COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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Mai come ora la relazione tra Italia e Francia passa dai rapporti tra le figure politiche dei due Paesi: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Se tra Meloni e Macron gli animi sono più sereni di un anno fa, non si può dire lo stesso tra la leader della destra francese e la presidente del Consiglio. Le Pen, nel suo video-m...

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Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma, con l'arrivo della primavera e del mese di aprile entra fase 'clou', con l'aumento delle giornate di apertura. E nell'uovo della Pasqua 'offre' anche tante opportunità di lavoro, come spiega ad Adnkronos/Labitalia, Stefano Cigarini, ad di Cinecittà World. "La primavera, l’estate ...

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Non c’è organizzazione, governo nazionale o locale che negli ultimi anni non abbia promesso di piantare degli alberi per combattere il riscaldamento globale. Gli esperti di The Nature Conservancy, ente non profit con sede ad Arlington, negli Stati Uniti, li mettono in guardia: non tutte queste iniziative contribuiscono al benessere del Pianeta. I p...

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Ucraina, la sveglia sulla guerra e il rapporto Meloni-Macron: gli scenari di Darnis

(Adnkronos) - Mai come ora la relazione tra Italia e Francia passa dai rapporti tra le figure politiche dei due Paesi: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Se tra Meloni e Macron gli animi sono più sereni di un anno fa, non si può dire lo stesso tra la leader della destra francese e la presidente del Consiglio. Le Pen, nel suo video-messaggio al summit sovranista organizzato dalla Lega a Roma, ha chiesto a Meloni, in tono di sfida, se appoggerà un eventuale secondo mandato di Ursula von der Leyen. In Europa, i tre partiti della maggioranza italiana appartengono a tre gruppi diversi, e Salvini vuole creare una distanza con Fratelli d’Italia per provare a riconquistare parte dell’elettorato euro-scettico che nel 2019 lo aveva proiettato fino al 34% dei consensi.  Per un’analisi dei rapporti tra Italia e Francia, e per capire come mai Macron si è trasformato in un “falco” anti-Putin, parlando apertamente di truppe Nato in Ucraina, l’Adnkronos ha contattato Jean-Pierre Darnis, professore e direttore del Master in Relazioni franco-italiane dell’Université Côte d'Azur. “Innanzitutto bisogna distinguere tra il rapporto Meloni-Macron in quanto capi di governo e quello in quanto leader di due partiti che a breve si sfideranno alle elezioni europee”, esordisce Darnis. “Sul primo fronte, sebbene il Trattato del Quirinale firmato durante il governo Draghi non sia pienamente attuato – in particolare nell’organizzazione dei summit intergovernativi – il rapporto tra i due Paesi è positivo e costruttivo. L’incontro tra i due a margine del Consiglio europeo è andato molto bene, e hanno trovato un terreno comune: sostegno all’Ucraina, non cedere davanti al ricatto russo, coordinamento su determinate politiche comunitarie”.  E come leader di due partiti politici di gruppi contrapposti? “Sia Macron che Meloni stanno facendo un gioco di sponda con il Ppe, per costruire un ruolo e un peso nella futura coalizione. Oggi la premier italiana esprime un’identità che ricorda i partiti post-gollisti e non ha nessun interesse a presentarsi come una candidata di rottura in Europa. Non le serve, con il tipo di consenso che ha. Ci possono essere tatticismi ma Macron non fa campagna contro Meloni e viceversa, diversamente da quanto accadde nel 2019, quando il presidente francese metteva in guardia contro Orban e Salvini e il leghista si scagliava contro ‘L’Europa dei Macron’”, spiega Darnis all’AdnKronos. Ora i ruoli, e i pesi, si sono ribaltati. Cinque anni fa la Lega era il partito più votato d’Europa, stavolta è Madame Le Pen a viaggiare intorno al 30% dei consensi. “Se questi sondaggi saranno confermati, sarà lei, con il suo capolista Jordan Bardella, a guidare la partita dentro al gruppo Id, Identità e democrazia. Salvini potrebbe beneficiare dall’alleanza con colei che al momento è la favorita anche per le prossime presidenziali francesi. Ma si parla del 2027, dunque uno scenario più che futuribile, su cui è inutile ricamare adesso”, aggiunge il docente.  C’è qualcos’altro di francese, oltre alle relazioni frastagliate tra questi quattro leader, che ha fatto rumore in Italia: le frasi di Macron sulla possibilità di inviare soldati francesi a sostegno di Kiev. Lui che alla vigilia dell’invasione su larga scala dell’Ucraina aveva più volte cercato di ingaggiare Putin in una de-escalation, e anche dopo l’aggressione aveva chiesto agli alleati di “non umiliare” il presidente russo, cercando a tutti i costi una exit strategy. Un atteggiamento conciliante che aveva attirato l’ira dei Paesi dell’Est Europa.  Cosa è cambiato nel frattempo? “Quella di Macron è una discontinuità positiva”, rileva Jean-Pierre Darnis nel suo colloquio con l’Adnkronos. “Tra Russia e Francia c’è un legame storico e culturale centenario. Come molti francesi fino al 2022, Macron aveva una posizione dialogante con Mosca nonostante nel 2017, in occasione della sua prima elezione a presidente, fu vittima di campagne massicce di troll russi, a favore della sfidante Le Pen. Lui si scagliò duramente contro Putin ma poi nel 2019 lo invitò nel forte di Brégançon, residenza estiva dei presidenti francesi, dunque un contesto informale e amichevole, per cercare di tenere la Federazione Russa dentro l’architettura di sicurezza europea. Ci ha provato in tutti modi, in quegli anni e anche dopo l’invasione. Ma a un certo punto ha capito di non aver raggiunto nessun risultato: il regime russo è inaffidabile, non rispetta le regole della diplomazia e il valore del negoziato, anzi li considera una debolezza da usare contro i Paesi democratici. Credo che i francesi e Macron abbiano capito la lezione: l’unica lingua che Putin capisce è quella della determinazione e della forza. Questa analisi è ormai condivisa a livello internazionale, anche tra i generali e gli esperti di difesa italiani con cui ho parlato, persino tra chi non ama Macron (e sono molti). Non si tratta di essere guerrafondai, ma di avere una posizione di forza, e di mostrare di essere determinati a usarla, se necessario”.  Ma le frasi di Macron hanno scosso l’opinione pubblica italiana, che non è pronta all’ipotesi di un conflitto tra Nato e Federazione Russa. “Capisco che il pacifismo italiano, che ha radici sia politiche che religiose, possa credere che la vittoria di Putin e la distruzione dell’Ucraina non avrebbero conseguenze per l’Europa occidentale, e che una volta conquistata Kiev, Putin si metterebbe tranquillo, senza toccare i baltici o la Moldavia. Purtroppo si tratta di una favola, peraltro smentita dalla storia recente. Putin sta testando la nostra capacità di rispondere e di far rispettare il diritto internazionale. Se lo conteniamo ora, evitiamo una crisi ancora più grave sul piano militare, economico e sociale. Chi ha a cuore il benessere e la democrazia liberale che hanno garantito decenni di pace dopo secoli di guerre, non può che schierarsi al fianco dell’Ucraina”.

Cigarini: "Cinecittà World entra in stagione 'clou', opportunità di lavoro per diversi profili professionali"

(Adnkronos) - Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma, con l'arrivo della primavera e del mese di aprile entra fase 'clou', con l'aumento delle giornate di apertura. E nell'uovo della Pasqua 'offre' anche tante opportunità di lavoro, come spiega ad Adnkronos/Labitalia, Stefano Cigarini, ad di Cinecittà World. "La primavera, l’estate e l’autunno sono la parte più importante della stagione di Cinecittà World. Complessivamente -sottolinea- abbiamo un organico composto da 80 persone fisse e circa 300 dipendenti stagionali (da febbraio a gennaio, 11 mesi). Cerchiamo figure per tutte le aree operative del Parco: addetti alle 40 attrazioni presenti nel Parco, anche alla prima esperienza lavorativa".  E non solo. "Si ricercano poi -aggiunge- addetti alla ristorazione per i 5 ristoranti e 12 punti food del Parco: cuochi, banchisti, camerieri e cassieri. Sono aperte le posizioni per addetti ai negozi e per figure tecniche come i manutentori meccanici. Cerchiamo anche un manutentore elettronico e un elettricista. Inoltre, sono aperte le posizioni per l’estate, in vista della prossima apertura di Aqua World, il nuovo parco acquatico di Cinecittà World, si ricercano bagnini".  Opportunità di lavoro in un mese, quello di aprile, ricco di eventi e attività per tutta la famiglia al Parco. Dal 30 marzo arriva una maxi novità, un’area del divertimento senza limiti per i più piccoli, ecco il Mese dei Gonfiabili: la Piazza delle Fontane sarà invasa da un colorato Villaggio di Gonfiabili e fino al 1° maggio i bambini di tutte le età potranno immergersi in un mondo dove saltare, correre e divertirsi su 15 maxi giochi gonfiabili, tra morbidi castelli, navi e biliardini giganti che andranno a sommarsi alle 40 attrazioni del Parco. E a Cinecittà i pranzi di Pasqua e pasquetta saranno un’occasione per trascorrere due giorni di divertimento tra attrazioni, spettacoli e i set cinematografici che hanno fatto la storia del cinema, ma non solo. Grazie al nuovo biglietto 3 parchi sarà possibile raddoppiare il divertimento e immergersi nella storia con un’incursione a Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma, completamente immerso nella natura, dove vivere una giornata da Antico Romano con pranzi a tema, spettacoli dei gladiatori, show dei rapaci e divertenti sfide con l’arciere fino all’ultima freccia. Sabato 6 aprile al parco divertimenti del cinema e della tv di Roma si terranno i casting ufficiali dei canali televisivi DeAKids e DeAJunior, dedicati ai bambini tra i 6 e i 12 anni. A seguire si terrà l’anteprima assoluta delle prime due puntate della sitcom Crazy Baby Playground, dedicata all’età prescolare, in onda su DeAJunior (canale 623 di Sky) dall’8 aprile. Nel palinsesto eventi di aprile tante le manifestazioni per tutti i gusti: Meet & Greet di Artem, il protagonista di Mare Fuori (Pinuccio) e Pechino Express che il 7 aprile incontrerà i fan per una foto ricordo. A Cinecittà World ritorna protagonista anche lo sport con il campionato europeo di pugilato dei pesi massimi leggeri, la serata evento organizzata dalla BBT il 19 al Palastudio. Il 20 sarà la volta di uno dei più importanti eventi dedicati alla Muay Thai: il Fighting Spirit World Series, organizzato dal l Team Colonnese Promotion e Gianluca Colonnese, vedrà salire sul ring del Palastudio i più famosi fighter nazionali ed internazionali. E ancora, i contest di danza internazionali: il 27 e 28 aprile Rome Dance Competition, l’appuntamento di danza a 360° con i direttori artistici Andrè De la Roche, Ilir Shaqiri, Piero Zinna e giurati del calibro di Alessandra Celentano, Emanuel Lo e Anbeta. In occasione della giornata mondiale della danza il 28 si terrà anche l’evento I Love Dance, l'evento che unisce il mondo dei social alla danza. E per tutto il mese il parco ospiterà produzioni televisive e cinematografiche, come Din Don 8 e 9, fortunata serie di film su italia 1 con protagonisti Enzo Salvi e Maurizio Mattioli, nonché 20 film-maker provenienti da tutto il mondo, per la rassegna Cinemadamare, che gireranno i loro corti e video a Cinecittà World. "La stagione 2024 di Cinecittà World -spiega ancora Cigarini- sta entrando nel vivo con 40 attrazioni, 7 aree a tema, 6 spettacoli live tutti i giorni e andrà avanti fino al 6 gennaio 2025. Ha preso il via anche la nuova stagione di Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma dove, a partire dal 1’ maggio, si potrà anche pernottare nel Villaggio dei legionari. Dall’estate il parco tematico aprirà con orario continuativo 11am - 9am con la grande novità 2024 'Roma On Fire', lo spettacolare live show serale realizzato nella maestosa cornice del set del kolossal Ben Hur, in scena dal 1° giugno e per tutta l’estate. Roma on Fire è solo il primo pezzo di un grande progetto di sviluppo che vedrà il parco crescere negli anni", sottolinea il manager.  "Il 1° giugno -conclude- sarà anche la volta di Aqua World, il nuovo parco acquatico di Cinecittà World, che avrà un’entrata indipendente e un biglietto dedicato, per chi ha voglia di sole tra spiagge di sabbia e Cinepiscina, o di lasciarsi trasportare dal fiume lento Paradiso, alternando il relax alle emozioni offerte dai grandi scivoli Vortex e Boomerang. Le stagioni tematiche sono l’estate, l’autunno con il back to school e il mese di Halloween e Natale dal 2 novembre fino al 6 gennaio".

Piantare alberi nel modo giusto, la scienza in soccorso del policy-making

(Adnkronos) - Non c’è organizzazione, governo nazionale o locale che negli ultimi anni non abbia promesso di piantare degli alberi per combattere il riscaldamento globale. Gli esperti di The Nature Conservancy, ente non profit con sede ad Arlington, negli Stati Uniti, li mettono in guardia: non tutte queste iniziative contribuiscono al benessere del Pianeta. I progetti che non tengono conto dell’albedo, il potere riflettente di una superficie, rischiano di sovrastimare i loro effetti positivi del 20-80%. Lo riporta Agence France-Presse.