveva portato all'arresto (domiciliari), sempre grazie all'uso delle telecamere, di una maestra d'asilo accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni piccoli.

Edilizia, Ciocca (Lega): "Europa inietti risorse per digitalizzazione"

(Adnkronos) - "La digitalizzazione può essere un'occasione per ridurre l'inquinamento e può aiutare a ridurre le distanze, rispettando l'ambiente". Queste le parole di Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, durante gli "Stati generali delle ingegnerie digitali" in corso di svolgimento a Milano, su iniziativa dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. Perché la digitalizzazione si completi, Ciocca indica la ricetta: “Serve che l’Europa inietti le risorse economiche, così da colmare il gap e ovviare alla scarsa digitalizzazione. Ne hanno bisogno le piccole medie imprese e il sistema pubblico. E devono aumentare anche le performance dei cittadini”, ha concluso Ciocca.

Passi indietro sulle politiche green da parte dell’Ue, l’allarme degli ambientalisti

(Adnkronos) - L’Ue ha fatto passi indietro sulla politica agricola e sul ripristino della natura. Questo sostengono diverse organizzazioni ambientaliste e rappresentanti politici le deroghe introdotte nel nuovo regolamento della Politica Agricola Comune (Pac) 2023-2027 sulla protezione degli spazi naturali. Il 26 marzo, il Consiglio AgriFish ha approvato un pacchetto di modifiche proposte dalla Commissione Europea che, secondo gli ambientalisti, comportano un indebolimento della protezione del suolo, della rotazione delle colture e dei pascoli. Sullo sfondo, le proteste degli agricoltori che hanno riguardato il territorio europeo negli scorsi mesi. Questi i punti fondamentali della revisione della Pac: - Nuove deroghe in caso di condizioni climatiche eccezionali, tali da compromettere la produzione agricola; - Modifiche agli standard delle buone condizioni agricole e ambientali (Bcaa); - Esenzione dai controlli e dalle sanzioni per le aziende agricole con meno di dieci ettari, al fine di alleviare il carico amministrativo su piccole realtà; - Possibilità per i singoli Paesi di modificare i propri piani strategici agricoli due volte all’anno, creando uno spazio per adattamenti in corso d’opera. Queste decisioni sollevano preoccupazioni sul futuro della sostenibilità ambientale e della biodiversità in Europa, richiedendo una valutazione accurata degli impatti e una riflessione approfondita sul bilanciamento tra esigenze agricole ed ecologiche. La Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura, che riunisce 90 sigle della società civile ed è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni del mondo ambientalista, consumerista e del biologico italiane, mette nel mirino la procedura d’urgenza utilizzata per revisionare la Pac. Si tratta, dice l’organizzazione, di nuove regole “giustificate dalla ‘semplificazione’ dei regolamenti europei” che indeboliscono l’impegno dell’Unione verso l’ambiente.  CambiamoAgricoltura fa notare che è “Una procedura del tutto straordinaria che non prevede una valutazione di impatto, né un confronto con la società civile. Decisione ancora più incomprensibile considerata la consultazione proprio sul tema della semplificazione attivata dalla stessa Commissione nelle ultime settimane, i cui risultati sono attesi dopo l’estate, nonché il Dialogo strategico aperto proprio sui temi del futuro dell’agricoltura in Europa”. Per il collettivo, le pressioni degli agricoltori sulle istituzioni comunitarie hanno generato un effetto normativo che graverà sulle spalle non solo dell’ambiente, ma anche di quegli agricoltori che hanno investito in ottica green. “Questo pacchetto di riforme – aggiunge #CambiamoAgricoltura – non solo riporterà la Pac indietro di oltre 25 anni ma danneggerà in particolare tutte quelle aziende agricole che hanno convintamente intrapreso la strada dell’agrogeologia, e renderanno tutto il sistema agricolo ancora più vulnerabile agli effetti della perdita di biodiversità e della crisi climatica”. Sull’altro fronte, il commissario per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski ha esortato gli europarlamentari ad adottare rapidamente il pacchetto di modifiche alla Politica Agricola Comune (Pac) presentato il 15 marzo dalla Commissione Europea in modo da alleggerire gli oneri amministrativi degli agricoltori: “È essenziale approvare rapidamente, così che gli agricoltori avvertano l’effetto dei cambiamenti già nel 2024, altrimenti succederà solo nel 2025”, ha detto Wojciechowski. Lo stesso commissario ha delineato i punti cardine della riforma della Pac: oneri amministrativi, turbative del mercato e mancanza di equità nella filiera. Le modifiche alla Pac non sono l’unico campanello d’allarme per gli ambientalisti. Infatti, a soli dieci giorni dalla proposta della Commissione Ue sulla Politica agricola comune, il Belgio, detentore della presidenza del Consiglio dell’Ue, ha rinviato il voto sul Nature Restoration Law perché il sostegno degli Stati membri era diventato insufficiente. La brusca frenata è stata provocata dall’astensione dell’Ungheria, che si è aggiunta a quelle di Austria, Finlandia, Polonia, Belgio e al parere contrario di Italia, Svezia e Paesi Bassi. Se a febbraio l’ok del Parlamento Ue sul Nature Restoration Law aveva fatto esultare gli ambientalisti e il provvedimento sembrava ormai cosa fatta, lo stop del mese scorso ha provocato una rimozione del punto dall’agenda Ue. Si è quindi arenato il percorso che portava i ministri dell’ambiente a consolidare la proposta al Consiglio. L’obiettivo del Nature Restoration Law, così come approvato dall’Europarlamento a febbraio, è quello di ripristinare il 90% degli habitat europei danneggiati entro il 2050. Una decisione che aveva provocato la reazione contraria della destra e della Coldiretti che preannunciava un “sistema produttivo in ginocchio”.  I trattori in protesta già sfilavano e, pur non riuscendo a bloccare in toto il provvedimento, avevano ottenuto qualche traguardo. La Commissione chiedeva infatti la riduzione del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030 e il divieto di tutti i pesticidi nelle aree sensibili (le aree verdi urbane, compresi parchi e giardini pubblici, i campi ricreativi o sportivi, i sentieri pubblici, le zone protette Natura 2000 e qualsiasi area ecologicamente sensibile da preservare per gli impollinatori in pericolo), ma questa misura era stata cassata prima dell’ok dell’Europarlamento. Avanzata a giugno 2022, la proposta di regolamento era uno dei pilastri della Strategia europea per la biodiversità, nata con lo scopo di allineare l’Unione europea agli impegni internazionali presi con l’accordo di Kunming-Montreal sulla biodiversità. Con lo stop del 25 marzo, l’Unione rischia di presentarsi senza una proposta concreta in materia alla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, la Cop16, in programma in Colombia per il prossimo ottobre. Un’impasse che contrasta l’ambizione, da anni perseguita dall’Unione, di essere in prima linea nelle politiche green. Il commissario europeo per l’ambiente ha avvertito che accantonare il disegno di legge a tempo indeterminato distruggerebbe la reputazione dell’UE a livello globale, dato che ha aperto la strada al vertice sulla biodiversità Cop15 a Montreal nel 2022. “Rischiamo di andare alla Cop16 assolutamente a mani vuote”, ha detto Virginijus Sinkevičius prima di rincarare la dose: uno stop definitivo al Nature Restoration Law solleverebbe “serie domande e preoccupazioni sulla coerenza e la stabilità del processo decisionale dell’Ue”.