COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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Un ragazzo di 16 anni è stato denunciato per truffa ai danni di anziani dopo aver sottratto 50 mila euro di preziosi ad una 84enne di Padova. Il giovane è stato sorpreso e fermato dall Polizia Ferroviaria di Roma mentre era bordo di un treno per rientrare a Napoli, quando ormai era sicuro di averla fatta franca. Con sé aveva ancora l’intero bottin...

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Novanta anni di storia e successi, una ‘rinascita’ iniziata meno di due anni fa, presenza in oltre 140 punti vendita, una vasta gamma di prodotti skincare e makecare, e ora lo sguardo rivolto a nuovi mercati, grazie a due imprenditori che hanno creduto nel potere del made in Italy riportando in auge la storia della cosmetica italiana: Dorabruschi '...

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In collaborazione con Wonize.it  GreenforLife nasce dall'incontro tra tradizione e innovazione. Trent'anni di esperienza nel settore immobiliare si fondono con una visione pionieristica del fare impresa. Dove l'ecosostenibilità e il benessere collettivo diventano i pilastri fondamentali. La storia di GreenforLife è una narrazione di passione, dediz...

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Da Napoli a Padova per truffare anziana, fermato 16enne: con se 50mila euro di bottino

(Adnkronos) - Un ragazzo di 16 anni è stato denunciato per truffa ai danni di anziani dopo aver sottratto 50 mila euro di preziosi ad una 84enne di Padova. Il giovane è stato sorpreso e fermato dall Polizia Ferroviaria di Roma mentre era bordo di un treno per rientrare a Napoli, quando ormai era sicuro di averla fatta franca. Con sé aveva ancora l’intero bottino. Ben 50.000 euro di oggetti in oro e preziosi, e carte di pagamento, che era riuscito a farsi consegnare dalla vittima, recandosi a casa sua e fingendo di essere stato incaricato da un fantomatico avvocato di ricevere la cauzione necessaria ad evitare la galera al figlio, falsamente accusato di aver provocato un incidente. Al momento del fatto l’84enne era da sola a casa poiché il marito era ricoverato in ospedale da qualche giorno. Dopo aver subito la truffa, la donna ha chiamato il 113 e una Volante della Questura di Padova l’ha raggiunta nella sua abitazione. L'anziana ha quindi confidato ai poliziotti di aver consegnato tutti gli oggetti preziosi custoditi in casa ad un falso avvocato presentatosi sulla soglia di casa dopo che una telefonata di un sedicente carabiniere l’aveva informata che il figlio era trattenuto in caserma per aver causato un incidente stradale ed aver ferito un bambino. Avrebbe per questo rischiato il carcere se qualche suo famigliare non avesse pagato una cauzione di diverse migliaia di euro.  Gli agenti hanno subito allertato i colleghi della Squadra Mobile, che hanno visionato le immagini delle telecamere della Stazione Ferroviaria e sono riusciti in poche ore ad individuare un giovane corrispondente alla descrizione fornita dall’anziana. Quest’ultimo, in un orario di poco successivo alla truffa andata a segno, aveva acquistato presso la biglietteria self-service il biglietto per la tratta Padova-Napoli, salendo sul primo treno utile. Grazie alla pronta e fattiva collaborazione dei colleghi del Compartimento Polfer Lazio, Sottosezione Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina e Squadra di Polizia Giudiziaria, il giovane è stato bloccato una volta arrivato a Roma. Con sé aveva l’intera refurtiva, interamente riconosciuta dalla vittima, compresi i documenti e le carte di pagamento del marito della stessa. Il giovane, 16enne, aveva già precedenti per reati contro il patrimonio.  Non si tratta dell'unico risultato frutto della collaborazione tra i poliziotti della Squadra Mobile di Padova e quelli della Polizia Ferroviaria di Roma. 4 sono le persone arrestate dalla Polfer della Capitale negli ultimi mesi; si tratta di un pendolarismo criminale sempre più sofisticato anche sotto il profilo della conoscenza delle norme; negli ultimi episodi, infatti, vengono ingaggiati minorenni che non possono essere imputati del reato di estorsione e per i quali l’arresto per truffa non è previsto. Un’attività vile messa a segno anche da giovani senza rispetto alcuno per le categorie fragili degli anziani. D’altra parte è di ben 9 il numero di truffatori arrestati dalla Squadra Mobile di Padova nel giro di meno di un anno, altri 16 sono quelli individuati e denunciati alle Procure della Repubblica (due dei quali anche loro minori, appena 15enni), tutti accusati di truffa del falso incidente. Un’attività di contrasto che si affianca alla campagna di prevenzione da tempo portata avanti dalla Polizia di Stato di Padova e che ha con quest’ultimo episodio consentito di recuperare e restituire alle anziane vittime della città del Santo circa 120.000 euro di oro e preziosi e 50.000 euro di denaro contante, beni sottratti loro nei 37 episodi risolti positivamente.  È attraverso l’elenco degli abbonati alle utenze fisse che i truffatori individuano le loro potenziali vittime, solitamente persone anziane. Queste ultime vengono contattate più volte già nelle settimane precedenti al tentativo di truffa vero e proprio, e con scuse varie gli vengono carpite informazioni varie (come i nomi dei loro figli o nipoti, il lavoro che essi svolgono). Informazioni grazie alle quali viene poi attuata la truffa vera e propria, che consiste appunto nel fingere un grave incidente di cui uno qualsiasi dei familiari più stretti sarebbe responsabile e per tale ragione in stato di arresto. Quindi la richiesta da parte di chi si finge al telefono maresciallo od avvocato di versare subito del denaro o dei preziosi nelle mani di uno pseudo amico od incaricato inviato appositamente presso l’abitazione. L’episodio in questione è soltanto l’ultimo in ordine temporale in relazione ad un fenomeno che negli ultimi mesi ha consentito al personale della Polizia Ferroviaria di individuare i responsabili di analoghe truffe, tutti provenienti dall’hinterland partenopeo. L’attenzione della Specialità sulle tratte particolarmente frequentate dai malviventi dal Veneto alla Campania passando per altre regioni come Toscana e Lazio, grazie alla predisposizione di mirate attività investigative, alla stretta collaborazione con gli Uffici di Polizia territoriali ed alla tempestività dell’informazione acquisita dalla vittima ed immediatamente veicolata lungo le probabili direttrici di fuga, hanno permesso di trarre in arresto o denunciare i responsabili e di recuperare la refurtiva che, oltre al valore economico, ha molto spesso un inestimabile valore affettivo, dal momento che gli oggetti asportati sono frutto di sacrifici di una vita o ricordi di famiglia.

Made in Italy, Dorabruschi: rinasce brand iconico della cosmetica e punta a nuovi mercati

(Adnkronos) - Novanta anni di storia e successi, una ‘rinascita’ iniziata meno di due anni fa, presenza in oltre 140 punti vendita, una vasta gamma di prodotti skincare e makecare, e ora lo sguardo rivolto a nuovi mercati, grazie a due imprenditori che hanno creduto nel potere del made in Italy riportando in auge la storia della cosmetica italiana: Dorabruschi 'rinasce' nel 2022 grazie all’intuizione di Mario Salvatori e Arcangelo D’Onofrio, due dinamici imprenditori con storie manageriali e imprenditoriali internazionali, attuali Ceo dell’azienda nata a Firenze nel 1934 da Berta Casamenti, in arte Dora Bruschi, fondatrice della storica realtà della cosmetica italiana, una donna all’avanguardia che ha ideato formule e prodotti unici dedicati alla pelle. Per i due imprenditori la 'scintilla' è scattata durante un periodo storico molto particolare, la pandemia: D’Onofrio era alla ricerca di un prodotto disinfettante per le mani da utilizzare per i collaboratori della sua azienda del Mugello e, attraverso il passaparola, si è ritrovato nei laboratori di Borgo San Lorenzo, sede di Dorabruschi. Ne parla subito con il collega e amico Mario Salvatori, allora basato in Asia che, rientrato in Italia, accoglie la sfida di scommettere su un brand storico dal forte potenziale racchiuso nell’eccellenza di formule che ancora oggi, dopo 90 anni, realizza con estrema cura e attenzione. Ed ecco così che nel 2022 i due decidono di acquisire l’azienda e procedere nel 'risveglio di Dorabruschi', come racconta la serie podcast in 5 puntate 'Un sogno che diventa impresa' realizzata da Dr Podcast per Dorabruschi.  Nella nuova squadra si è poi aggiunta Elena Verrazzani, farmacista e responsabile Marketing e Formazione di Dorabruschi, che, dopo aver incontrato Mario, si è innamorata del progetto, anche per l’aspetto 'made in Tuscany', e la storicità del brand. “Lo sviluppo del marchio passa per diversi step, il primo è di riconsolidare il marchio in Italia, perché il mercato si sta evolvendo in maniera significativa, per poi spostarci sul mercato estero, come Sud-Est Asiatico, Medi Oriente e Nord-America. Noi siamo una re-start up, perché il risveglio può dare molta più soddisfazione della partenza”, affermano Arcangelo D’Onofrio e Mario Salvatori, il primo imprenditore con esperienza trentennale nella tecnologia applicata alla moda luxury in Europa, e fondatore di Temera, una realtà aziendale leader nel settore che oggi conta oltre 150 dipendenti; il secondo manager di esperienza trentennale in multinazionali nel settore beauty e personal care, di cui oltre 20 passati all’estero tra Stati Uniti, Regno Unito ed Asia, nell’ambito commerciale e marketing. Con le sue tecnologie cosmetiche avanzate, caratterizzate dall’approccio scientifico di una regina della bellezza come Helena Rubistein che ha ispirato la fondatrice 90 anni fa, Dorabruschi, con il suo fare 'cultura della pelle', non ha mai deluso le aspettative dei consumatori che negli anni si sono avvalsi dei suoi prodotti. Oggi la nuova proprietà mira ad allargare gli orizzonti. "Il plus di Dorabruschi è di essere un’azienda che non è mai scesa a compromessi. Ha sempre portato avanti valori guida solidi e imprescindibili. I pilastri su cui si fonda il dna del brand sono efficacia provata di formule 'su misura', conoscenza e rispetto della pelle e dei suoi bisogni, utilizzo di principi attivi cosmetici di altissima qualità nelle concentrazioni necessarie a contrastare l’inestetismo cui sono destinate, e una ricerca continua realizzata in house, nello stabilimento di Firenze", concludono continuano i due founder.

Rosario Scuteri e la missione di Greenforlife: visione green e ecosostenibilità nell' immobiliare

(Adnkronos) - In collaborazione con Wonize.it  GreenforLife nasce dall'incontro tra tradizione e innovazione. Trent'anni di esperienza nel settore immobiliare si fondono con una visione pionieristica del fare impresa. Dove l'ecosostenibilità e il benessere collettivo diventano i pilastri fondamentali. La storia di GreenforLife è una narrazione di passione, dedizione e resilienza, costellata da centinaia di appartamenti realizzati e venduti. Testimoni di un impegno ininterrotto verso l'eccellenza e l'innovazione.  Rosario Scuteri, la mente visionaria dietro a GreenforLife, porta con sé un bagaglio di esperienze unico. Imprenditore dal 1998, Scuteri ha navigato attraverso le tempeste del settore immobiliare, affrontando le sfide con coraggio e trasformando le avversità in opportunità di crescita personale e professionale. La crisi del mattone del 2010 non ha fermato la sua sete di innovazione. Al contrario, ha segnato l'inizio di un viaggio di riscoperta che, attraverso la pratica dello yoga e viaggi spirituali, ha portato alla nascita di un nuovo modo di concepire l'impresa immobiliare. GreenforLife si distingue per la sua filosofia aziendale unica, che pone al centro la selezione scrupolosa dei lotti e l'artigianalità delle costruzioni, mantenendo un controllo diretto e personale su ogni fase del progetto. Questo approccio permette di lavorare con margini adeguati, assicurando solidità e qualità superiore ad ogni opera. Ma GreenforLife è molto più di questo. È l'espressione tangibile di un sogno, quello di riforestare la Lombardia. Obiettivo al quale l'azienda si dedica con passione, reinvestendo il 10% dei propri utili in laboratori e iniziative green. L'impegno di Scuteri e del suo team va oltre la semplice realizzazione immobiliare. È un impegno verso la comunità, la natura e il futuro del pianeta. GreenforLife rappresenta un nuovo capitolo nel mondo dell'immobiliare, dove ogni progetto è un passo avanti verso un futuro più sostenibile e armonioso.   Greenforlife incarna una rivoluzione nel settore immobiliare. Trattasi di un impegno incondizionato per l'ecosostenibilità che va ben oltre la costruzione di semplici edifici. Questa visione pionieristica mira a reinventare il modo in cui viviamo, trasformando i nostri spazi abitativi in esempi tangibili di rispetto e cura per l'ambiente che ci circonda. Al cuore di questa rivoluzione verde c'è un obiettivo audace ma profondamente ispiratore: piantare un milione di alberi in Lombardia in soli 8 anni. Il motivo? Un desiderio ardente di incrementare il verde nelle aree urbane, ridurre l'inquinamento, e sostenere la biodiversità locale attraverso pratiche come l'agroforestazione e l'agricoltura urbana. Greenforlife non si limita a costruire; aspira a creare ecosistemi urbani in cui la vitalità delle piante è massimizzata, dove ogni albero piantato contribuisce a un cambiamento significativo verso un ambiente più sano e un equilibrio ecologico a lungo termine. Ma come si traduce questa visione nel concreto? Attraverso l'adozione di principi di bioedilizia e l'integrazione di tecnologie all'avanguardia nelle proprie costruzioni. Greenforlife sceglie materiali e metodologie che rispettano l'ambiente, come l'utilizzo del legno da filiere certificate. Non lo fa solo per il suo impatto positivo sul pianeta ma anche per i benefici che offre in termini di benessere abitativo e resilienza strutturale. Le pratiche di agroforestazione vanno oltre il semplice piantare alberi. Rappresentano un sistema diverso. Una strategia per ricreare ecosistemi autosufficienti che imitano la complessità e la ricchezza delle foreste naturali. Questo approccio, che include policolture e stratificazione vegetale, non solo esalta la produttività e la diversità biologica ma promuove anche la conservazione delle acque e riduce la necessità di interventi chimici.   Al centro della missione di Greenforlife c'è un doppio impegno che rivoluziona il concetto di spazio abitativo. Da un lato, l'azienda si dedica al recupero e alla rigenerazione degli edifici esistenti, trasformando quello che una volta era trascurato in qualcosa di vivente e respirante, un omaggio alla storia e al futuro. Dall'altro, propone l'edificazione di nuove costruzioni ecosostenibili, vere e proprie incarnazioni della filosofia green che Greenforlife porta avanti con fervore. Il recupero degli edifici non è semplicemente una questione di estetica. È un atto di cura verso le città e le loro comunità. Un modo per ridare vita a spazi dimenticati e, contemporaneamente, ridurre l'impatto ambientale che nuove costruzioni potrebbero avere. Greenforlife vede nel recupero un'opportunità di creare ambienti abitativi unici. Dove il passato e il presente si fondono in armonia con la natura circostante. Quando si tratta di nuove costruzioni, Greenforlife sceglie la via della bioedilizia. Utilizzare il legno, una risorsa rinnovabile e a basso impatto ambientale, non è una scelta casuale. È il simbolo dell'impegno di Greenforlife verso la sostenibilità. Per ogni albero utilizzato, ne vengono piantati altri, in un ciclo continuo di vita che rafforza l'impegno dell'azienda a un futuro più verde. Le nuove costruzioni non sono solo ecosostenibili. Sono anche avanguardia pura. Abitazioni in legno di classe Oro, A e Passive House non solo rispettano l'ambiente, ma offrono anche un benessere abitativo senza precedenti, grazie all'uso di impiantistica di ultima generazione e alla loro natura antisismica. E non è tutto: i cantieri in bioedilizia di Greenforlife si distinguono per la loro efficienza, completando le opere in tempi notevolmente inferiori rispetto al tradizionale.   Il cantiere di Via Rismondo 91 a Baggio segna un capitolo entusiasmante nella storia di Greenforlife. Un edificio dimenticato, destinato a rinascere.  L'acquisto di questa palazzina è solo l'inizio. La trasformazione coinvolge ogni angolo. Dal negozio abbandonato al piano terra al sottotetto inutilizzato, rivitalizzandoli in cinque residenze moderne, due delle quali vengono arricchite da giardini privati. Un tocco di verde in città.  Questo progetto non è solo una ristrutturazione. È una dichiarazione d'intenti. Greenforlife vuole dimostrare come il recupero urbano possa rigenerare quartieri interi, offrendo benefici ambientali tramite l'incremento di spazi verdi e rafforzando il senso di comunità tra i residenti.   Il 10, 11 e 12 maggio 2024, Greenforlife estende un caloroso invito a chiunque desideri essere parte di un evento rivoluzionario: il suo primo laboratorio di agroforestazione. L'obiettivo è ambizioso: piantare almeno 1000 piante, un'azione collettiva che vede i partecipanti lavorare fianco a fianco, seguendo le preziose indicazioni di Giuseppe Sannicandro, un tecnico esperto di agroforestazione responsabile del progetto. Questo è un appello a partecipare attivamente al cambiamento ecologico, un'opportunità per imparare direttamente sul campo come l'agroforesta possa essere un motore potente per la rigenerazione e la trasformazione del nostro pianeta.