COMUNICAZIONE ITALIANA
L'Ecosistema della Conoscenza e delle Relazioni

Comunicazione Italiana: L'eccellenza nel Knowledge Networking.

Siamo la principale Knowledge Networking company in Italia, attiva da oltre 20 anni. Il nostro network rappresenta l'eccellenza nella condivisione di conoscenze e nell'agevolazione delle interazioni tra professionisti e aziende. Comunicazione Italiana fornisce un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui C-Level Manager provenienti da diversi settori si incontrano per scambiare esperienze e informazioni, ampliando le proprie competenze e creando opportunità di crescita personale e professionale. La nostra struttura organizzativa si compone di due entità distinte: una Società specializzata nel Knowledge Networking for Business e un'Associazione focalizzata sul Knowledge Networking for Advocacy. Queste due anime si incontrano nello Studio "phygital" Community House, il luogo dedicato agli Associati. È qui che le menti più brillanti si riuniscono in Eventi per collaborare, creare sinergie e sviluppare relazioni strategiche. Attraverso la nostra vasta gamma di attività, appuntamenti ed esperienze, vogliamo influenzare le "decisioni" e le "opinioni" dei nostri pubblici e stakeholders, promuovendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Unisciti a noi per ampliare le tue opportunità, ispirare il cambiamento e raggiungere nuovi traguardi nel tuo business e nel mondo delle relazioni.

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"L’intera filiera delle costruzioni si trova ad affrontare alcune delle sfide più decisive di sempre", afferma Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi SpA. "La transizione porterà a nuovi modi di progettare, costruire, riqualificare e gestire gli immobili, e a nuovi modi di viverli, lavorarvi, frequentarli e transitarvi. Tra...

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"La nostra posizione, come Associazione italiana per la direzione del personale (Aidp), è da sempre quella della persone prima di tutto, quindi la tutela delle persone. Come si tutelano le persone? In molti modi. Intanto con la formazione, l'addestramento. Questa è la prima ricetta. Le persone vanno formate. Vanno adottate dei dispositivi di sicure...

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Si è svolta oggi ad Albenga l'inaugurazione dell'intervento di forestazione realizzato grazie al sostegno di Arca Fondi Sgr in partnership con Gruppo Bper nell’ambito del progetto Arca Oxygen Plus. Teatro dell’iniziativa il nuovo tratto di pista ciclabile che costeggia la Strada Statale 582, nella zona ovest della città, e che collega il ponte sul ...

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Costruzioni, dal 14 al 15 maggio Rebuild 2024, focus su nuovo modello per transizione settore

(Adnkronos) - "L’intera filiera delle costruzioni si trova ad affrontare alcune delle sfide più decisive di sempre", afferma Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi SpA. "La transizione porterà a nuovi modi di progettare, costruire, riqualificare e gestire gli immobili, e a nuovi modi di viverli, lavorarvi, frequentarli e transitarvi. Tra una settimana a REbuild approfondiremo questi aspetti da ogni angolazione possibile – compreso lo spazio - con l’aiuto di scienziati, esperti, operatori e aziende leader". Obiettivi della X edizione, che si svolgerà il 14 e il 15 maggio a Riva del Garda, sono delineare nuovi percorsi, offrire soluzioni concrete, dimostrare cosa va fatto, cosa è già possibile fare e cosa si potrà fare per cogliere in pieno le potenzialità della transizione in atto. Puntando i fari anche su esperienze pilota, case history consolidate e nuove frontiere di ricerca, come quella spaziale. Il tema che caratterizza la decima edizione di REbuild è Values drive value. Un messaggio potente, preciso e mirato: "Dare spazio ai valori che generano valore – spiega Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi -, perché gli stakeholder del settore immobiliare convergano sull’obiettivo di generare e tutelare ricchezza patrimoniale, inclusività sociale, benessere delle persone e attenzione all’ambiente". Perché ciò accada, occorre un allineamento del comparto ai valori della contemporaneità, dove le tematiche su clima, sostenibilità, green, riciclo, decarbonizzazione sono al centro di un radicato sentimento collettivo che in questi concetti vede opportunità di crescita, sviluppo e benessere condiviso. L’adesione a questi valori comporta un cambio del modello di business culturale e tecnico, nella direzione dell’industrializzazione del settore – tanto per le nuove realizzazioni quanto per gli interventi sul patrimonio esistente - e dell’apertura alla innovazione - che significa formazione, ricerca, tecnologia, nuove declinazioni professionali. Uno studio che sarà presentato a Riva del Garda conferma: prendendo ad esempio il modello d’intervento di deep retrofit di Energiesprong - presentata in Italia proprio a REbuild nel 2017 e vincitrice quest’anno del prestigioso Gold World Habitat Award – ne è stata fatta una valutazione della sostenibilità economica in 9 città-campione italiane (Milano, Torino, Firenze, Padova, Mestre, Bergamo, Bologna, Udine, Trieste) per verificarne la fattibilità considerando costi e benefici definiti dal mercato attuale unitamente al calcolo dell’eventuale contributo pubblico necessario a oggi, e, infine, una valutazione della riduzione di tale contributo in funzione della diminuzione dei costi industriali. Il risultato appare evidente: con una media del contributo pubblico rispetto al costo dell’intervento del 60% iniziale (non distante dagli attuali ‘bonus’ edilizi al 50%), grazie a economie di scala e di apprendimento saremo in grado in tempi relativamente brevi di condurre interventi di deep retrofit senza la necessità di contributo pubblico. “Se riusciamo a sfruttare una tecnologia esistente e in costante progresso come l’off-site – così come in Paesi il cui sistema amministrativo, giurisprudenziale, produttivo e industriale è molto simile al nostro – otteniamo due risultati simultaneamente” spiega il presidente del Comitato Scientifico di REbuild Ezio Micelli: il miglioramento della qualità del parco immobiliare e il suo efficientamento energetico, con conseguente incremento di valore e a costi sempre minori nel tempo. È possibile, infatti, immaginare un percorso virtuoso e dinamico in cui l’incentivo pubblico, coadiuvato da tassi ‘green’, possa via via sparire perché il meccanismo viene affidato al mercato”. È necessario che tutte le componenti della filiera interiorizzino questo schema e si dispongano a collaborare perché ciò si realizzi: gli operatori, i professionisti, le imprese, la finanza e la Pubblica Amministrazione. Alla politica, dunque, REbuild propone un duplice binario di intervento statale, sia verso la domanda sia verso l’offerta. Da un lato, spingendo le imprese a intraprendere un percorso di innovazione all’interno di un indirizzo più complessivo di ordine collettivo che è la transizione. Dall’altro, ragionando su politiche di sostegno ai cittadini, differenziate per reddito e area geografica, così che le ‘case green’ e la sostenibilità in generale siano percepite come leve di benessere per individui e comunità. Il recente (marzo 2024) studio prodotto dallo Iuav di Venezia per l’Osservatorio REbuild sul rapporto fra retrofit e valore degli immobili ha prodotto in questo senso risultati molto interessanti. Ciò che emerge con chiarezza è che nelle grandi città il divario del valore tra gli immobili meno efficienti (classi E, F e G) e quelli con performance moderate (C e D) oscilla tra il 7,7%ca di Milano e Torino e il 4,4%ca di Firenze, mentre il ‘salto’ energetico nelle classi A e B raddoppia la percentuale di premio: 16%ca per Milano e Torino, 9%ca per Firenze. Più pronunciate, invece, le differenze di valore a Padova e Mestre (quasi 18%) e Bergamo (12%) nel confronto tra immobili in classe E, F e G rispetto alle più performanti C e D. Anche in questo caso, il balzo nelle classi energetiche più virtuose si concretizza in un sostanziale raddoppio delle percentuali di crescita di valore (Padova e Mestre: 39%; Bergamo: 25%ca). Nelle città di medie dimensioni, il divario medio nel prezzo premium tra proprietà ad alta efficienza (classe A) e proprietà a bassa efficienza (classe G) è del 30%, mentre diminuisce al 14% tra proprietà di classe D e classe G. Nelle città metropolitane, il divario nel prezzo premium tra proprietà ad alta efficienza (classe A) e proprietà a bassa efficienza (classe G) è del 15%, e diminuisce al 6% tra proprietà di classe D e classe G. I salti di classe energetica differenziano il mercato e sono sempre premiati con balzi di valore, ma con differenze e polarizzazioni di cui tenere conto perché la transizione non appaia come un processo iniquo e socialmente ingiusto ma una opportunità di miglioramento del proprio patrimonio. Ad esempio, come è emerso nell’ultima edizione di REbuild, già solo la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe una riduzione del 20-24% dei consumi energetici, del 4-5% di quelli idrici, una forbice tra il 20-30% di riduzione delle emissioni in edilizia e un risparmio tra i 12-14 miliardi di euro per le famiglie. Aprirsi all’innovazione per traguardare gli obiettivi della transizione è dunque un passo necessario. Lo sa bene Thales Alenia Space Italia, ad esempio, che per voce dell’Ing. Walter Cugno - Vice-President, Exploration & Science, svilupperà una riflessione sull’abitare e vivere nello spazio, un ambiente ostile in cui è imprescindibile valorizzare al massimo le risorse disponibili, minimizzare gli sprechi e massimizzare gli sforzi in ricerca e sviluppo. Guardare alle infrastrutture spaziali e ai moduli abitativi lunari e, di seguito, marziani, significa rileggere il concetto di costruzione dalle fondamenta, pensare e progettare gli spazi in modo differente, percorrere strade e soluzioni inesplorate privilegiando pratiche e sistemi che riducano drasticamente l’impatto sull’ambiente. Quali saranno le ricadute possibili sulle case terrestri del futuro? Lo si potrà scoprire mercoledì 15 maggio nel primo pomeriggio alla conferenza intitolata Abitare e vivere nello Spazio. La sfida di chi costruisce infrastrutture per altri pianeti. "Quello di REbuild è un taccuino di incontri multidisciplinari e politematici e un parterre espositivo che affronta i temi più caldi del futuro prossimo delle filiere del comparto”, commenta Laura Risatti, Project Leader di REbuild. “Esperienze e proiezioni, energia e ambiente, tecnica e tecnologia, innovazione e nuovi modelli di business, finanza, economia, comunità, territori: REbuild torna, e lo fa da protagonista, per offrire mappe e strumenti, ricerche e testimonianze significative e replicabili sul futuro dell’ambiente costruito".

Infortuni, Mattio (Aidp): "La tutela delle persone prima di tutto, formazione è prima ricetta".

(Adnkronos) - "La nostra posizione, come Associazione italiana per la direzione del personale (Aidp), è da sempre quella della persone prima di tutto, quindi la tutela delle persone. Come si tutelano le persone? In molti modi. Intanto con la formazione, l'addestramento. Questa è la prima ricetta. Le persone vanno formate. Vanno adottate dei dispositivi di sicurezza. Vanno fatti i monitoraggi, i controlli interni, gli audit per verificare che tutto questo avvenga". Così, con Adnkronos/Labitalia, Roberto Mattio, vice presidente di Aidp, Associazione italiana dei direttori del personale, interviene sul tema della sicurezza del lavoro dopo l'ennesima tragedia con cinque operai morti a Casteldaccia nel Palermitano.  Secondo Mattio "questo è il primo grande elemento su cui noi tutti ci impegniamo ogni giorno, a far sì che le persone ricevano questa formazione indispensabile per fare correttamente il proprio lavoro e soprattutto in sicurezza".  "Il secondo tema -continua- è fare gli investimenti. Perché poi gli investimenti sono l'altro aspetto, non solo per formarsi, ma per investire. Investire in mezzi di sicurezza che aiutino le persone a tutelarsi. E una cosa su cui punto anche molto, lo dico sempre, è certificarsi", sottolinea. Secondo il vice presidente di Aidp, con la certificazione le aziende fanno il salto di qualità. "Ci sono sistemi di certificazione Iso che vanno da quelle dell'ambiente a quelle della sicurezza, e danno un'impostazione metodologica alle imprese, un modo di vedere le cose diverso. Vengono imposti degli indicatori da seguire che aiutano a tenere sotto controllo i fenomeni, i processi e così via".  E quindi per le aziende il consiglio è chiaro. "Laddove le aziende si certificano, qualunque sia l'ambito di certificazione, poi diventano delle eccellenze, perché comunque c'è un sistema che ti obbliga a tenere sotto controllo il processo. E questo è fondamentale", aggiunge.  Per Aidp la 'strada' verso una maggiore sicurezza sul lavoro passa da "formazione, training, investimenti e prevenzione. E dall'altro lato le certificazioni per rendersi più consapevoli", spiega Mattio. E per il vice presidente dell'associazione "uno degli elementi che poniamo sempre in evidenza nei corsi di formazione è far attenzione all'abitudine. L'abitudine è il peggior nemico del lavoratore. Succede che per azioni quasi automatiche, quasi banali non si presta la dovuta attenzione. Poi c'è sempre la fatalità, questo è ovvio. Però è importante che le aziende facciano la formazione, e ricordino sempre a tutti che bisogna essere sempre attenti. Perché anche l'operazione più banale può diventare pericolosa. E questo è molto, molto importante".  "Ecco perché è centrale fare formazione -continua- ripetere le cose, tenere sempre alto il livello di attenzione di tutti i soggetti che nelle organizzazioni lavorano", aggiunge.  E le nuove tecnologie possono venire utili in un percorso virtuoso sulla sicurezza del lavoro. "L'intelligenza artificiale di per sé aiuta in tutti i campi, anche in questo può aiutare se semplifica il processo, se aiuta a tenere sotto controllo i fenomeni, a tenere alta l'attenzione, ad allertare", continua. Centrali sono però gli investimenti. "L'importante è investire, le aziende devono farlo puntando sulla prevenzione e l'intelligenza artificiale sicuramente può aiutare le aziende anche su questo", conclude.

Foreste, inaugurato ad Albenga intervento di forestazione con sostegno di Arca Fondi e Bper

(Adnkronos) - Si è svolta oggi ad Albenga l'inaugurazione dell'intervento di forestazione realizzato grazie al sostegno di Arca Fondi Sgr in partnership con Gruppo Bper nell’ambito del progetto Arca Oxygen Plus. Teatro dell’iniziativa il nuovo tratto di pista ciclabile che costeggia la Strada Statale 582, nella zona ovest della città, e che collega il ponte sul Torrente Neva e l'esistente pista ciclabile in Regione Bagnoli. L’intervento rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.  Questo progetto, che ha comportato la messa a dimora di 950 nuove piante lungo la ciclabile, non solo vuole valorizzare da un punto di vista naturale l'area, ma mira anche a fornire significativi vantaggi ambientali e sociali per la città e i suoi abitanti. Hanno preso parte all’evento d’inaugurazione Riccardo Tomatis, Sindaco del Comune di Albenga, Andrea Garino, Responsabile Servizio Prodotti Comunicazione&Marketing di Arca Fondi Sgr, Mario Nardone, Pianificazione Commerciale e Sviluppo Rete Arca Fondi Sgr, Matteo Orengo, Ufficio Sales Agri di Bper, Andrea Cannizzaro, Filiale Albenga di Bper, Federico Borromeo Direttore Legambiente Liguria e Nicola Merciari, Responsabile commerciale dell’area sostenibilità di AzzeroCO2.  I nostri concittadini, sottolinea Riccardo Tomatis, Sindaco di Albenga, "oggi possono spostarsi in bicicletta e a piedi, in tutta sicurezza, dalle frazioni di Leca e Bastia verso il centro cittadino con molteplici vantaggi anche per la viabilità, la situazione parcheggi e per l’ambiente. La messa a dimora di arbusti e piante autoctone adatte alla zona e all’ambiente realizzato grazie al sostegno di Arca Fondi Sgr in partnership con Gruppo Bper nell’ambito del progetto Arca Oxygen Plus ha reso ancor più bello il nuovo tratto di pista ciclabile e ci permette di essere parte della campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Siamo molto felici che il nostro territorio sia stato scelto per l’intervento che rientra in 'Mosaico Verde' e ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti alla cerimonia di inaugurazione di oggi". Le piante messe a dimora agiranno da filtro naturale per gli inquinanti generati dal traffico veicolare della vicina Strada Statale, contribuendo attivamente alla riduzione delle emissioni inquinanti. L’intervento, inoltre, avrà anche un effetto positivo sulla biodiversità locale creando un ecosistema urbano più ricco e variegato capace di dare ristoro agli insetti. Particolare attenzione è stata quindi posta nella selezione delle piante, optando per specie adatte alle condizioni climatiche e naturalistiche del territorio, quali la ginestra, il crespino, il viburno tino e la rosa canina. Queste scelte sono state motivate non solo dalle loro proprietà ecologiche, ma anche dall'apporto estetico che offrono. Infatti, grazie alle loro fioriture, arbusti come la ginestra, il crespino e la rosa canina contribuiranno a impreziosire il panorama urbano, arricchendo il tessuto cittadino non solo in termini ambientali, ma anche paesaggistici.  Con il nuovo capitolo del progetto Arca Oxygen Plus qui ad Albenga, sottolinea Simone Bini Smaghi, Vice Direttore Generale e Responsabile Direzione Commerciale di Arca Fondi Sgr, "non solo abbiamo contribuito alla riqualificazione di un'area, ma soprattutto abbiamo compiuto un passo importante verso il miglioramento ambientale e il benessere della città e dei suoi abitanti. Siamo orgogliosi di avere ancora una volta al nostro fianco Bper Banca, nostro prezioso partner commerciale, con il quale condividiamo una visione comune e un impegno concreto verso le questioni ambientali. La nostra collaborazione è un chiaro segno del nostro costante impegno verso lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio, una missione che da sempre portiamo avanti".  La nostra banca, rileva Luigi Zanti, responsabile della Direzione Regionale Liguria di Bper, "ha molto a cuore quelle che sono le tematiche legate alla tutela ambientale. Bper da sempre mette in campo iniziative che possano guardare in ottica green, a partire dai nostri ambienti di lavoro fino a prodotti dedicati alla sostenibilità e all’efficientamento energetico. L’iniziativa di oggi rappresenta un tassello importante, un segnale forte, per riqualificare un’area verde così ampia. E siamo contenti di poter migliorare sensibilmente un’area verde ora più sicura e fruibile dalla cittadinanza".  L’intervento di forestazione sostenuto da Arca Fondi Sgr e Gruppo Bper rappresenta quindi un importante passo per lo sviluppo sostenibile della città e per il miglioramento della qualità della vita della comunità locale. Le nuove piante valorizzeranno il paesaggio urbano, rendendo Albenga un luogo ancora più accogliente e vivibile. Il progetto, infatti, è stato pensato per rinnovare il legame dei cittadini con l'ambiente naturale, promuovendo il benessere collettivo.  "Legambiente, da sempre impegnata nella sostenibilità e nell'ambientalismo, sostiene le iniziative di riqualificazione territoriale. Con il progetto Life Terra, dal 2020 al 2025 realizzerà piantumazioni di milioni unità in Italia - ha dichiarato Federico Borromeo Direttore di Legambiente Liguria -. In una regione come la nostra diventano importantissimi tutti gli interventi di riqualificazione ambientale e gli investimenti integrati con la salvaguardia del territorio, la messa in sicurezza, la mobilità sostenibile e la tutela della biodiversità. Rendere vivibile il tessuto urbano attraverso le piantumazioni e la creazione di aree verdi è il cambiamento di cui abbiamo bisogno".  "L'intervento di forestazione inaugurato oggi ad Albenga è un simbolo tangibile dell’impegno verso la rigenerazione urbana e la sostenibilità ambientale. Con il sostegno di Arca Fondi Sgr e Bper Banca, siamo riusciti a realizzare non solo un miglioramento paesaggistico ma anche funzionale al percorso ciclabile; un passo avanti verso la nostra visione di un ambiente cittadino dove ogni spazio verde conta", ha affermato Nicola Merciari, Responsabile commerciale dell’area sostenibilità di AzzeroCO2. "Questi progetti - ha aggiunto - dimostrano infatti che investimenti mirati possono trasformare gli spazi urbani, rendendoli più accoglienti e accessibili per tutti, contribuendo allo stesso tempo a un equilibrio tra sviluppo e conservazione ambientale. L’iniziativa rientra nel progetto europeo 'Life Terra' che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura".