COMUNICAZIONE ITALIANA
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Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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"E' arrivato per me il momento dei saluti. La mia carriera è stata lunga, bella e piena di momenti importanti e di aneddoti, ma sento che è arrivato il momento per me di ritirarmi, aprendo questo nuovo capitolo della mia vita, una nuova era, una nuova vita". Con queste parole e un pizzico di emozione Garbiñe Muguruza, pluricampionessa spagnola di t...

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Sono stati oltre 6mila i visitatori che dal 18 al 20 aprile hanno affollato i padiglioni del Piacenza Expo per la 5ª edizione del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo e degli Inerti da Costruzione e Demolizione - Italian Concrete Days, la principale mostra-convegno a livello europeo dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie ...

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L'attenzione verso la sostenibilità da parte di enti previdenziali, fondazioni di origine bancaria e del comparto assicurativo è in costante crescita. Lo conferma la sesta indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Febaf (Federazione Banche Ass...

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Muguruza si ritira: "E' arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo della mia vita"

(Adnkronos) - "E' arrivato per me il momento dei saluti. La mia carriera è stata lunga, bella e piena di momenti importanti e di aneddoti, ma sento che è arrivato il momento per me di ritirarmi, aprendo questo nuovo capitolo della mia vita, una nuova era, una nuova vita". Con queste parole e un pizzico di emozione Garbiñe Muguruza, pluricampionessa spagnola di tennis ed ex numero 1 del mondo, ha annunciato oggi il suo ritiro dall’attività agonistica, facendo calare così il sipario su una carriera scintillante, nella sala stampa ai Laureus World Sports Awards, in programma a Madrid presso il Palacio de Cibeles.  “Se 25 anni fa, quando ho iniziato a colpire le prime palline da tennis, qualcuno mi avesse detto che sarei diventata una tennista professionista e che avrei realizzato il mio sogno di diventare numero 1 del mondo avrei pensato che questa persona fosse pazza. Il tennis mi ha dato tantissimo in questa prima parte della vita. E’ stato un viaggio fantastico in cui ho vissuto situazioni uniche. Ho viaggiato in tutto il mondo, venendo a contatto con molte culture diverse. Sono grata a tutte le persone che mi hanno accompagnato durante questo viaggio perché senza di loro non sarei mai arrivata fin qui", ha aggiunto la 30enne campionessa spagnola. "Ora sono pronta a iniziare un nuovo capitolo della mia vita, che sicuramente sarà legato al tennis e allo sport. Spero che la mia collaborazione con Fondazione Laureus Sport for Good sia solo il primo di tanti altri progetti utili ad aiutare in prima persona i giovani attraverso lo sport”. La tennista spagnola, che si era già inizialmente ritirata dal tennis nel 2023, ha ufficialmente concluso la sua carriera agonistica, rivelando che nel suo futuro ci sarà un ruolo come Ambasciatrice Laureus. Garbiñe ha annunciato la sua decisione in una conferenza stampa che si è tenuta, a Madrid, presso il Palacio de Cibeles, dove lunedì prossimo, 22 aprile si terranno i Laureus World Sports Awards. Durante la mattinata la stessa Garbiñe Muguruza ha fatto visita alla Fundación A LA PAR, un programma sportivo con sede a Madrid.  "Quando ho smesso di giocare e sono tornato a casa, ho detto: vado a casa a riposarmi e vediamo come mi sento. Ho preso tutto quello che veniva a braccia aperte e ogni giorno che passava, mi sentivo meglio. Non mi sentivo in colpa, non avvertivo la mancanza della vita che conducevo prima, quindi è stato qualcosa di progressivo, non c'è stato davvero un giorno in cui mi sono svegliata ed ho detto basta, la decisione è arrivata poco a poco. Mi sono resa conto che mi veniva voglia di guardare il prossimo capitolo della mia vita". "Sono passati molti anni, 25 anni, da quando ho iniziato a giocare a tennis e se mi avessero detto che avrei ottenuto così tanto, avrei firmato subito", ha aggiunto la Muguruza, vincitrice di due prove dello Slam, il Roland Garros e Wimbledon. "Il ricordo più bello della mia carriera? Sicuramente la vittoria a Wimbledon, un momento unico. Questo torneo è la storia del tennis e vincere lì è il massimo. Come sta il tennis spagnolo? Lo vedo bene, ci sono sempre tanti giocatori importanti e poi abbiamo Carlos Alcaraz che è il nostro crack", ha concluso la campionessa spagnola".

Costruzioni, Gic chiude edizione dei record: oltre 6 mila visitatori

(Adnkronos) - Sono stati oltre 6mila i visitatori che dal 18 al 20 aprile hanno affollato i padiglioni del Piacenza Expo per la 5ª edizione del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo e degli Inerti da Costruzione e Demolizione - Italian Concrete Days, la principale mostra-convegno a livello europeo dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti. Un’edizione record quella appena conclusa, che ha visto: 263 espositori accreditati provenienti dall’Italia e dall’Estero; 16 convegni e oltre 15mila metri quadri di superficie espositiva. A sottolineare la primaria importanza del Gic a livello europeo anche il presidente di Assobeton, Alberto Truzzi.  “Il Gic è un appuntamento importante e di riferimento, dove si incontrano produttori di calcestruzzo, di macchinari, fruitori, clienti e progettisti. Va quindi fatto un plauso al direttore Fabio Potestà, che ha messo in piedi una kermesse importante. Siamo felici di far parte di questo entourage e di avere ottime relazioni con il Gic, che è un’occasione per fare business e per fare cultura”, sottolinea Alberto Truzzi, presidente di Assobeton.  “Questa quinta edizione è andata molto bene sia come numero di espositori italiani ed esteri, sia come numero di visitatori, che quest’anno è stato molto elevato. Tanto che supereremo ampiamente le 6mila unità”, afferma Fabio Potestà, direttore di MediapoinT & Exhibitions, società organizzatrice del Gic, “La cosa importante è, poi, la qualità del visitatore: abbiamo fatto in modo di incoraggiare e stimolare la visita di operatori qualificati e questo c’è stato riconosciuto da tutti gli espositori”, aggiunge Potestà.  Ma l’attività di Mediapoint & Exhibitions non si ferma. La società dà infatti appuntamento per le due prossime fiere in programma dal 29 al 31 maggio, sempre nei padiglioni del Piacenza Expo: Pipeline & Gas Expo Utility Construction Show – l’unica mostra-convegno europea interamente dedicata ai settori del mid-stream e delle reti distributive del “Oil & Gas”, ma anche di quelle idriche – e Cybsec-Expo The Cyber Security Event – la nuovissima esposizione dedicata alla sicurezza informatica, alla protezione dei dati e delle infrastrutture critiche –, che si terranno in contemporanea.  “Quest’anno abbiamo esagerato con le manifestazioni specialistiche. La prossima sarà a fine maggio con la 3ª edizione della PIPELINE & GAS Expo – Utility Construction Show, al quale sarà abbinata l’edizione inaugurale della Cybsec-Expo, la fiera dedicata alla cybersecurity e alla protezione dei dati e delle strutture critiche”, spiega Potestà, “Questa esposizione sarà dominata da una serie di convegni organizzati dalle associazioni di categoria di imprese che sono già state tutte attaccate dagli hacker e quindi sarà molto molto interessante ascoltare come queste grandi realtà verticali affrontano la tematica della sicurezza”.  Il Gic tornerà con la 6ª edizione dal 16 al 18 aprile 2026, sempre nei padiglioni del Piacenza Expo.

Sostenibilità in ascesa, si accende l'interesse degli investitori istituzionali italiani

(Adnkronos) - L'attenzione verso la sostenibilità da parte di enti previdenziali, fondazioni di origine bancaria e del comparto assicurativo è in costante crescita. Lo conferma la sesta indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Febaf (Federazione Banche Assicurazioni e Finanza), intitolata 'Esg e Sri: Le Politiche di Investimento Sostenibile degli Investitori Istituzionali Italiani'. Gli Esg (Environmental, Social and Governance) e il Sri (Socially Responsible Investment) rappresentano i pilastri fondamentali nell'ambito degli investimenti sostenibili. Gli Esg si concentrano sulla valutazione dei fattori ambientali, sociali e di governance di un'azienda o di un'entità, valutando il suo impatto sull'ambiente, sulla società e sulle pratiche di gestione aziendale. D'altra parte, il Sri si riferisce a strategie di investimento che tengono conto dei valori sociali ed etici, oltre a considerazioni finanziarie.  Insieme, questi principi guidano gli investitori istituzionali nel prendere decisioni di investimento più consapevoli, mirando a ottenere rendimenti finanziari sostenibili e ad impattare positivamente sulle comunità e sull'ambiente. Integrare tali criteri nelle politiche di investimento non solo promuove la sostenibilità a lungo termine, ma può anche generare rendimenti finanziari più stabili e mitigare i rischi nel portafoglio degli investitori.  L'adozione di politiche di investimento sostenibile è diventata una tendenza sempre più diffusa tra gli enti previdenziali, le fondazioni di origine bancaria e le compagnie assicurative in Italia. Dei partecipanti alla survey, il 53% ha dichiarato di aver già implementato tali politiche. È interessante notare che anche tra coloro che ancora non hanno adottato formalmente la finanza Sri, il 75% ha discusso questo argomento in vista di possibili sviluppi futuri. Nel 2024, hanno partecipato alla survey 128 enti, rispetto ai 123 dell'anno precedente, confermando un crescente interesse verso la sostenibilità nel settore finanziario italiano. Dopo una leggera battuta d'arresto registrata l'anno scorso, si registra un aumento sia in valore assoluto sia in valore percentuale del numero di investitori istituzionali che adottano politiche di investimento sostenibile. Questo è un segnale incoraggiante, evidenziato anche dalla crescente percentuale di enti virtuosi rispetto al campione intervistato. Tuttavia, rimangono delle sfide da affrontare, come la percentuale di enti che, pur discutendo di sostenibilità in consiglio di amministrazione, decidono di non approcciare la finanza Sri. Un altro dato degno di nota è l'incremento nell'applicazione delle politiche Esg, con il 44% degli enti che preferisce investire una quota compresa tra il 75% e il 100% del proprio patrimonio secondo questi criteri. Tuttavia, si osserva un aumento a discapito delle classi intermedie di investitori 'sostenibili e responsabili', il che suggerisce la necessità di un equilibrio nell'allocazione dei fondi secondo i principi Esg. Le tendenze e le motivazioni che guidano verso la finanza SRI riflettono una combinazione di obiettivi etici e pragmatici. La volontà di contribuire allo sviluppo sostenibile emerge come il principale motore di questa scelta, con l'82% dei rispondenti che cita questo obiettivo come la loro motivazione primaria. Tuttavia, non vanno trascurati anche motivi di natura più tecnica, come la mitigazione dei rischi nel portafoglio, citata dal 67% dei partecipanti. Al terzo posto, ma comunque rilevante, troviamo il miglioramento della reputazione dell'ente, con il 49% delle preferenze. Questo dato rappresenta il valore più alto registrato in tutti gli anni di indagine condotti finora. Altri motivi includono la ricerca di migliori rendimenti finanziari (20%) e la pressione del regolatore (18%). Tuttavia, nonostante l'interesse e le motivazioni, ci sono delle sfide da affrontare. La difficile misurabilità degli impatti e delle performance è citata dal 62% degli intervistati come la principale barriera all'implementazione di una politica di investimento sostenibile. Anche la mancanza di una definizione univoca di sostenibilità (53%) e la percezione di una normativa di settore poco chiara e confusionaria (48%) contribuiscono a complicare il panorama. Inoltre, nonostante gli sforzi, solo un esiguo 8% dei rispondenti rileva benefici effettivi in termini di rendimenti finanziari dalle proprie politiche di investimento sostenibile. Al contrario, il 63% sperimenta una mitigazione del rischio complessivo nel portafoglio. Questi risultati suggeriscono che, sebbene vi sia una crescente sensibilità verso la finanza SRI nel mercato istituzionale, vi è ancora un divario significativo tra le aspettative teoriche e gli impatti pratici. Tale divario potrebbe essere influenzato da fattori esterni, come l'instabilità dei mercati finanziari e l'incertezza normativa. L'indagine fornisce un'analisi dettagliata sulle strategie e le modalità con cui vengono implementate le politiche di investimento sostenibile, evidenziando le preferenze e le sfide che gli investitori affrontano in questo ambito. Le esclusioni continuano a detenere la posizione di leadership come strategia più utilizzata per il sesto anno consecutivo, con il 66% dei partecipanti che le adotta. Seguono gli investimenti tematici (34%) e il best in class (32%), che hanno scalzato dal podio le convenzioni internazionali (31%) e l'impact investing (29%). Tuttavia, l'engagement rimane ancora in coda alle preferenze, sebbene cresca dal 24% al 28% in questa edizione. Questo potrebbe suggerire che alcuni investitori ritengono questa strategia più complessa da attuare. Le esclusioni si concentrano principalmente su prodotti legati al mercato delle armi (89%), seguite da pornografia (59%) e gioco d'azzardo (56%). La parità di genere, sebbene ancora bassa, registra un aumento dal 8% al 11% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda le convenzioni internazionali, Unpri rimane al primo posto (64%), seguito dal Global Compact dell'ONU (56%). Per quanto riguarda il best in class, l'attenzione verso la tutela dell'ambiente prevale, con una forte enfasi sulla riduzione delle emissioni (69%). È interessante notare che, nonostante l'ambiente sia il fattore dominante, la componente sociale e la governance hanno anche un peso significativo, rispettivamente al 31,4% e al 30,7% delle preferenze. Gli investimenti tematici riflettono questa tendenza, con una predilezione per i temi ambientali ma con investimenti significativi anche in settori come la Silver Economy e le Residenze Sanitarie Assistite (RSA). Per quanto riguarda le tendenze future, il 66% degli investitori afferma di voler aumentare la propria esposizione agli strumenti sostenibili. Le esclusioni rimangono la strategia più allettante, seguite da best in class e investimenti tematici. Settori come le energie rinnovabili, la salute e le infrastrutture sanitarie attraggono particolare interesse per il loro potenziale di crescita sostenibile. Tuttavia, la diversificazione rimane importante, con molte menzioni di settori come le scienze della vita e l'agroalimentare tra le preferenze degli investitori. Le prospettive della finanza sostenibile sono influenzate in gran parte dalla normativa di settore, che assume un ruolo sempre più rilevante nell'ambito degli investimenti responsabili. La survey dedica quindi una serie di domande specifiche al regolamento Sfdr e ai nuovi modelli Rts che i gestori/collocatori di fondi dovranno adottare nelle comunicazioni. Attualmente, la maggior parte dei partecipanti (67%) valuta gli effetti di Sfdr come limitati, ma riconosce il potenziale per aumentare l'interesse verso l'acquisto diretto di fondi Esg. Tuttavia, molti enti sono ancora in fase di studio e analisi del quadro legislativo, il che si riflette nel numero di fondi che non rispondono né all'articolo 8 né all'articolo 9. C'è una crescente consapevolezza della complessità delle nuove procedure e normative, con oltre il 60% dei partecipanti che dichiara di non avere conoscenze sufficienti sugli Rts. Questo porta molti enti a manifestare l'intenzione di avviare percorsi di formazione interna, sebbene solo una minoranza disponga attualmente di figure o team dedicati agli investimenti Esg. La collaborazione con advisor finanziari specializzati sugli aspetti di sostenibilità è sempre più diffusa, con il 42% dei partecipanti che si avvale di un advisor Esg. Tra i gestori/collocatori di fondi, alcune società emergono come particolarmente attente alle tematiche Esg, evidenziando un'attenzione crescente verso la sostenibilità anche nel panorama nazionale e internazionale. Nonostante le recenti performance degli investimenti sostenibili possano non essere particolarmente brillanti a causa di un contesto congiunturale sfavorevole, l'economia italiana sta sempre più puntando verso la sostenibilità. Ciò riflette non solo una maggiore sensibilità dei singoli cittadini, soprattutto dei più giovani, ma anche una consapevolezza crescente nell'ambito degli investimenti istituzionali. La sostenibilità non è più una moda, ma una componente essenziale degli investimenti, in linea con la sensibilità crescente dei cittadini. Nonostante le attuali performance non brillanti, la finanza sostenibile è destinata a consolidarsi come modello predominante nelle allocazioni future.